I dipendenti della Provincia di Imperia manifestano a sostegno dei colleghi di Vibo Valentia

I dipendenti della Provincia di Imperia si riuniscono per manifestare con una foto il loro sostegno ai colleghi di Vibo Valentia che non percepiscono lo stipendio da 5 mesi. Da alcuni giorni i lavoratori calabresi stanno occupando simbolicamente il tetto dell’edificio provinciale.
Circa 370 famiglie, di cui molte monoreddito, si trovano a fronteggiare gravi difficoltà economiche, bollette non pagate e pignoramenti in atto: la disperazione è evidente. La scorsa settimana sul tetto occupato si è sfiorata la tragedia, un’impiegata colpita da un pignoramento è stata bloccata da un collega mentre si stava lanciando nel vuoto.
La RSU della Provincia di Imperia sta studiando altre azioni a sostegno dei lavoratori in agitazione. “Presto potrebbe essere il nostro turno, dobbiamo essere uniti!” dicono. Dopo gli ulteriori tagli effettuati dal governo la situazione si sta facendo sempre più grave anche nella nostra provincia: “Sembra che il governo non voglia rendersi conto dei danni che la situazione sta provocando ai cittadini e ai lavoratori”.
Continua la preoccupazione riguardo lo smantellamento del corpo della Polizia Provinciale, l’incertezza della collocazione dei centri per l’impiego. Alcuni impiegati a tempo determinato hanno già perduto il lavoro e sono a rischio ulteriori contratti in scadenza.

Il Centro per l'impiego si ferma, 27 precari rischiano il posto

Primocanale.it

Contratto in scadenza il prossimo 30 giugno

LA SPEZIA -  "Precari in servizio. Servizio precario". Dal centro per l'impiego della Spezia si alza la protesta dei lavoratori il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno.
"Nel jobs act si dice che il servizio di chi deve aiutare i disoccupati a trovare lavoro deve essere potenziato, nei fatti però la maggior parte dei lavoratori dei centri per l'impiego è precario, collaboratore o contratto a termine. E per noi non ci sono prospettive", spiega uno dei precari mentre distribuisce volantini agli spezzini
Sono 27 i precari che rischiano di rimanere a casa. Nella migliore delle ipotesi è previsto un rinnovo fino a fine anno. Poi solo incertezze. Il centro per l'impiego non saranno più gestiti dalle province. Nessuna sa chi dovrà occuparsi del caso.
"Siamo in difficoltà - racconta uno dei precari con il contratto in scadenza - anche nel rapporto con gli utenti. Dovremmo costruire un percorso con chi cerca lavoro, ma siamo i primi a non sapere se e quando fissare nuovi appuntamenti con chi è in cerca di occupazione"

NEWSLETTER DEL BLOG DEI PRECARI IN PROVINCIA

NASCE DA QUESTA SETTIMANA LA NEWSLETTER DEL BLOG DEI PRECARI IN PROVINCIA.

L'INTENTO E' QUELLO DI EVIDENZIARE GLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG http://precariprovincia.blogspot.it/ CHE PIU' CI RIGUARDANO...

SPERIAMO CON QUESTO NUOVO PERIODICO DI COINVOLGERE ED INFORMARE SEMPRE DI PIU'  COLLEGHI E  CITTADINI INTERESSATI ALLE SORTI DI QUESTO SERVIZIO E DEI LAVORATORI SIA A TEMPO DETERMINATO CHE INDETERMINATO.
PER CONSIGLI E SUGGERIMENTI O PER NON RICEVERE  I PROSSIMI AGGIORNAMENTI, VI INVITIAMO A SCRIVERE AL NOSTRO INDIRIZZO DI  POSTA ELETTRONICA:  precaripubblici@gmail.com 
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PRECARI IN PROVINCIA
AGGIORNAMENTI DELLA SETTIMANA

Centri per l’impiego, Cgil Cisl Uil: “Servizi a rischio chiusura. 8mila lavoratori pronti a scendere in piazza”

“Ma quale priorità al lavoro? I centri per l’impiego rischiano di chiudere e con essi tutti i servizi a sostegno dell’occupazione. Mentre gli 8mila dipendenti restano nella più completa incertezza”. Fp-Cgil Cisl-Fp e
Uil-Fpl attaccano duramente il Governo mettendo all’indice l’ennesimo paradosso.
“L’esecutivo da una parte sta dilatando i tempi per l’attuazione dell’Agenzia Nazionale per l’occupazione, dall’altra prevede la riallocazione delle competenze sulla gestione dei Centri per l’Impiego in ambito regionale senza minimamente calcolare le risorse necessarie da trasferire. È il trionfo del dilettantismo”.
“Le Regioni” aggiungono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl “stanno a rontando con grande di coltà il processo di riordino delle funzioni di Province e Città metropolitane e il conseguente passaggio delle risorse umane e
strumentali correlate. Il processo di riordino dei Cpi, il cui costo solo per gli stipendi è stimato in oltre 215 mln annui, a fronte di una dotazione di soli 70 mln di euro da parte dello Stato, necessita di risorse adeguate e di un disegno strategico complessivo, senza il quale sarebbero compromessi sia il funzionamento dei servizi alla cittadinanza, che i livelli occupazionali”.
Resta alta l’attenzione anche sul problema del precariato nei Cpi, sul quale però potrebbero aprirsi spiragli per un’ulteriore proroga dei contratti, attualmente in scadenza al 31/12/2015.
“Il riordino degli enti territoriali non è più un progetto definito, ma un disegno libero, sul quale il Governo interviene in modo estemporaneo con leggi, decreti e regolamenti che hanno snaturato l’originaria impostazione condivisa con lavoratori e cittadini. Ci opporremo fermamente contro l’ennesima misura pasticciata e insu ciente; se il Governo non modificherà le norme, siamo pronti a scendere in piazza per manifestare a fianco degli oltre 8.000 lavoratori, ma anche dei cittadini e delle imprese che, ancora una volta, si vedrebbero sottrarre servizi indispensabili per l’occupazione e lo sviluppo”.

Dl Enti locali: Cgil Cisl Uil, su Centri impiego e polizia provinciale misure pasticciate e pericolose

Comunicato Stampa Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl
Si calpestano professionalità, risorse inadeguate e a rischio servizi e lavoro

Roma, 8 giugno
“Misure pasticciate e pericolose, senza dietro alcun disegno strategico, che avranno come solo effetto quello di cancellare servizi, mettere a rischio il lavoro, calpestare le competenze”. Ad affermarlo sono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl in vista del decreto enti locali. Un decreto, spiegano, “che a breve il governo dovrebbe varare e che prevede, in totale assenza di risorse adeguate, interventi sul processo di mobilità dei dipendenti dei Centri per l'impiego e della
Polizia provinciale, secondo una logica mossa dalla sola cancellazione dei servizi offerti e del lavoro degli addetti”.
Per quanto riguarda i Centri per l'impiego, sostengono le categoria di Cgil Cisl Uil, “a dispetto della retorica di questo governo, la priorità al tema lavoro passa in assoluto secondo piano, con il rischio chiusura dei Centri per l'impiego e, di conseguenza, dei servizi che questi offrono. Il tutto lasciando alla deriva i lavoratori coinvolti, insieme alla platea dei precari. Mentre infatti si dilatano i tempi per l'attuazione dell'agenzia nazionale per l'occupazione, il governo pensa di intervenire sui Centri per l'impiego con soluzioni transitorie e senza risorse adeguate. Una decisione irresponsabile che, senza un disegno strategico e senza risorse, comprometterà sia il funzionamento dei servizi alla cittadinanza che i livelli occupazionali e contro la quale ci opporremo: siamo pronti a scendere in piazza per manifestare a fianco degli lavoratori, in difesa di servizi indispensabili per l'occupazione e lo sviluppo”.
Sul fronte della polizia provinciale, invece, precisano, “le anticipazioni che circolano prevedono il trasferimento degli appartenenti della polizia provinciale nel corpo di quella municipale. Una soluzione miope, nonché controproducente, che non tiene in considerazione il ruolo centrale del corpo provinciale, in difesa della legalità e a tutela dell'ambiente. Non è tollerabile che il governo stia per varare, senza alcun confronto specifico, misure che snaturano la funzione del corpo provinciale, calpestando il rispetto di una professionalità specifica, frutto di competenze ben precise e di una esperienza decennale in ambiti che richiedono alta specializzazione. Il tutto in un paese dal territorio fragile e troppo spesso martoriato”. Per questi motivi Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl denunciano: “Contro ogni evidenza, la logica di autosufficienza di questo governo prosegue.
Un treno impazzito che andrà a sbattere. Per quanto ci riguarda ci opporremo fermamente a queste scelte scellerate e senza un cambio di rotta del governo, senza modifiche alle norme, siamo pronti a mobilitarci al fianco dei lavoratori, in difesa del lavoro, dei servizi, dei cittadini”, concludono.

Agenzia Nazionale per l’Occupazione – incontro Ministero del Lavoro



Risultati immagini per cisl fp

Roma, 5 giugno 2015

Prot. n. 132/2015/DV/GDG

Ai Segretari Generali
Regionali e Territoriali



Oggetto: Agenzia Nazionale per l’Occupazione – incontro Ministero del Lavoro.



Cari colleghi,

si è tenuto in data odierna presso il Ministero del Lavoro una riunione con il Ministro Poletti per discutere dell’istituenda Agenzia nazionale per l’occupazione il cui decreto attuativo deve essere approvato entro il corrente mese
Nel corso della riunione il Ministro ha illustrato i contenuti del provvedimento che prevede la nascita dell’Agenzia nazionale cui si affiancheranno in una rete di servizi per l’impiego altri soggetti quali le Regioni, le Agenzie Regionali, l’Inps, l’Isfol, etc, mentre viene rinviata la decisione sulla governance.
Nel testo presentato viene previsto che attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione verranno mantenute in capo alle Regioni e Province autonome le competenze in materia di programmazione delle politiche attive del lavoro, e gestione dei centri per l’impiego.
Conseguentemente il personale oggi impiegato presso i centri per l’impego dovrebbe transitare nei ruoli regionali in attesa che a seguito dell’approvazione della proposta di legge di modifica costituzionale le competenze in materia di politiche del lavoro siano (forse) riattribuite allo Stato.
Per garantire il pagamento delle retribuzioni in essere il Ministero del Lavoro erogherà, a seguito della stipula della convenzione con le Regioni un contributo pari a 70 milioni di euro per l’anno 2015 e 70 milioni di euro per l’anno 2016.
Su questo punto abbiamo espresso tutta la ns. contrarietà dal momento che per garantire il pagamento degli stipendi degli attuali 8.000 addetti occorrono circa 220 milioni di euro annui che dovrebbe, tolta la parte garantita dallo Stato, essere messa a disposizione dalle Regioni.
Tutto questo aggiunge un ulteriore elemento di confusione ed incertezza ad una normativa già confusa e ad un percorso, quale quello della riforma Delrio, che sta precipitando in una situazione di assoluto caos anche a causa dell’atteggiamento poco collaborativo delle Regioni.
Per quanto attiene il problema del precariato, ,invece, nel testo è contenuta una norma che eliminando “il temporaneo finanziamento “ di cui al comma 429 della legge 190/2014 potrebbe aprire la strada alla proroga dei contratti in essere.
Sull’intero impianto resta, da parte nostra forte, la preoccupazione perché troppe sono le incognite che riguardano non solo la tenuta dei livelli occupazionali, ma soprattutto il rischio di una paralisi di servizi fondamentali per il lavoro e per il sostegno all’occupazione.
Vi invitiamo, pertanto, a mantenere alto nei territori il livello di attenzione e sensibilizzazione tra i lavoratori e con i cittadini su un problema che rischia ancora una volta di trasformarsi in un ulteriore taglio di servizi essenziali.
Nelle prossime ore vi informeremo sulle iniziative, anche di mobilitazione, che decideremo di mettere in campo.
Cordiali saluti


I Segretari Nazionali

Daniela Volpato – Gabriella Di Girolamo