Problematiche urgenti sulle proroghe dei precari degli Enti d’area vasta

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Roma, 17 dicembre 2015
Al Ministro per la Semplificazione e la
Pubblica Amministrazione
On. Le Marianna Madia

Con la presente, le scriventi organizzazioni intendono nuovamente portare alla Sua attenzione la problematica dei precari provinciali.
Si tratta, come noto, di lavoratori che da oltre un decennio lavorano con contratti a tempo
determinato o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Alcuni di essi anche in possesso dei requisiti di legge previsti per la stabilizzazione.
L’articolato percorso attuativo della Legge Delrio ha creato contesti diversi in cui si trovano attualmente collocati i lavoratori precari. Alcuni sono ancora impiegati presso le Province, altri sono passati alle regioni insieme alle funzioni che svolgevano, altri ancora presso Agenzie strumentali ed altri sono impiegati in regime di avvalimento, ovvero sono rimasti impiegati presso le province ma i relativi costi sono sostenuti dalle Regioni.
In questa delicata fase di riordino delle funzioni provinciali, tutt’ora ancora in corso, essi rappresentano l’anello più debole, i soggetti maggiormente a rischio, dal momento che la maggior parte di essi ha un contratto in scadenza il prossimo 31 dicembre.
Per questo personale, che nel tempo ha acquisito elevate competenze e specifica professionalità, chiediamo che i provvedimenti urgenti di prossima emanazione, primo tra tutti la legge di stabilità, preveda specifiche norme di salvaguardia dei posti di lavoro: la proroga dei contratti anche per l’anno 2016, o meglio, soluzioni definitive che possano finalmente stabilizzarne le posizioni.
A tale scopo riportiamo di seguito due proposte:
1) Proroga: le Città Metropolitane, le Province, gli Enti o Agenzie subentranti nelle funzioni alle Province e Città Metropolitane per effetto della Legge n. 56/2014 possono prorogare fino al 31/12/2016, per le strette necessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi nell’ambito delle medesime funzioni, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, i contratti a tempo determinato di cui all'articolo 4, comma 9, terzo periodo, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n. 125, e i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, in deroga ai limiti temporali previsti dal D.Lgs. 81/2015 in merito ai contratti a termine e anche nel caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’anno 2015.
Questo permetterebbe di prorogare tutti i contratti dei precari provinciali, anche quelli relativi al personale transitato presso altri Enti (Regioni, Agenzie strumentali o Comuni). Tale previsione risulta indispensabile in particolare per i precari rimasti presso le province a sovrintendere le funzioni provinciali o metropolitane, dal momento che i tagli attesi manderanno probabilmente in dissesto molti di questi Enti con tutte le conseguenze del caso fra cui la fine di rapporti di lavoro ultra decennali con la dispersione di specifiche competenze.
2) Stabilizzazione: gli enti istituzionali insediatisi a seguito della legge 7 aprile 2014, n. 56, nonché gli enti o agenzie subentrati nelle funzioni alle Province possono procedere, in via prioritaria rispetto al reclutamento speciale di cui all’art. 4, comma 6, della legge 125/2013, entro il 31 dicembre 2018, con risorse proprie o fondi regionali o nazionali a tali funzioni attribuiti, all’assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigenziale delle Province in possesso dei requisiti di cui all’art. 4, comma 6, primo periodo, del decretolegge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n.125. 
Questo consentirebbe la stabilizzazione di tutti i precari storici provinciali e ex provinciali, in quanto nel frattempo transitati insieme alla relativa funzione presso altri Enti (Regioni, Agenzie strumentali o Comuni), in analogia a quanto già previsto all'art. 4, comma 6 quater, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, in legge 30 ottobre 2013 n. 125.

Per queste ragioni Le chiediamo l’apertura di un confronto immediato sulle proposte avanzate anticipando che, se non sarà convocato un incontro in tempi brevi, faremo ricorso a tutte le iniziative che riterremo opportune.

Distinti saluti.
FP CGIL Rossana Dettori
CISL FP  Giovanni Faverin 
UIL FPL Giovanni Torluccio

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