Lavoro: Fp Cgil, serve rispetto per operatori centri impiego

C’è una modalità superficiale e irrispettosa di raccontare il lavoro degli operatori dei Centri per l’impiego pubblici che è intollerabile e che respingiamo con forza“. Così il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, in merito ad alcune ricostruzioni, aggiungendo che: “Senza avviare paralleli impietosi con altri paesi, in termini di risorse e di personale impegnato, nel corso di questi anni, specie negli ultimi dieci di crisi nonché di discutibili interventi normativi, i circa seimila lavoratori dei Centri per l’impiego, per non parlare dei tanti precari storici, hanno fatto ben oltre il possibile per garantire un servizio adeguato ai cittadini”.
Serve rispetto. Ed è per queste ragioni – aggiunge il dirigente sindacale – che invitiamo tutti a raccontare la verità dei fatti, ovvero gli effetti di politiche miopi rispetto al lavoro pubblico che in questi anni hanno prodotto danni incalcolabili, nei confronti dei cittadini utenti e delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati. Ora che siamo alle porte di un intervento importante, ovvero il varo del reddito di cittadinanza, le cui forme e modalità sono ancora tutte da vedere, si rende necessario – prosegue – un intervento sui Centri per l’impiego, a partire dalla centralità degli operatori e dal bisogno di stabilizzare il personale precario attualmente in servizio. La politica deve, concretamente, dare valore al lavoro pubblico ed evitare che le responsabilità delle inefficienze ricadano sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Per Bozzanca, “se le intenzioni del governo sono quelle di mettere al centro il sistema dei Centri per l’impiego nell’ambito del reddito di cittadinanza, ancor prima della misura dovrà occuparsi dell’architettura. Servono infatti investimenti e risorse, così come serve procedere con celerità alla stabilizzazione del personale precario. Ma soprattutto bisogna partire dalle lavoratrici e e dai lavoratori perché solo attraverso la loro esperienza diretta sarà possibile ridisegnare il sistema e rispondere così alle esigenze dei territori“, conclude.
FONTE:https://www.fpcgil.it/2018/10/11/lavoro-fp-cgil-serve-rispetto-per-operatori-centri-impiego/

Lavoro, Rsu Cgil: «Bene assunzioni 47 precari. In duemila ai centri per l’impiego»

La nota del sindacato in risposta alle critiche dei giorni scorsi: «Notevole interesse da parte dei disoccupati»

«Le politiche attive dell’Umbria raccolgono l’interesse degli utenti» lo scrive la Rsu Cgil rispondendo alle recenti critiche mosse dalla segretaria della Funzione pubblica della Cgil Renelli.
La nota «Apprendiamo con grande soddisfazione la pubblicazione dell’avviso per la stabilizzazione dei n. 47 precari presenti nei centri per L’impiego. È di questi giorni il Programma di politiche del Lavoro “Umbria attiva” lanciato dalla Regione che ha oggettivamente registrato un notevole interesse tra i disoccupati della nostra Regione in considerazione del fatto che, a pochissimi giorni dall’apertura dell’avviso pubblico, oltre 2000 persone hanno aderito e prenotato i relativi appuntamenti presso i centri per l’impiego territoriali per poter partecipare alle misure previste dall’avviso regionale», è quanto tiportano le Rsu nella nota.
L’interesse «Tale dato – ancora la nota che si propone integrale – dimostra sicuramente un forte interesse verso le iniziative di politica attiva del lavoro finanziate dalla Regione Umbria e tali strumenti rappresentano un valido aiuto agli operatori per poter intervenire nel reinserimento lavorativo dei disoccupati. Il successo di tali misure tra gli utenti ha comunque incrementato il già alto numero di utenti nei vari uffici territoriali dei Centri per l’impiego ora gestiti da ArpalUmbria (nel 2017 sono state circa 75500 le “ordinarie” iscrizioni di disoccupati/inoccupati a cui sono seguiti i relativi servizi tanto per citare un dato) con agende telematiche degli appuntamenti in alcuni casi già piene fino a Natale. A tali numeri si aggiungerà necessariamente anche la platea di utenti coinvolti nelle misure previste dal reddito di cittadinanza, se le previsioni rispetto alla legge di bilancio nazionale saranno rispettate».
Potenziamento Quindi ne chiedono il potenziamento: «Abbiamo posto all’amministrazione di Arpal Umbria, insieme alle Rsu ed alle Organizzazioni sindacali, la necessità di potenziare i centri per l’impiego e di definire idonee modalità organizzative in grado di venire incontro alle aspettative ed alle esigenze dell’utenza con particolare riferimento ai capoluoghi di Perugia e di Terni che sono quelli maggiormente interessati ad una notevole affluenza di utenti. È stata riscontrata la positiva volontà di Arpal rispetto a tali problematiche anche con la imminente pubblicazione in data odierna dell’avviso per la stabilizzazione dei precari storici (47 persone) e con l’innalzamento orario dei contratti part time, nonché con il ricorso al potenziamento previsto dai finanziamenti e dai programmi nazionali. Termina l’ultima fase con la stabilizzazione dei precari dopo un periodo di lotta delle parti sindacali, che non si chiude qui ma che segna un passo in avanti verso l’obiettivo del potenziamento dei centri x l’impiego per far fronte alle esigenze e i bisogni dei cittadini in cerca di un occupazione. Auspichiamo, pertanto, che vengano messe in campo, con il coinvolgimento dei lavoratori, tutte le idonee modalità organizzative e le adeguate strumentazioni in grado di consentire l’accesso ai servizi ed alle misure finanziate. Denunciamo, infine, l’attuale atteggiamento disinformato, quasi caricaturale, dei media nazionali rispetto al personale ed ai servizi dei centri per l’impiego che, perlomeno in Umbria rappresentano un esempio positivo rispetto al panorama nazionale. Quotidianamente gli operatori si trovano a fronteggiare situazioni di grande difficoltà economica e sociale dei cittadini ed intervengono non solo rispetto all’intermediazione del personale (che dall’abolizione delle liste di collocamento ad oggi si è spostata sul contatto diretto con le aziende) ma che insistono fortemente sulle politiche attive del lavoro attraverso attività di orientamento, consulenza, attivazione di corsi di formazione, di tirocini formativi, servizi per soggetti disabili e svantaggiati e servizi di mobilità internazionale che consentono la riqualificazione e l’inserimento lavorativo dei disoccupati. Un ruolo fondamentale e di garanzia per i cittadini che, ribadiamo, solo un servizio pubblico è in grado di garantire».

Abruzzo: giunta regionale delibera la stabilizzazione di 30 precari del Centro per l'impiego dell'Aquila

A seguito delle interlocuzioni avviate in questi mesi dai sindacati con Regione Abruzzo al fine di attivare le necessarie procedure di stabilizzazione del personale precario e di integrazione oraria dei dipendenti part-time dei CPI (centri per l’impiego), oggi la giunta regionale ha deliberato l’approvazione del piano dei fabbisogni 2018-2020 prevedendo la stabilizzazione dei 30 precari del CPI della Provincia dell’Aquila e le necessarie integrazioni orarie dei dipendenti a tempo indeterminato.
A darne notizia è la Cgil Abruzzo.
Si è data attuazione alle norme nazionali sul superamento del precariato nella pubblica amministrazione contenute nella legge di bilancio 205/2017, nell’ottica di potenziamento dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego, settore nevralgico per la realizzazione delle Politiche Attive per il Lavoro nella nostra Regione.
"La delibera prevede inoltre la stabilizzazione di altri precari storici che operano in altri settori nevralgici della Regione Abruzzo", conferma la Cgil. "Si conclude finalmente una vicenda di precariato ultra decennale che ha visto i questi anni la Cgil impegnata sui tavoli nazionali e locali per salvaguardare il diritto dei lavoratori a vedersi riconosciuto un legittimo contratto a tempo indeterminato e la salvaguardia delle professionalità acquisite in questi anni. Ringraziamo tutti gli attori istituzionali e in particolare il presidente Giovanni Lolli che ha lavorato per la positiva definizione della vertenza".


Reggio Calabria: “finalmente lieto fine per i precari e i part time dei Centri per l’Impiego calabresi”

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La nota dei neo dipendenti a tempo indeterminato e pieno dei CPI Calabresi sulla lunga storia dei precari e dei part time dei Centri per l’Impiego calabresi

“Il 27 Settembre 2018 segna un traguardo estremamente entusiasmante, molto atteso per i precari dei CPI calabresi finalmente giunti all’epilogo di una lunga storia iniziata, per alcuni, addirittura quasi 20 anni fa”. Lo affermano in una nota i neo dipendenti a tempo indeterminato e pieno dei CPI Calabresi.
“Sembrava si trattasse di un percorso senza fine, di una storia senza futuro ed invece dopo lunghe battaglie e senza mai perdere la speranza, grazie all’aiuto delle OO.SS. nella fattispecie grazie alle segretarie della Fp Cgil A. Baldari e Cisl Fp L. Giordano, si è riusciti ad impiantare una vertenza che ha sbloccato dopo diverse concertazioni quelle che erano ormai diventate importanti situazioni di stallo. Oggi non possiamo non essere entusiasti del momento. Si tratta di un risultato straordinario che segna la svolta nella nostra vita, non solo personale  ma anche professionale. Si tratta di un successo che gratifica fortemente la tenacia di chi ha portato avanti questa battaglia nonostante le enormi difficoltà incontrate su moltissimi fronti. Tra loro, infatti, c’è chi si è esposto personalmente e si è speso per il raggiungimento di un obiettivo collettivo e non solo individuale. Non è stato facile per Alessandra Neri e Vittorio Colosimo, rispettivamente per la Fp Cgil e la Cisl Fp referenti regionali dei lavoratori dei CPI portare avanti una vertenza conciliando le dinamiche personali con quelle sindacali, amministrative e politiche”.
“Le segretarie regionali A. Baldari e L. Giordano hanno sempre dimostrato grande fiducia nella linea di azione che i lavoratori volevano perseguire e in tutte quelle persone che sono state parte attiva in questa avventura a lieto fine. In particolare i lavoratori della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Crotone dopo anni di attese e di incertezze da oggi possono finalmente pianificare il loro futuro senza la preoccupazione che in passato si rinnovava ogni anno alla scadenza contrattuale. La Legge Madia ha dato un grosso slancio alla risoluzione della problematica e per questo è necessario ringraziare anche per il contributo al livello nazionale che le OO.SS. hanno dato durante i vari tavoli tecnici che si sono tenuti in merito al problema del precariato”.
“Un traguardo altrettanto importante è quello raggiunto dai part time dei CPI della Provincia di Catanzaro che, dopo circa un decennio, giungono anche loro finalmente al completamento totale del proprio orario di servizio. Si pone, pertanto, fine ad una situazione di diseguaglianza creata dall’applicazione della legge 56/2014 che, in quanto unità dell’organico dei CPI, faceva stazionare tali lavoratori in una condizione di unici dipendenti a 18 ore settimanali. Differente trattamento è toccato, invece, a circa 50 unità stabilizzate dalla Provincia di Catanzaro nel 2009. L’inquadramento a tempo indeterminato e a tempo pieno riveste un’importanza ancora più rilevante in quanto si inserisce tra l’altro in un contesto di estrema fragilità di organico dei CPI calabresi, visti i numerosi pensionamenti e l’elevata mole di attività e di utenza da gestire”.
“Un ringraziamento sentito oltreché che doveroso, va a tutti coloro che in questi anni hanno contribuito e lavorato affinché si potesse raggiungere l’obiettivo finale, dall’Amministrazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria nella persona del Vicesindaco Mauro e della Consigliera Belcastro, all’Amministrazione Provinciale di Crotone e di Catanzaro, al Presidente Oliverio che ha delineato il giusto indirizzo politico, e ai Neo Assessori regionali Angela Robbe e Mariateresa Fragomeni e a tutti i dirigenti e funzionari dei Dipartimenti Lavoro e Personale della Regione Calabria, che nelle ultime settimane hanno lavorato incessantemente per accelerare i tempi di firma dei contratti”.
“Un plauso particolare va alle Segretarie Regionali della Fp Cgil A. Baldari, e della Cisl Fp L. Giordano che dal 2014 hanno seguito questa vertenza. Hanno supportato i lavoratori nei momenti di sconforto, nei momenti di sfiducia e che non hanno mai abbandonato le loro speranze. Un riconoscimento, inoltre doveroso, va ai Segretari Provinciali della Fp Cgil Francesco Callea e della Cisl Fp Vincenzo Sera per l’impegno profuso e la sensibilità dimostrata nei confronti della nostra situazione lavorativa”.
“Infine un ringraziamento sentito va, altresì, al Segretario Generale della Cgil Reggio Calabria-Locri, Gregorio Pititto, che inizialmente ha accettato la sfida di seguire la causa dei dipendenti dei CPI della Provincia di Reggio Calabria affidandoli, poi, alla competenza dell’allora Segretaria Provinciale della Fp Cgil Alessandra Baldari. La firma di un contratto a tempo pieno e indeterminato rappresenta per tutti i lavoratori coinvolti in questo successo un incentivo ad essere ancor più parte attiva nel rilancio dei Centri per l’Impiego, con la promessa di investire in essi il massimo impegno”.