Lavoro: Upi, innalzare standard qualitativi centri per impiego

http://www.asca.it/news/Lavoro__Upi__innalzare_standard_qualitativi_centri_per_impiego-1224777-POL.html

Roma, 29 nov. (Labitalia) - Innalzare gli standard qualitativi dei centri per l'impiego, migliorando la qualificazione professionale del personale impegnato nei servizi delle Province e assicurando livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio. Queste le proposte presentate in un incontro tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il presidente dell'Upi, Antonio Saitta, e il vicepresidente Angelo Vaccarezza.
''I centri per l'impiego - ha detto Saitta al ministro - devono continuare a essere a livello provinciale il presidio delle politiche del lavoro. Sappiamo bene che oggi in Italia ci sono esperienze estremamente diversificate, con aree del Paese in cui i centri delle Province sono di avanguardia e pari agli standard europei, e altre in cui invece è necessario intervenire per potenziare la qualità e l'efficienza. Oltre a lavorare per il rafforzamento di questi centri - ha continuato - anche attraverso programmi di formazione che garantiscano personale di professionalità adeguata ed efficace, occorre definire una serie di prestazioni fondamentali che dovranno essere erogati in maniera omogenea a livello nazionale dai centri".
"Per questo - ha aggiunto Saitta - offriamo al ministro la piena disponibilità delle Province a lavorare con il governo per avviare piani di miglioramento che consentano di garantire lo stesso livello di prestazioni su tutto il territorio. Si tratta di investire - ha concluso il presidente dell'Upi - in uno dei servizi essenziali per i cittadini, soprattutto nella drammatica crisi occupazionale che l'Italia sta vivendo, che va rilanciato e rafforzato perché possa incidere nelle dinamiche del mercato del lavoro e assicurare ai lavoratori e alle imprese un punto di riferimento efficace e funzionale''.

6) Alcuni nodi di criticità: i Tirocini

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze
 
Sui tirocini si sta impegnando la Regione Toscana, facendone un nodo significante e un fiore all’occhiello della sue politiche di sviluppo del lavoro giovanile; da parte della Provincia si rileva una notevole battuta di arresto, quando decine di giovani sono lasciati a se stessi nella ricerca attiva di una possibile sede di tirocinio, in tal modo si riproduce, di fatto, l'ennesima separazione fra quelli che per motivi personali possiedono una rete di relazioni “utili” all'inserimento nel mondo del lavoro e quelli che ne sono sprovvisti. Questa è un’altra riprova del danno provocato dalla mancanza di un rapporto costruttivo con le imprese sul territorio.

5) Alcuni nodi di criticità: L'Abc Famiglie

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

L’Abc famiglie, servizio di incrocio domanda/offerta tra lavoratori domestici e famiglie, in un primo tempo al centro di un esperimento sussidiario legato al territorio e quindi decentrato in ogni sportello del Centro per l’impiego, è stato ricentralizzato e allontanato di fatto dalle esigenze delle persone e delle famiglie. Questo, nonostante nel periodo in cui il servizio era decentrato, avesse dato risultati promettenti e una risposta in tempi brevi alle domande, per altro numerose, giunte nelle diverse aree del territorio.
Il servizio, quando era all’interno dei Centri per l’impiego, oltre a realizzare l’incrocio domanda/offerta, assolveva ad alcuni compiti fondamentali:
- stabilire una relazione virtuosa di ascolto, risposta e consulenza con il territorio attraverso il rapporto diretto con le famiglie, nel ruolo non facile di “datori di lavoro improvvisati”;
- stabilire con le badanti un rapporto attivo per permetterne la crescita professionale, accompagnandole in un percorso virtuoso e qualificante verso il primo step di assistente domiciliare di base.
Attualmente, il servizio centralizzato territorialmente e dato in gestione a operatori esterni , appare più lontano dalle esigenze dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori .

4) Alcuni nodi di criticità: Il progetto ApL

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

Il progetto ApL di fatto eroga fondi alle agenzie interinali per svolgere il loro normale compito di selezione del personale e di assunzione temporanea dei dipendenti di aziende richiedenti la flessibilità della contrattualità lavorativa.
Nonostante le ingenti risorse messe a disposizione per tale progetto (600.000 €), i risultati in termini di inserimenti lavorativi effettivi sono esigui.
Dovremmo chiederci inoltre perché le aziende che hanno a disposizione un servizio gratuito di preselezione dovrebbero preferire servizi a pagamento. Certo non è pensabile che i Centri per l’impiego facciano fronte all’intera gestione dell’incrocio domanda/offerta di lavoro, ma sicuramente potrebbero – e dovrebbero – incidere maggiormente di quanto non avvenga adesso.
Perché non rendere più accessibile alle aziende il servizio di preselezione con una adeguata azione di marketing territoriale? Talvolta si ha la sensazione che si tenga volutamente “il freno a mano tirato” nell’erogare un servizio di qualità. Anche partendo dalle risorse finanziarie limitate che abbiamo a disposizione, siamo convinti che sia possibile ottimizzare i mezzi a disposizione ed erogare un servizio migliore.

3) Alcuni nodi di criticità: Il marketing territoriale

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

La mancanza di un sistema di marketing territoriale, oggetto di un’annosa riflessione, è conseguenza della mancata applicazione dell’articolo quattro della legge 297 che ci imporrebbe di comprovare l’effettiva disponibilità dell’iscritto proponendogli dei colloqui lavorativi mirati.
La carenza di proposte del Prenet non è dovuta alla scarsa capacità o volontà di chi lavora alla sua redazione, bensì propriamente alla mancanza di relazioni costanti con il territorio e alla mancata definizione di un ruolo di selezione da parte dei Centri, ai quali tale funzione non è mai stata attribuita né pare potersi mai attribuire. Ora, se fosse operativa la legge di orientamento, i Centri per l’impiego dovrebbero giocoforza ricoprire, almeno in parte, un ruolo di selezione per abbinare un’offerta ad una potenziale domanda. Quindi non si capisce in realtà perché non si possa in prima battuta pensare ad un sistema di relazione almeno informativa rivolta al territorio produttivo, allo scopo di rendere edotte le imprese sia delle opportunità proposte direttamente dai Centri sia delle normative che stabiliscono modalità, incentivi e regole dell’inserimento lavorativo.
Ad oggi il sistema Prenet risulta il più economico e frequentato sistema di matching domanda/offerta sul territorio provinciale, per altro gratuito a tutti gli effetti per chi lo usa.

Centri per l'impiego -situazione vergognosa

Lettera al Presidente della Provincia, all'Assessore al Lavoro e al Dirigente dei Servizi

I lavoratori del settore lavoro della Provincia di Firenze DENUNCIANO costantemente e con forza il permanente stato di disagio nell'erogazione del servizio e l'impossibilità di perseguire missione e obiettivi del settore.
Nonostante i documenti e le denunce fatti negli ultimi 3 anni (ultimo la mozione approvata all'assemblea per il contratto decentrato il18 Settembre che rialleghiamo) siamo davanti ad una situazione che sta ogni giorno di più degenerando, senza che si vedano soluzioni o miglioramenti rispetto all'erogazione e gestione dei servizi stessi (non è giustificabile neppure in una situazione istituzionale cosi complessa).
Stiamo diventando sempre più degli uffici burocratici, di fronte ad una macelleria sociale, dove le persone diventano numeri e dove i servizi e i lavoratori diventano facile e spesso gratuito bersaglio di attacchi generalizzati che non possono che screditare il lavoro pubblico.
Il rapporto con l'utenza diviene sempre più aspro a causa della mancanza di mezzi e strumenti, ed il tempo da dedicare al singolo utente è inadeguato.
A farne le spese sono gli operatori in prima linea e gli utenti che “avrebbero” diritto a ricevere un servizio dignitoso e funzionale alle loro esigenze.
Malgrado le conferenze stampa, le grandi parole e rassicurazioni che a più riprese vengono fuori, assistiamo ad una latitanza totale della politica e della dirigenza su questi temi e su risposte efficaci alle questioni sollevate.
Ad esempio, significativi, ma non esaustivi gli avvenimenti degli ultimi 10 gg e dei prossimi...
In contemporanea abbiamo assistito:
  • alla chiusura obbligatoria degli uffici della provincia del 2 novembre, senza neppure prendere in considerazione che per i servizi per il lavoro tale chiusura a inizio mese, con fine di contratti e rinnovi di casse integrazione in deroga, avrebbe creato un'emergenza per gli operatori e un disservizio pesante per le persone (costrette a file vergognose fin dall'alba);
  • alla chiusura del Centro per l'Impiego Isolotto fino al 7 di Novembre per trasloco (sicuramente non a favore del Cpi e del servizio lavoro) causando, così, un forte disagio sul territorio e sugli altri uffici della città;
  • il trasloco della Direzione Lavoro e del Collocamento Mirato in via Capodimondo (con i conseguenti disagi);
  • inoltre sempre in questo periodo, siamo in procinto di cambiare sistema informativo (nuovo Idol), sistema ad oggi molto instabile; diventa alquanto banale prevedere l'impatto sui servizi ed il disagio all'utenza (oramai continuo).
Siamo a richiedere pertanto un intervento urgente per la situazione di insostenibile pressione e dichiariamo che la gestione di emergenza quotidiana di un servizio importante per la società e il Paese non può essere sostenuto solo dalla buona volontà degli operatori (dei quali un buon 30% hanno un contratto di precariato che si protrae sotto varie forme contrattuali dal 2003).
Da sempre siamo stati disponibili e pronti a confrontaci sulle questioni e soluzioni dei problemi anche con il nostro apporto, senza ottenere riscontri concreti.
Chiediamo risposte concrete da parte della Dirigenza e della parte Politica, per le soluzioni dell'attuale situazione, che ci consenta almeno di tamponare la situazione fino al definitivo riordino dell'assetto istituzionale in modo dignitoso per l'utenza e per i lavoratori!

I lavoratori dei Centri per l'Impiego

Comunicato dei lavoratori precari della Provincia di Firenze

In un quadro generale di precarizzazione del Mercato del lavoro e di smantellamento generale dello stato sociale e di crisi economica perdurante assistiamo ad un forte ridimensionamento dei servizi pubblici al lavoro e alla formazione proprio quando la situazione ne chiederebbe un maggior bisogno.
L'area lavoro è sempre di più orientata al lavoro burocratico amministrativo e l'area formazione sembra impastoiata in ritardi e mancanza di autonomia e rinnovamento.
A fronte di questo sale costantemente sia la domanda di politiche attive spinte da un mercato del lavoro in condizioni difficili, sia lo scontento per l'esigua risposta che le persone ricevono agli sportelli e dal settore formativo.

LUNEDI' 5 NOVEMBRE 2012 CENTRO IMPIEGO Q1 DI FIRENZE

Crisi economica e lavoro. Centro per l’impiego di via Cavour. Manca un’oretta buona all’apertura dell’ufficio ma c’è già ressa. Marciapiede stracolmo, calca stile sardine, porta in vetro che traballa. C’è un foglio bianco che gira di mano in mano, chi arriva si segna. Esce un addetto, prende l’elenco e comincia a comporre la fila. Italiani, stranieri; chi è per segnarsi alle liste di collocamento, chi ha bisogno di informazioni, chi vuol inoltrare la domanda di disoccupazione. “Tutti i giorni è così, un delirio”, racconta un uomo calabrese trapiantatosi a Firenze da 24 anni. “È scandaloso, è indegno, è ore che siamo accalcati.”


2)Alcuni nodi di criticità: CFT. (Centri di Formazione Territoriale)

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

I CFT riuniscono in un unico progetto sia le associazioni di categoria sia i sindacati, delegando di fatto la gestione di importanti risorse ad un consorzio che rappresenta una parte importante della società civile, ma troppo attenta alla gestione dei fondi e alla conservazione del proprio ruolo territoriale e meno alla qualità dell'offerta formativa.
Ne deriva una proposta debole, svincolata da una rigorosa analisi dei bisogni formativi e da un ragionevole sistema di controllo della qualità dei servizi offerti.

1) Alcuni nodi di criticità : Le esternalizzazioni. (ad es Prometeo, Apl, Consulenti, CFT)

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

  La politica di esternalizzazione è alla base di un sistema di consociativismo territoriale e si manifesta spesso palesando una distonia fra gli obiettivi dichiarati e quelli reali. 
  L’obiettivo della formazione di qualità è in secondo piano rispetto alla creazione di un sistema che privilegia di fatto una spartizione delle risorse dei FSE secondo una modalità di influenza territoriale fondato sull’accreditamento delle associazioni di rappresentanza.