Reggio
Calabria, 28 maggio 2014
COMUNICATO STAMPA
I PRECARI DEI CENTRI
PER L’IMPIEGO CHIEDONO GARANZIE
Si
è svolta nei giorni scorsi, nella sede della CISL di Reggio
Calabria, l’assemblea sindacale sulla vertenza dei 66 lavoratori a
tempo determinato in servizio presso i Centri per l’impiego della
Provincia di Reggio Calabria. Al centro dell’assemblea due
questioni di fondamentale importanza: la mancata retribuzione delle
prestazioni lavorative e l’avvio di un percorso di stabilizzazione
da intraprendere in tempi rapidi.
I
lavori assembleari sono stati presieduti dal Segretario Generale
della CISL FP reggina, Luciana Giordano.
Dal
confronto, serrato e costruttivo, è emersa tutta la rabbia di chi
non è più in grado di sopportare la mancata retribuzione degli
stipendi: con il mese di maggio, che volge ormai al termine, sono ben
quattro le mensilità non corrisposte, nell’assoluto e
ingiustificabile silenzio dell’Ente. Il diritto alla remunerazione
del lavoro è tutelato direttamente dalla Carta Costituzionale
italiana oltre che dal Codice Civile e
la legge impone al datore di lavoro, pubblico o privato che sia, di
rispettare i vincoli contrattuali,
compresa la data di erogazione dello stipendio. Dietro ogni precario
c’è una famiglia, c’è una storia che non è più possibile
calpestare e non è più tollerabile che in un contesto
socio-economico già estremamente depresso, come quello calabrese, ci
siano dipendenti di un’Amministrazione pubblica costretti ad
attendere tempi biblici per poter vedere affermato quello che è un
loro sacrosanto diritto. Oltre a tutto ciò si tenga in
considerazione che gran parte dei lavoratori sono ancora in attesa di
percepire i buoni pasto maturati dal 2012 ad oggi, inspiegabilmente
non corrisposti.
Nonostante
tutto, i lavoratori continuano a prestare la loro preziosa attività
al servizio dei Centri per l’Impiego, contribuendo ad offrire alla
sempre più vasta utenza i servizi che ogni CPI deve
obbligatoriamente erogare, tra cui anche la “Garanzia Giovani”,
attivata su scala europea e rivolta a tutti i giovani disoccupati e
inoccupati.
Inoltre
i 66 precari continuano a manifestare tutta la loro preoccupazione di
fronte all’ennesimo contratto a termine che impedisce loro
qualsiasi progetto di vita e che rende tangibili i più che
giustificati timori di aver inutilmente dedicato cinque, sette, dieci
anni, della propria vita a costruire un futuro che mai si
concretizzerà. E’ quanto mai necessario mettere definitivamente
fine a quel senso di precarietà lavorativa, economica ed
esistenziale che accompagna e affligge i 66 lavoratori, molti dei
quali contrattualizzati dall’ormai lontano 2002.
A
rendere ancor più insopportabile la situazione contribuisce il fatto
che le Province di Cosenza e Catanzaro hanno già da tempo risolto il
problema del precariato dei rispettivi Centri per l’Impiego,
stabilizzando i lavoratori, mentre la Provincia di Crotone, pur non
avendo ancora proceduto alla stabilizzazione dei suoi lavoratori a
tempo determinato, garantisce la liquidazione degli stipendi mensili
con estrema puntualità, con l’aggiunta dei buoni pasto e il
pagamento dell’eventuale servizio straordinario prestato.
La
CISL FP di Reggio Calabria chiede al Presidente della Provincia,
Giuseppe Raffa, ai competenti Assessori Domenico Giannetta e
Giovanni Arruzzolo, di garantire il massimo impegno affinché si
possa finalmente risolvere una vertenza che si trascina stancamente
ormai da anni senza l’ombra di una soluzione soddisfacente,
sforzandosi di trovare in tempi brevi risposte adeguate anche in
sinergia con l’Ente Regione, Istituzione preposta a “filtrare”
i fondi comunitari, anche al fine di evitare il solito teatrino dello
“scaricabarile” tra tutti i soggetti interessati.
La
CISL non solo vigilerà con la consueta determinazione su qualsiasi
atto che verrà in futuro prodotto, ma si batterà fino in fondo
affinché gli sforzi ed i sacrifici di questi lavoratori possano
essere alla fine premiati.
Il
Segretario Generale
Luciana
Giordano
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