Centri per l'impiego, 21 milioni per l'Emilia-Romagna: stabilizzati i dipendenti

Ok al riparto nella 'Stato-Regioni'. Certezze per 456 lavoratori a tempo indeterminato e 38 tempi determinati

Passano alle dipendenze dell’Agenzia per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna, dopo una fase di transizione prevista dalla legge, 456 lavoratori già impiegati nei Centri per l’Impiego e vengono avviate le procedure di stabilizzazione per 38 operatoria tempo determinato che lavorano nei centri delle province di ModenaRimini e Reggio Emilia. Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata al riparto di 235 milioni per i dipendenti a tempo indeterminato e di 16 milioni per quelli a tempo determinato per le Regioni a statuto ordinario, i lavoratori dei centri per l'impiego sono trasferiti alle dipendenze delle Regioni o di agenzie o enti regionali. All’Emilia-Romagna sono stati assegnati 19 milioni e 118mila euro per i contratti dei dipendenti a tempo indeterminato e 1 milione e 772mila euro per quelli a tempo determinato. 
“Finalmente si chiude un lungo percorso di transizione iniziato nel 2015- ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi-. Con queste risorse ci sarà possibile dare stabilità ai centri per l’impiego, che costituiscono dei presidi importantissimi sul territorio non solo per garantire i servizi per il lavoro, ma anche nella realizzazione di tutte le politiche attive.
A livello nazionale, ad Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro, rimane solo una funzione di coordinamento.
“Prossimamente- aggiunge Patrizio Bianchi- grazie al piano di rafforzamento dei centri per l’impiego che prevede l’assunzione a livello nazionale di 1.600 unità di personale, di cui 600 dedicate alla gestione delle misure per l’inclusione attiva e al reddito di inclusione (Rei), rafforzeremo ulteriormente servizi e politiche offerti dall’Agenzia regionale per il lavoro in coerenza con fabbisogni e specificità del mercato del lavoro della nostra regione”. 

Centri per l’impiego: personale alle Regioni, ripartiti i fondi

“Un passo ulteriore nell’ambito di un percorso importante per il futuro delle politiche attive per il lavoro nel nostro Paese. Con i riparti approvati oggi diamo infatti una risposta ai lavoratori dei centri per l’impiego e prossimamente, mi auguro già la prossima settimana, con una specifica convenzione regoleremo la fase di transizione, dando un futuro alla governance pubblica del mercato del lavoro”, così il presidente Stefano Bonaccini, ha commentato il via libera alle tre intese (sancite nella Conferenza Stato-Regioni e nella Conferenza Unificata) relative a tale settore.
“Da quest’anno, ferma restando la fase di transizione definita dalla convenzione prevista dalla legge di bilancio, i dipendenti dei centri per l’impiego sono trasferiti alle dipendenze delle Regioni o di agenzie o enti regionali. È un segnale positivo – spiega Bonaccini - che dà certezze al sistema, ma è anche una sfida importante a cui sono chiamate le istituzioni regionali con la collaborazione degli enti locali per innovare, migliorare e incrementare l’offerta di lavoro. Oggi abbiamo ripartito i 235 milioni di euro previsti per i lavoratori a tempo indeterminato dei centri per l’impiego e i 16 milioni per quelli a tempo determinato. Si chiude così, grazie anche alla collaborazione proficua del ministro Giuliano Poletti e al lavoro svolto dalla Commissione lavoro della Conferenza delle Regioni coordinata d Cristina Grieco, un pacchetto di provvedimenti che avevano preso il via con il jobs act”.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Cristina Grieco (coordinatrice della Commissione lavoro della Conferenza delle Regioni): “Quello di oggi è uno degli ultimi passaggi di una interlocuzione Governo-Regioni complessa, ma estremamente produttiva. In questi mesi abbiamo collaborato per il varo del decreto sui livelli essenziali per le politiche attive, per il provvedimento sull’accreditamento delle sedi che erogano servizi e quello sull’autorizzazione e iscrizione all’albo delle agenzie. Abbiamo dato il via libera poi al piano di rafforzamento dei centri per l’impiego che, utilizzando risorse UE, prevede l’assunzione di 1.600 unità di personale di cui 600 dedicate alla gestione delle misure per l’inclusione attiva e al reddito di inclusione (Rei). Inoltre abbiamo modificato l’accordo del 2016 per la gestione della fase transitoria che prevede coperture finanziarie dovute per due terzi dallo Stato e per un terzo dalle Regioni, rispetto al quale sono state individuate ulteriori somme residuali per l’anno 2017 pari a 45 milioni di euro.
Dopo aver governato la fase di transizione sulla base del principio di leale collaborazione, Stato e Regioni si sono fatti carico della necessaria copertura finanziaria, con i riparti definiti oggi in Conferenza Stato-Regioni si è poi stabilito un altro principio chiave. Le risorse per il personale a tempo indeterminato e determinato, 235 milioni più 16 milioni, sono a carico dello Stato e attribuite alle Regioni. A queste ultime competono invece tutti gli oneri legati al funzionamento dei centri per l’impiego. Sono convinta – ha concluso Grieco - che ora nei diversi territori regionali si possa dar vita a specifiche politiche attive per il lavoro più attente alle peculiarità territoriali”.


Tabella di ripartizione dei fondi destinati ai contratti a tempo indeterminato di cui al comma 794 Legge n. 205 del 27 dicembre 2017
Regione
Trasferimenti
Abruzzo7.924.175
Basilicata6.037.467
Calabria16.561.106
Campania29.306.869
Emilia Romagna19.118.644
Lazio25.281.891
Liguria8.595.004
Lombardia25.575.379
Marche14.003.568
Molise1.760.928
Piemonte19.370.205
Puglia19.328.278
Toscana17.860.839
Umbria5.576.271
Veneto18.699.376
Totale235.000.000


Tabella di ripartizione dei fondi destinati ai contratti a tempo determinato di cui al comma 797 Legge n. 205 del 27 dicembre
Regione
Dipendenti a tempo determinato
Trasferimenti
Abruzzo281.306.122
Basilicata--
Calabria532.472.303
Campania146.647
Emilia Romagna381.772.595
Lazio6279.883
Liguria7326.531
Lombardia18839.650
Marche8373.178
Molise10466.472
Piemonte21979.592
Puglia--
Toscana984.571.429
Umbria472.192.420
Veneto8373.178
Totale34316.000.000

 fonte: http://www.regioni.it/comunicato-stampa/2018/01/24/centri-per-limpiego-personale-alle-regioni-ripartiti-i-fondi-548288/

Lavoro: firmate a Roma le convenzioni Anpal - Regioni

Consolidamento della Rete dei servizi per il lavoro, incremento dei livelli di occupabilità e occupazione in particolare di giovani e fasce vulnerabili, avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l'alternanza scuola - lavoro. Questi i principali obiettivi contenuti nelle convenzioni che Anpal Servizi e le Regioni hanno firmato il 17 gennaio presso la sede ministeriale di via Flavia a Roma, alla presenza del ministro Giuliano Poletti, del presidente dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Maurizio Del Conte e degli assessori regionali. Cristina Grieco, presente in qualita' di Coordinatrice della Commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, ha voluto ringraziare "il ministro per la disponibilita' e l'impegno profusi in questi anni nell'ottica della cooperazione istituzionale che ha consentito finalmente la conclusione di questi importanti accordi"."Gli accordi sottoscritti - ha commentato il presidente Del Conte - danno avvio concreto alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle istituzioni scolastiche".
“Grazie a questa collaborazione- ha sottolineato l’assessore dell'Emilia-Ronagna, Patrizio Bianchi - potremo sperimentare progetti innovativi per sostenere l’applicazione delle riforme del mercato del lavoro e dell’istruzione e accrescere i livelli di occupabilità e occupazione, in particolare dei giovani e delle fasce di popolazione più vulnerabili. Con l’obiettivo, in particolare, di migliorare la transizione tra scuola e lavoro e da lavoro a lavoro”.
“La convenzione – ha spiegato l’assessore dell'Umbria, Gianni Berrino – rientra nel piano strategico integrato per il potenziamento dei servizi e delle misure di politiche attive del lavoro a livello nazionale. Come Regione Liguria abbiamo calato sul territorio gli obiettivi strategici nazionali per il prossimo triennio individuando una serie di priorità per l’erogazione di servizi più efficaci, per la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in interventi di crisi aziendale, l’inserimento o il reinserimento di soggetti svantaggiati, il rafforzamento dei servizi alle imprese, l’efficientamento dei Centri per l’impiego anche attraverso lo sviluppo delle competenze del personale. Sarà anche creata una cabina di regia regionale per il monitoraggio periodico dei servizi e degli obiettivi raggiunti”.
L’assessore con delega al Lavoro e alla Formazione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, dopo aver sottoscritto la Convenzione con Anpal Servizi spa, che prevede il consolidamento della rete dei servizi per il lavoro e il rapido avvio della sua effettiva operatività, ha sottolineato che con questo accordo Regione Puglia e Anpal si impegnano a rafforzare la rete dei servizi per il lavoro, consolidando i processi di transizione scuola/lavoro e quelli formativi finalizzati all’occupabilità e alla promozione della crescita occupazionale. Inoltre, attraverso la sezione “Knowledge”, inserita tra le attività oggetto della Convenzione, Regione Puglia e Anpal Servizi si attiveranno per promuovere sistemi informativi per la diffusione delle conoscenze, anche attraverso l’avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor dedicati all’alternanza scuola/lavoro, come peraltro previsto dal D. Lgs. 150 del 2015. La collaborazione con Anpal Servizi ha l’obiettivo di qualificare ulteriormente i servizi per il lavoro e ampliare l’efficacia degli interventi regionali, anche sul tema della transizione scuola/lavoro, che è uno degli obiettivi prioritari per orientare verso l’occupabilità il sistema dell’istruzione e della formazione pugliese.
Dopo una lunga fase transitoria, durata per un triennio e regolata da due importanti accordi quadro in materia di politiche attive, finalizzati a dare continuità professionale e operativa ai servizi per l'impiego, si sono gettate le basi per la riforma a regime del sistema e per la sua implementazione. Un passo avanti decisivo in questo senso si è realizzato proprio nel corso di un incontro tra il ministro del Lavoro, il presidente di ANPAL, gli assessori al Lavoro delle Regioni, coordinati dall'assessore della Toscana, Cristina Grieco. L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto dei provvedimenti da adottare per dare seguito a quanto previsto dalla legge di Bilancio, che ha posto fine alla lunga fase di transizione dei servizi per l'impiego iniziata con la riforma delle Province nel 2014, sancendo in modo definitivo e in tempi certi il passaggio del personale dei centri per l'impiego, ad oggi ancora in forza alle Province, in capo alle Regioni e disponendo lo stanziamento, dal 2018, di risorse stabili nazionali per la copertura dei costi del personale a tempo indeterminato e anche a tempo determinato, che verrà finalmente stabilizzato. Nell'incontro il ministro si è impegnato ad adottare in tempi brevi i decreti per ripartire tra le regioni le risorse necessarie.
Parallelamente, nella Conferenza del 21 dicembre 2017, Stato e Regioni hanno raggiunto un'importante intesa e un accordo su un pacchetto di provvedimenti attuativi del Jobs Act in materia di governance e gestione dei servizi per l'impiego e delle politiche attive del lavoro. Sono infatti state perfezionate le intese su: sistemi di accreditamento dei servizi per il lavoro; requisiti giuridici per l'iscrizione all'Albo delle Agenzie per il Lavoro; indirizzi in materia di politiche attive e la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni. E' stato infine raggiunto l'accordo per l'approvazione di un Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro.
L'approvazione di questi provvedimenti e l'adozione del Piano per il rafforzamento dei servizi per il lavoro giungono dopo un lungo percorso di lavoro politico e tecnico e di confronto interistituzionale, in cui la Regione Toscana ha svolto un ruolo propulsivo determinante per arrivare, in una logica di leale e continua collaborazione con le amministrazioni centrali, ad una stesura condivisa di un pacchetto di riforma del mercato del lavoro, che completa e sostanzia la cornice operativa delineata dal Jobs Act. In particolare, per quanto concerne il Piano di rafforzamento, il ministero ha fornito chiarimenti sulla procedura per una sua rapida attuazione e il conseguente inserimento nei centri per l'impiego di 1.600 unità, di cui 600 per le fasce svantaggiate.
Ministro e assessori hanno inoltre condiviso il percorso per l'adozione a regime dell'assegno di ricollocazione, compreso quanto previsto dalla Legge di bilancio che prevede la possibilità di usare questo strumento per la gestione delle crisi aziendali con cassa integrazione straordinaria. Il percorso prevede l'avvio a stretto giro di un confronto tecnico tra ANPAL e Regioni finalizzato a valutare i risultati della sperimentazione, condividere correttivi alle criticità che si sono evidenziate e definire le linee guida per l'impiego dell'assegno a regime. La coordinatrice delle Regioni, oltre a confermare la piena disponibilità delle Regioni a partecipare con spirito costruttivo a questo percorso, ha voluto richiamare l'attenzione del Ministro sulla necessità di garantire la piena efficienza del Sistema Informativo.
Il ministro ha poi confermato alle Regioni l'imminente varo del nuovo programma di Garanzia Giovani. Affrontato anche il tema della procedura necessaria per impiegare le risorse residue degli ammortizzatori in deroga per interventi di politica attiva del lavoro. La Regione Toscana, prima in Italia - ha sottolineato Cristina Grieco - ha intrapreso un percorso che si concluderà a breve con la firma della convenzione con il Ministero del Lavoro e l'attivazione del Piano Integrato per l'Occupazione, che consentirà di realizzare azioni di politica attiva (assegno di ricollocazione, indennità di partecipazione e incentivi all'assunzione) per oltre 29 milioni di euro. Nel corso dell'incontro è stata firmata dall'assessore e dal presidente di ANPAL la convenzione con Anpalservizi per la realizzazione di interventi di supporto e assistenza tecnica ai centri per l'impiego della Toscana.
In Veneto arrivano 50 nuovi operatori per rafforzare i servizi dei 40 Centri per l’impiego della Regione. Lo prevede la convenzione siglata a Roma. La convenzione Regione Veneto-Anpal destina le 50 unità di personale in carico all’Agenzia nazionale al potenziamento delle azioni nazionali di politica per il lavoro sul territorio regionale. L’obiettivo dell’accordo è accelerare i processi di sviluppo dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro e dei percorsi di transizione scuola-lavoro per i giovani, secondo le priorità di intervento definite dai programmi operativi regionali e nazionali.
La firma delle convenzioni regionali con Anpal ha fornito l’occasione anche per un bilancio dell’intero mandato del ministero e dei rapporti tra Stato e Regioni in materia di politiche per il lavoro e l’occupazione. “Un rapporto segnato a tratti da toni accesi e posizioni molto critiche come in occasione del referendum costituzionale – ha sottolineato l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan – ma che ha visto anche fasi di piena condivisione, in particolare nella definizione delle priorità date alle politiche attive del lavoro e alle azioni per trovare un nuovo protagonismo nella gestione della ‘piaga’ della disoccupazione”. Nell’incontro ministro e assessori regionali hanno posto un particolare accento sul progetto che ha visto il Veneto ottenere i migliore risultati a livello nazionale con il programma Garanzia Giovani, che dal 2014 ad oggi ha coinvolto in Veneto 106 mila giovani riuscendo ad offrire al 54 per cento di essi una vera opportunità di impiego. “Il tema del lavoro è stato al centro delle dinamiche politiche e sociali degli ultimi anni – evidenzia la referente delle politiche regionali per il lavoro e la formazione del Veneto – e tra scenari di crisi, processi di trasformazione, riorganizzazione del settore produttivo e riforme normative con il ministro del lavoro e del welfare, ad onor del vero, ho sempre trovato attenzione, pragmatismo e soprattutto condivisione del comune obiettivo, al di là degli schieramenti politici, di pensare prima di tutto a chi il lavoro l’ha perso o ha difficoltà a trovarlo”. “La Regione Veneto ha voluto e saputo in questi anni partecipare ai tavoli – ha aggiunto la Donazzan – e far prevalere l’interesse legittimo di un territorio molto articolato, ad alta intensità manifatturiera. Abbiamo spinto per sostenere le politiche attive anche a fronte delle sirene assistenzialistiche dei fautori degli ‘ammortizzatori per sempre’ o del reddito di cittadinanza, spiegando come solo stimolando la ricerca di lavoro attraverso la formazione si può abbattere la disoccupazione”. “Ora – ha concluso l’assessore veneto - siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, in particolare in relazione alle richieste di maggior autonomia che nel negoziato tra Regione e Governo vede la tutela e sicurezza del lavoro tra le 5 materie condivise. Abbiamo dalla nostra parte l’esperienza e la competenza, nonchè la realtà economica e sociale, per aiutare il Veneto e l’Italia a superare gli ostacoli di una disoccupazione ancora troppo alta, in particolare quella giovanile, che continua a rappresentare un freno alla crescita del Paese”.

PRIMA E TERZA COMMISSIONE: APPROVATA A MAGGIORANZA LA PROPOSTA DI LEGGE SUL MERCATO DEL LAVORO

La Prima e la Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria si sono riunite in forma congiunta per approvare il disegno di legge della Giunta regionale sul 'Sistema integrato per il mercato del lavoro, l'apprendimento permanente e la promozione dell'occupazione. Istituzione dell'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro'.
La Prima e la Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presiedute da Andrea Smacchi e Attilio Solinas, si sono riunite in forma congiunta per approvare il disegno di legge della Giunta regionale sul 'Sistema integrato per il mercato del lavoro, l'apprendimento permanente e la promozione dell'occupazione. Istituzione dell'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro'. 
Hanno votato a favore dell'atto i consiglieri Gianfranco Chiacchieroni, Marco Vinicio Guasticchi, Carla Casciari, Giacomo Leonelli, Andrea Smacchi (Pd), Attilio Solinas (misto-Mdp) e Silvano Rometti (SeR), mentre di sono astenuti Raffaele Nevi (FI), Valerio Mancini (Ln), Marco Squarta (FdI), Sergio De Vincenzi (Misto-Umbria Next) e Maria Grazia Carbonari (M5S). Il relatore di maggioranza in Aula sarà Solinas, quello di minoranza De Vincenzi. Alla seduta ha partecipato l'assessore Fabio Paparelli.
La seduta di oggi conclude il lavoro congiunto delle due commissioni che ha visto l'illustrazione dell'atto da parte dell'assessore Paparelli l'audizione con tutti i soggetti interessati e le sedute dedicate all'esame dell'articolato.


EMENDAMENTI
Sono stati anche approvati gli emendamenti proposti dalla Giunta regionale, tra i quali quello che, nell'eventualità di una modifica di Arpal che determini una eccedenza di organico, prevede che il personale, seguendo la riallocazione delle funzioni, confluisca nell'organico regionale. Tra gli altri emendamenti approvati quello relativo al bilancio e risorse finanziarie dell'Arpal, le disposizioni finanziarie e le norme transitorie. Inoltre sono stati approvati anche gli emendamenti, fatti propri dalla Giunta, proposti da Leonelli (Pd) che nel finanziamento degli interventi prevede di riservare una quota di risorse di almeno il 25 per cento per gli under 35, e due emendamenti proposti da Casciari (Pd) per favorire l'inserimento lavorativo dei disabili, con la previsione che il personale Arpal integri le unità multidisciplinari di valutazione e con la possibilità per l'Agenzia di realizzare percorsi formativi per i datori di lavori privati per l'inserimento e l'integrazione lavorativa dei disabili.
SCHEDA
Il disegno di legge modifica il mercato del lavoro introduce un nuovo modello organizzativo dei Centri per l'impiego; affronta il tema dell'accreditamento delle agenzie formative alzando l'asticella della qualità per l'accreditamento delle agenzie interinali. La legge introduce un nuovo principio di premialità delle prestazioni, andando a vedere quanto lavoro si produce con la formazione. Inoltre si punta al sostegno della responsabilità sociale dell'impresa; ad azioni per incentivare il 'rientro dei cervelli' ed evitare la fuga dei nostri giovani più preparati. All'Agenzia regionale è affidata la gestione dei Centri per l'impiego e la messa online di tutti i servizi. Inoltre completa la gestione del passaggio di competenze e personale dalle Province. Con l'Agenzia si intende promuovere il coordinamento e l'integrazione tra Asl, centri per l'impiego e i servizi sociali dei Comuni, un vantaggio soprattutto per i disabili, e una base di partenza per il fascicolo elettronico del lavoratore. L'Agenzia non prevede ulteriori figure dirigenziali, evitando ulteriori oneri a carico del bilancio regionale rispetto a quelli attuali. È previsto un percorso integrato con le politiche di sviluppo.

LAVORO: MERCOLEDI' FIRMA CONVENZIONI ANPAL-REGIONI PER POLITICHE ATTIVE


Consolidamento della Rete dei servizi per il lavoro, incremento dei livelli di occupabilità e occupazione in particolare di giovani e fasce vulnerabili, avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l'alternanza scuola-lavoro. Questi i principali obiettivi contenuti nelle convenzioni che Anpal e le Regioni firmeranno mercoledì 17 gennaio, a partire dalle 14,30, presso la sede ministeriale di via Flavia a Roma.
L'appuntamento, che vedrà presenti il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il presidente dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Maurizio Del Conte, e gli assessori regionali guidati da 
Cristina Grieco, in qualità di coordinatrice della commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, riveste un'importanza fondamentale nell'ambito del percorso di implementazione e attuazione delle politiche attive previsto dal Jobs Act.
La firma delle convenzioni dà, infatti, avvio concreto alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle 
istituzioni scolastiche.

Centri per l’impiego: dipendenti in Arpal

Siglata una ‘pre-intesa’ fra Regione Umbria e sindacati, personale nell’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. Soddisfatti i lavoratori

Dopo anni di dubbi e precarietà, sembra esserci uno spiraglio nel destino dei lavoratori dei Centri per l’impiego, il cui destino era sempre più un’incognita dopo lo svuotamento delle province. In Umbria la fase di transizione sembra avviarsi ad una soluzione positiva in virtù dell’accordo siglato nella mattinata di lunedì fra sindacati e giunta regionale, per il passaggio dei dipendenti in capo all’Arpal, l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro.
I tempi Questa pre-intesa arriva dopo mesi di mobiltazione del personale attraverso sit-in e manifestazioni, nel corso delle quali sono state portate anche le scrivanie in strada: 187 le persone interessate (dipendenti delle province di Perugia e di Terni). «L’accordo – spiegano Fabrizio Fratini (Fp Cgil), Ubaldo Pascolini (Fp Cisl) e Marco Cotone (Fpl Uil) – contiene primi apprezzabili risultati, in linea con la piattaforma elaborata da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie e condivisa dalle confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil». Tra questi ci sono tempi e percorsi per la costituzione dell’Arpal, tutele per il personale trasferito all’agenzia, percorso di stabilizzazione per i 47 “precari storici” entro e non oltre il 30 settembre 2018, incremento dell’orario di part-time a partire dalle sedi del territorio per proseguire poi su Perugia.
Soddisfatti i lavoratori Ora si dovrà passare all’adozione da parte della giunta regionale della pre-intesa e ai successivi passaggi in commissione e in consiglio regionale sulla legge del Lavoro in Umbria. Nel frattempo, si svolgeranno le assemblee dei lavoratori. La notizia è stata accolta con soddisfazione dai lavoratori, che finalmente vedono uno spiraglio in fondo al tunnel: «Non ce ne siamo resi ancora conto – dicono – anche perché da stamattina abbiamo utenti in fila davanti ai nostri sportelli»