@mariannamadia i precari della città metropolitana di Milano vanno prorogati

. proroga possibile per tempi determinati di province e citta' metropolitane. La norma e' nel milleproroghe.
  
legge di stabilita' 2016

Appello dei precari della citta' metropolitana di Torino

Buongiorno.
Sono Michele Siani uno dei 21 precari della Città Metropolitana di Torino.
Chiedo, per favore, di pubblicare sul vostro sito questa lettera:
"In questi giorni i colleghi precari delle Province e Città Metropolitane sono in mobilitazione poichè, ad oggi, non c' è alcuna garanzia rispetto al loro futuro lavorativo.
Nonostante i colleghi svolgono nei loro enti di appartenenza funzioni importantissime per la collettività (ambiente, protezione civile, edilizia scolastica, trasporti, difesa del suolo, etc.), sono in tensione perchè il loro contratto scade tra dieci giorni e nessuna norma tutela la loro professionalità acquisita in tanti anni di servizio svolto nelle Province e Città Metropolitane.
Non è giusto!
Come si possono definire "precari" lavoratori che svolgono quotidianamente il loro lavoro con competenza e professionalità (da anni!), che devono aspettare  ogni anno, negli ultimi giorni di dicembre, la proroga del loro contratto per un anno: ma dov' è  in tutto questo il rispetto per i lavoratori?
Non è giusto!
La nostra classe politica deve dare conto a queste situazioni vergognose che si vengono a creare nel pubblico impiego, devono dare conto alla collettività e alla opinione pubblica. 
Non prorogare i contratti ai lavoratori precari significa tagli di servizi ai cittadini.
Non è giusto!
Io ed i colleghi precari della Città Metropolitana di Torino manifestiamo la nostra solidarietà ai colleghi che stanno aspettando con ansia la proroga dei loro contratti.
Forza ragazzi non mollate, siamo con voi!

Problematiche urgenti sulle proroghe dei precari degli Enti d’area vasta

Risultati immagini per cgil cisl uil
Roma, 17 dicembre 2015
Al Ministro per la Semplificazione e la
Pubblica Amministrazione
On. Le Marianna Madia

Con la presente, le scriventi organizzazioni intendono nuovamente portare alla Sua attenzione la problematica dei precari provinciali.
Si tratta, come noto, di lavoratori che da oltre un decennio lavorano con contratti a tempo
determinato o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Alcuni di essi anche in possesso dei requisiti di legge previsti per la stabilizzazione.
L’articolato percorso attuativo della Legge Delrio ha creato contesti diversi in cui si trovano attualmente collocati i lavoratori precari. Alcuni sono ancora impiegati presso le Province, altri sono passati alle regioni insieme alle funzioni che svolgevano, altri ancora presso Agenzie strumentali ed altri sono impiegati in regime di avvalimento, ovvero sono rimasti impiegati presso le province ma i relativi costi sono sostenuti dalle Regioni.
In questa delicata fase di riordino delle funzioni provinciali, tutt’ora ancora in corso, essi rappresentano l’anello più debole, i soggetti maggiormente a rischio, dal momento che la maggior parte di essi ha un contratto in scadenza il prossimo 31 dicembre.
Per questo personale, che nel tempo ha acquisito elevate competenze e specifica professionalità, chiediamo che i provvedimenti urgenti di prossima emanazione, primo tra tutti la legge di stabilità, preveda specifiche norme di salvaguardia dei posti di lavoro: la proroga dei contratti anche per l’anno 2016, o meglio, soluzioni definitive che possano finalmente stabilizzarne le posizioni.
A tale scopo riportiamo di seguito due proposte:
1) Proroga: le Città Metropolitane, le Province, gli Enti o Agenzie subentranti nelle funzioni alle Province e Città Metropolitane per effetto della Legge n. 56/2014 possono prorogare fino al 31/12/2016, per le strette necessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi nell’ambito delle medesime funzioni, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, i contratti a tempo determinato di cui all'articolo 4, comma 9, terzo periodo, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n. 125, e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, in deroga ai limiti temporali previsti dal D.Lgs. 81/2015 in merito ai contratti a termine e anche nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’anno 2015.
Questo permetterebbe di prorogare tutti i contratti dei precari provinciali, anche quelli relativi al personale transitato presso altri Enti (Regioni, Agenzie strumentali o Comuni). Tale previsione risulta indispensabile in particolare per i precari rimasti presso le province a sovrintendere le funzioni provinciali o metropolitane, dal momento che i tagli attesi manderanno probabilmente in dissesto molti di questi Enti con tutte le conseguenze del caso fra cui la fine di rapporti di lavoro ultra decennali con la dispersione di specifiche competenze.
2) Stabilizzazione: gli enti istituzionali insediatisi a seguito della legge 7 aprile 2014, n. 56, nonché gli enti o agenzie subentrati nelle funzioni alle Province possono procedere, in via prioritaria rispetto al reclutamento speciale di cui all’art. 4, comma 6, della legge 125/2013, entro il 31 dicembre 2018, con risorse proprie o fondi regionali o nazionali a tali funzioni attribuiti, all’assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigenziale delle Province in possesso dei requisiti di cui all’art. 4, comma 6, primo periodo, del decretolegge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n.125. 
Questo consentirebbe la stabilizzazione di tutti i precari storici provinciali e ex provinciali, in quanto nel frattempo transitati insieme alla relativa funzione presso altri Enti (Regioni, Agenzie strumentali o Comuni), in analogia a quanto già previsto all'art. 4, comma 6 quater, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n. 125.

Per queste ragioni Le chiediamo l’apertura di un confronto immediato sulle proposte avanzate anticipando che, se non sarà convocato un incontro in tempi brevi, faremo ricorso a tutte le iniziative che riterremo opportune.

Distinti saluti.
FP CGIL Rossana Dettori
CISL FP  Giovanni Faverin 
UIL FPL Giovanni Torluccio

Il personale della Provincia proclama lo stato di agitazione: "Salvare i precari del Centro Impiego"

Il personale della Provincia proclama lo stato di agitazione: "Salvare i precari del Centro Impiego"
Le RSU e le organizzazioni sindacali della Provincia di Perugia hanno espresso "grande preoccupazione" in merito alla situazione circa la definizione della convenzione sui servizi di politiche attive del lavoro erogate dai Centri per l'Impiego territoriali. 

Il personale della Provincia proclama lo stato di agitazione: "Salvare i precari del Centro Impiego"
Dopo la firma a livello nazionale si chiede in particolar modo di poter prendere visione e conoscenza della bozza di convenzione da stipulare tra Provincia di Perugia e amministrazione Regionale, "nella convinzione che un percorso che attiene alle professionalità e al futuro lavorativo del personale dipendente non possa definirsi senza il coinvolgimento delle parti sociali e sindacali che quegli interessi rappresentano".
"Discutere di gestione di politiche del lavoro significa - hanno scritto le Rsu - discutere di servizi alla collettività e alla popolazione, dotare il territorio di strumenti importanti per fronteggiare la crisi economica in atto, specie per quelle fasce deboli di popolazione che negli anni hanno più duramente sofferto i colpi della crisi. Per questo si chiede con forza che il tavolo regionale specifico sia concreto nelle azioni da svolgere, e che venga convocato in maniera inderogabile prima della formale stipula della convenzione, a declinare quei principi di percorso partecipato e trasparente spesso decantato nei media, e a definire i contorni giuridici precisi dell'istituto dell'avvalimento del personale".
Le RSU e le organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria contrarietà ad una qualsiasi bozza di convenzione che non preveda, la salvaguardia dei livelli occupazionali con la previsione esplicita di un impegno in capo alla Regione a farsi carico del personale dipendente fino alla definizione del percorso di riforma nazionale, nonché l'avvio del percorso di stabilizzazione del personale precario addetto ai servizi per l'impiego. "Si preannuncia sin da ora una mobilitazione di tutto il personale addetto ai servizi per l'impiego qualora tali richieste rimangano inevase": hanno concluso nella nota le Rsu.


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Una mozione di Rifondazione per i lavoratori dei centri per l'impiego

Una mozione di Rifondazione per i lavoratori dei centri per l´impiego
La Spezia - Il 10 dicembre si è tenuto presso la Prefettura della Spezia un presidio indetto dalle organizzazioni Sindacali a tutela dei precari del Centro Per l’Impiego della Spezia. In merito, il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Edmondo Bucchioni, ha protocollato una mozione che sarà discussa in occasione del consiglio comunale di domani, martedì 15 dicembre.
"Si evidenzia - scrive Bucchioni - che, i lavoratori e le lavoratrici del CPI ammontano a 26, e svolgono a fronte di un’esperienza lavorativa decennale, un ruolo fondamentale per l’utenza spezzina, che spazia dall’accoglienza, all’orientamento, alla gestione delle pratiche di disoccupazione sempre più numerose, visti i tempi storici, fino al programma di Garanzia Giovani.
E’ quindi allarmante, che il contratto di detti lavoratori scadrà il 31/12/2015, senza che sia previsto alcun iter legislativo che consenta una prospettiva di lavoro stabile.
Infatti, nel famigerato Job Act, pur essendo contemplata l’istituzione di un’Agenzia Nazionale per il Lavoro sul modello di quanto fatto nei Paesi del Nord Europa, che dovrebbe assorbire i CPI, non viene prevista alcuna norma transitoria, che regolamenti e descriva come tale passaggio del personale dalle Province, possa compiersi.
Va sottolineato che, la Conferenza Stato-Regioni, ha deciso per questa fase transitoria, che la gestione dei CPI competa alle Regioni, ma ad oggi solo la Regione Toscana ha elaborato una legge orientata in tal senso".
La mozione, infine, intende impegnare "il Sindaco e l’Amministrazione, ad inoltrare tale Mozione al Presidente del Consiglio, al Presidente della Regione Liguria, ai Capigruppo Parlamentari della Camera e del Senato, ai Capigruppo regionali Liguri delle diverse formazioni politiche, agli altri Consigli Comunali della Provincia di La Spezia".
FONTE:
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Politica/Una-mozione-di-Rifondazione-per-i-197179.aspx

Mercato del lavoro, dal primo gennaio competenze e servizi alla Regione

FIRENZE - A partire da gennaio 2016 la Regione assumerà le funzioni di programmazione e gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro, attribuendosi così anche le funzioni fino a ieri svolte dalle Province. Una proposta di legge che attua i contenuti della convenzione firmata il 5 novembre scorso da Regione Toscana e Ministero del lavoro, è stata approvata dalla giunta regionale su proposta del presidente Enrico Rossi ed è ora all'esame del Consiglio regionale. Dopo che il Consiglio l'avrà discussa ed approvata, si procederà a stipulare convenzioni con le Province e la Città metropolitana.
La nuova disciplina del mercato del lavoro in Toscana servirà a garantire la continuità dei servizi offerti ai cittadini per quanto riguarda i centri per l'impiego e le funzioni di collocamento, l'incrocio domanda-offerta, l'attuazione delle nuove disposizioni sullo stato di disoccupazione ma anche le politiche attive del lavoro, l'orientamento e l'integrazione con la formazione.
Quella disegnata dalla nuova legge è una sistemazione transitoria - che sospende fra l'altro la precedente legge regionale che istituiva l'agenzia toscana per il lavoro - in attesa della riforma del titolo V della Costituzione che, dal 2018, dovrà dare un nuovo assetto alle competenze istituzionali sul lavoro. Nuovo assetto nel quale fin da ora il presidente Rossi ha preannunciato di voler candidare al Toscana all'autonomia speciale per le politiche attive per il lavoro.
La legge dispone anche le modalità con la quale deve avvenire l'individuazione del personale, sul quale la Regione "eserciterà poteri direttivi e organizzativi", impiegato negli uffici, sia a tempo determinato che indeterminato, anche con ricorso a contratti di consulenza esterna e a contratti di appalto di servizi. Sarà inoltre definita la modalità di utilizzo delle sedi.

Dal punto di vista finanziario la legge stabilisce che gli oneri di gestione delle sedi di Province e Città metropolitana siano a carico della Regione, mentre alla gestione operativa continueranno a provvedere Province e Città metropolitana. Lo stanziamento previsto è di 12 milioni l'anno per tre anni.

"La proposta di legge che ora è all'esame del consiglio - commenta il presidente della Rossi – fissa un quadro di certezze per le politiche regionali per l'occupazione e contribuisce a rafforzare uno strumento operativo efficiente e vicino ai cittadini, nel quale siano pienamente integrate le politiche attive e quelle passive, l'incrocio fra domanda e offerta e la formazione professionale. Oltre a questo, diamo finalmente sicurezza agli oltre mille lavoratori, diretti e indiretti, dei centri per l'impiego toscani".
Nell'ultimo incontro con il ministro del lavoro Giuliano Poletti, il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini ha sollecitato a nome delle Regioni, di ribadire, se necessario anche con l'introduzione di una norma, una salvaguardia per i dipendenti a tempo determinato delle Province che hanno problemi di bilancio. A questo proposito, già mesi fa il presidente Rossi aveva sottoposto  al Ministero degli affari regionali una interpretazione sulla possibilità, per le Province e Città metropolitane, di poter stipulare contratti a tempo determinato finalizzati a garantire la continuità del centri per l'impiego, visto che sarà la Regione a poter garantire l'equilibrio di bilancio.

Riforma Province, i Centri per l’impiego passano alla Regione: prorogati i contratti a termine

Riforma Province, i Centri per l’impiego passano alla Regione: prorogati i contratti a termine
Firma a Roma tra il ministro Poletti e l'assessore regionale Paparelli. Verso una riorganizzazione ma resta la rete sul territorio

Un altro pezzetto della complicata riforma delle Province viene messo a posto. Il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno siglato a Roma la convenzione per la gestione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. «Si tratta del primo atto di un processo importante – sostiene Paparelli – in cui si ribadisce che, pur in questa fase di transizione, c’è l’impegno comune a dare efficacia e concretezza alle politiche  attive di servizi per l’impiego».
Assegnazione e proroga contratti Il vicepresidente della Regione sottolinea l’intenzione di dare «continuità alla rete di servizi per lavoratori, disoccupati e inoccupati umbri prendendo in carico le competenze e i lavoratori prima assegnati alle Province pur mantenendo l’attuale organizzazione territoriale. Alla Regione – aggiunge – spetta infatti l’assegnazione temporanea per lo svolgimento delle attività connesse con i servizi e le misure di politica attiva del lavoro, oltre che l’avvalimento del personale da parte della Regione allo scopo di garantire la continuità delle attività connesse con i servizi e le misure di politica attiva del lavoro. In particolare, a seguito dell’accordo raggiunto, sussistono anche le condizioni per la proroga dei contratti dei dipendenti a tempo determinato impiegati presso la Provincia di Perugia nell’ambito dei servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro».

Spese in concorso Sulla base della convenzione, Regione e Governo si impegnano a concorrere al sostegno dei costi relativi al personale impiegato nei servizi per l’impiego e a partecipare agli oneri di funzionamento, per gli anni 2015 e 2016. Per l’anno 2015 l’importo sostenuto dal governo ammonta a 3.351.332 euro. Sulla base della convenzione poi restano assegnate alla Regione le competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro, e in particolare l’identificazione della strategia regionale per l’occupazione, in coerenza con gli indirizzi generali, l’accreditamento degli enti di formazione e gli interventi volti a favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Riorganizzazione «Nelle more dell’attuazione del Titolo V – sottolinea Paparelli –  in questi due anni la Regione intende procedere con la riorganizzazione dei servizi dei centri per l’impiego elevandone ulteriormente gli standard di qualità oltre che dotarsi di un servizio informatico integrato per il lavoro in grado di rappresentare uno strumento facile e diretto di erogazione di servizi e informazioni gestibile anche da casa, tanto più utile specie per i disabili o per quanti hanno difficoltà a recarsi presso gli uffici preposti. Particolare rilievo – conclude l’assessore – assumerà anche l’istituzione di un servizio specifico dedicato al sostegno ai processi occupazionali destinato alle imprese così da intervenire oltre che sul fronte delle politiche attive anche su quello delle opportunità disponibili per le aziende che assumono».

Iniziative legate allo stato d'agitazione dei dipendenti dei Servizi per l'Impiego.

AUTONOMIE LOCALI LA SPEZIA


Alla cortese attenzione
del Presidente della Provincia della Spezia
del Dirigente del Settore Lavoro
e del Settore Personale
LORO SEDI


Oggetto: Iniziative legate allo stato d'agitazione dei dipendenti dei Servizi per l'Impiego.

In relazione allo stato d'agitazione dei lavoratori dei Servizi per l'Impiego, dichiarato a livello nazionale;
ed in considerazione del fatto che la Regione Liguria, ente al quale la norma ha demandato, seppur in via transitoria, la gestione di tali servizi, ha tardivamente avviato il confronto istituzionale sul destino di tali uffici e del relativo personale e che tale confronto sembra essere lontano dal concludersi positivamente;
considerato altresì che la stessa Regione Liguria non ha ancora avviato il tavolo di confronto sindacale sulla materia, oltre che in tema di Polizia Provinciale e Pubblica Istruzione (altri argomenti su cui é chiamata a pronunciarsi);
tenuto conto del fatto che nell'imminente data del 31 Dicembre scadranno i contratti di 26 precari impiegati presso i Servizi per l'Impiego, i quali rappresentano quasi il 50% della forza lavoro di tali uffici, il che comporterà, oltre alla perdita del lavoro per gli interessati, di fatto la paralisi di determinate attività e l'impossibilità di rispettare molte scadenze, nonché di erogare in generale il servizio ad una utenza particolarmente “debole”;
le scriventi OO.SS. comunicano alle SS.LL. le iniziative che saranno messe in atto nei prossimi giorni, a partire dalla data odierna.
Presso gli uffici dei CPI saranno affisse copie di volantino eplicativo della situazione a favore degli utenti che si recheranno presso le sedi della Spezia e Sarzana; volantino che si allega alla presente.
Copie di tale volantino saranno altresì messe a disposizione degli stessi utenti.
Il personale tutto, dei Servizi, si relazionerà con l'utenza, se del caso interrompendo temporaneamente e brevemente le lavorazioni, al fine di informarla sullo stato della situazione e su quali saranno gli scenari futuri possibili, se non verrà data continuità ai contratti di lavoro e copertura economica per tutto il personale.
Il giorno 10 Dicembre p.v. si svolgerà un'assemblea (per la quale sarà inviata apposita richiesta) di tutto il personale dipendente dell'Ente, con presidio davanti all'ingresso della Prefettura, con volantinaggio alla cittadinanza. In occasione di tale presidio é stato chiesto un incontro a S.E. il Sig. Prefetto.
Infine le scriventi sono in attesa di conoscere, da parte delle Segreterie sindacali regionali, la data di un'eventuale nuova manifestazione, da tenersi presso la sede del Consiglio Regionale.
Laddove nei prossimi giorni non fossero prese decisioni ed emanati atti, volti alla soluzione dei suesposti problemi, le scriventi OO.SS. si riservano la possibilità di intraprendere ulteriori iniziative di mobilitazione.
Poiché é interesse comune dell'Amministrazione, dei Lavoratori e dei Sindacati, riuscire a raggiungere lo scopo che si prefiggono tali iniziative, si confida nella massima collaborazione possibile da parte dell'Amministrazione e si ringrazia anticipatamente, inviando cordiali saluti.

La Spezia, li 4 Dicembre 2015

Le Segreterie Provinciali della Spezia

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL

I SERVIZI PER IL LAVORO SONO DI TUTTI!


Sostenete i lavoratori precari del Centro per l’Impiego della Spezia e Sarzana.

I servizi per il lavoro sono in pericolo: i contratti dei lavoratori precari che garantiscono i servizi stessi sono, per l’ennesima volta, vicini alla scadenza.

La prossima è il 31 Dicembre 2015.

Oggi la situazione sembra ancora più oscura che in passato, tra il sofferto percorso verso l'abolizione delle Province, i dubbi sulle modalità di attuazione del Jobs Act, le strategie regionali in materia di politiche del lavoro e la grande incognita dell'Agenzia Nazionale per l’Occupazione.

Che ne sarà dell’impegno che in questi anni i lavoratori hanno profuso? Delle competenze che hanno sviluppato? Degli utenti che stanno usufruendo dei servizi di supporto per la ricerca di un’occupazione?

Dopo anni di rinnovi e proroghe, dopo anni di sofferente precarietà DENTRO IL SERVIZIO PUBBLICO, il destino dei Centri per l’Impiego galleggia nella nebbia.
Ogni provvedimento che li riguarda non tiene in alcuna considerazione i numerosissimi precari che vi lavorano, intervenendo su tutti i servizi erogati alla cittadinanza:

  • Accoglienza
  • Orientamento e Couselling
  • Gestione pratiche per lo stato di disoccupazione
  • Organizzazione dei tirocini
  • Incrocio domanda-offerta
  • Consulenza alle aziende
  • Comunicazioni telematiche rapporti di lavoro
  • Collocamento mirato per soggetti disabili e svantaggiati
  • Assegnazione di voucher formativi
  • Progetti speciali a valere su risorse comunitarie
  • Programma Garanzia Giovani

Né é tantomeno chiaro il destino del personale impiegato a tempo indeterminato, sulla cui sorte gravano tutte le incertezze di un percorso ancora indefinito.
Serve un chiaro segno da parte dello Stato e della Regione sulla volontà di dare continuità e stabilità ai servizi ai cittadini, ponendo la giusta attenzione ai lavoratori che da anni garantiscono il buon funzionamento dei Servizi per l’impiego.

Chiediamo supporto a tutta la cittadinanza perché i lavoratori possano continuare a dare il proprio contributo, a LAVORARE PER IL LAVORO, per le persone e per il territorio.


Vogliamo far sentire la loro voce, ma ci occorre anche quella degli utenti: sosteneteci, i servizi per il lavoro sono di tutti!