Lavoro: firmate a Roma le convenzioni Anpal - Regioni

Consolidamento della Rete dei servizi per il lavoro, incremento dei livelli di occupabilità e occupazione in particolare di giovani e fasce vulnerabili, avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l'alternanza scuola - lavoro. Questi i principali obiettivi contenuti nelle convenzioni che Anpal Servizi e le Regioni hanno firmato il 17 gennaio presso la sede ministeriale di via Flavia a Roma, alla presenza del ministro Giuliano Poletti, del presidente dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive Maurizio Del Conte e degli assessori regionali. Cristina Grieco, presente in qualita' di Coordinatrice della Commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, ha voluto ringraziare "il ministro per la disponibilita' e l'impegno profusi in questi anni nell'ottica della cooperazione istituzionale che ha consentito finalmente la conclusione di questi importanti accordi"."Gli accordi sottoscritti - ha commentato il presidente Del Conte - danno avvio concreto alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle istituzioni scolastiche".
“Grazie a questa collaborazione- ha sottolineato l’assessore dell'Emilia-Ronagna, Patrizio Bianchi - potremo sperimentare progetti innovativi per sostenere l’applicazione delle riforme del mercato del lavoro e dell’istruzione e accrescere i livelli di occupabilità e occupazione, in particolare dei giovani e delle fasce di popolazione più vulnerabili. Con l’obiettivo, in particolare, di migliorare la transizione tra scuola e lavoro e da lavoro a lavoro”.
“La convenzione – ha spiegato l’assessore dell'Umbria, Gianni Berrino – rientra nel piano strategico integrato per il potenziamento dei servizi e delle misure di politiche attive del lavoro a livello nazionale. Come Regione Liguria abbiamo calato sul territorio gli obiettivi strategici nazionali per il prossimo triennio individuando una serie di priorità per l’erogazione di servizi più efficaci, per la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in interventi di crisi aziendale, l’inserimento o il reinserimento di soggetti svantaggiati, il rafforzamento dei servizi alle imprese, l’efficientamento dei Centri per l’impiego anche attraverso lo sviluppo delle competenze del personale. Sarà anche creata una cabina di regia regionale per il monitoraggio periodico dei servizi e degli obiettivi raggiunti”.
L’assessore con delega al Lavoro e alla Formazione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, dopo aver sottoscritto la Convenzione con Anpal Servizi spa, che prevede il consolidamento della rete dei servizi per il lavoro e il rapido avvio della sua effettiva operatività, ha sottolineato che con questo accordo Regione Puglia e Anpal si impegnano a rafforzare la rete dei servizi per il lavoro, consolidando i processi di transizione scuola/lavoro e quelli formativi finalizzati all’occupabilità e alla promozione della crescita occupazionale. Inoltre, attraverso la sezione “Knowledge”, inserita tra le attività oggetto della Convenzione, Regione Puglia e Anpal Servizi si attiveranno per promuovere sistemi informativi per la diffusione delle conoscenze, anche attraverso l’avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor dedicati all’alternanza scuola/lavoro, come peraltro previsto dal D. Lgs. 150 del 2015. La collaborazione con Anpal Servizi ha l’obiettivo di qualificare ulteriormente i servizi per il lavoro e ampliare l’efficacia degli interventi regionali, anche sul tema della transizione scuola/lavoro, che è uno degli obiettivi prioritari per orientare verso l’occupabilità il sistema dell’istruzione e della formazione pugliese.
Dopo una lunga fase transitoria, durata per un triennio e regolata da due importanti accordi quadro in materia di politiche attive, finalizzati a dare continuità professionale e operativa ai servizi per l'impiego, si sono gettate le basi per la riforma a regime del sistema e per la sua implementazione. Un passo avanti decisivo in questo senso si è realizzato proprio nel corso di un incontro tra il ministro del Lavoro, il presidente di ANPAL, gli assessori al Lavoro delle Regioni, coordinati dall'assessore della Toscana, Cristina Grieco. L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto dei provvedimenti da adottare per dare seguito a quanto previsto dalla legge di Bilancio, che ha posto fine alla lunga fase di transizione dei servizi per l'impiego iniziata con la riforma delle Province nel 2014, sancendo in modo definitivo e in tempi certi il passaggio del personale dei centri per l'impiego, ad oggi ancora in forza alle Province, in capo alle Regioni e disponendo lo stanziamento, dal 2018, di risorse stabili nazionali per la copertura dei costi del personale a tempo indeterminato e anche a tempo determinato, che verrà finalmente stabilizzato. Nell'incontro il ministro si è impegnato ad adottare in tempi brevi i decreti per ripartire tra le regioni le risorse necessarie.
Parallelamente, nella Conferenza del 21 dicembre 2017, Stato e Regioni hanno raggiunto un'importante intesa e un accordo su un pacchetto di provvedimenti attuativi del Jobs Act in materia di governance e gestione dei servizi per l'impiego e delle politiche attive del lavoro. Sono infatti state perfezionate le intese su: sistemi di accreditamento dei servizi per il lavoro; requisiti giuridici per l'iscrizione all'Albo delle Agenzie per il Lavoro; indirizzi in materia di politiche attive e la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni. E' stato infine raggiunto l'accordo per l'approvazione di un Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro.
L'approvazione di questi provvedimenti e l'adozione del Piano per il rafforzamento dei servizi per il lavoro giungono dopo un lungo percorso di lavoro politico e tecnico e di confronto interistituzionale, in cui la Regione Toscana ha svolto un ruolo propulsivo determinante per arrivare, in una logica di leale e continua collaborazione con le amministrazioni centrali, ad una stesura condivisa di un pacchetto di riforma del mercato del lavoro, che completa e sostanzia la cornice operativa delineata dal Jobs Act. In particolare, per quanto concerne il Piano di rafforzamento, il ministero ha fornito chiarimenti sulla procedura per una sua rapida attuazione e il conseguente inserimento nei centri per l'impiego di 1.600 unità, di cui 600 per le fasce svantaggiate.
Ministro e assessori hanno inoltre condiviso il percorso per l'adozione a regime dell'assegno di ricollocazione, compreso quanto previsto dalla Legge di bilancio che prevede la possibilità di usare questo strumento per la gestione delle crisi aziendali con cassa integrazione straordinaria. Il percorso prevede l'avvio a stretto giro di un confronto tecnico tra ANPAL e Regioni finalizzato a valutare i risultati della sperimentazione, condividere correttivi alle criticità che si sono evidenziate e definire le linee guida per l'impiego dell'assegno a regime. La coordinatrice delle Regioni, oltre a confermare la piena disponibilità delle Regioni a partecipare con spirito costruttivo a questo percorso, ha voluto richiamare l'attenzione del Ministro sulla necessità di garantire la piena efficienza del Sistema Informativo.
Il ministro ha poi confermato alle Regioni l'imminente varo del nuovo programma di Garanzia Giovani. Affrontato anche il tema della procedura necessaria per impiegare le risorse residue degli ammortizzatori in deroga per interventi di politica attiva del lavoro. La Regione Toscana, prima in Italia - ha sottolineato Cristina Grieco - ha intrapreso un percorso che si concluderà a breve con la firma della convenzione con il Ministero del Lavoro e l'attivazione del Piano Integrato per l'Occupazione, che consentirà di realizzare azioni di politica attiva (assegno di ricollocazione, indennità di partecipazione e incentivi all'assunzione) per oltre 29 milioni di euro. Nel corso dell'incontro è stata firmata dall'assessore e dal presidente di ANPAL la convenzione con Anpalservizi per la realizzazione di interventi di supporto e assistenza tecnica ai centri per l'impiego della Toscana.
In Veneto arrivano 50 nuovi operatori per rafforzare i servizi dei 40 Centri per l’impiego della Regione. Lo prevede la convenzione siglata a Roma. La convenzione Regione Veneto-Anpal destina le 50 unità di personale in carico all’Agenzia nazionale al potenziamento delle azioni nazionali di politica per il lavoro sul territorio regionale. L’obiettivo dell’accordo è accelerare i processi di sviluppo dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro e dei percorsi di transizione scuola-lavoro per i giovani, secondo le priorità di intervento definite dai programmi operativi regionali e nazionali.
La firma delle convenzioni regionali con Anpal ha fornito l’occasione anche per un bilancio dell’intero mandato del ministero e dei rapporti tra Stato e Regioni in materia di politiche per il lavoro e l’occupazione. “Un rapporto segnato a tratti da toni accesi e posizioni molto critiche come in occasione del referendum costituzionale – ha sottolineato l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan – ma che ha visto anche fasi di piena condivisione, in particolare nella definizione delle priorità date alle politiche attive del lavoro e alle azioni per trovare un nuovo protagonismo nella gestione della ‘piaga’ della disoccupazione”. Nell’incontro ministro e assessori regionali hanno posto un particolare accento sul progetto che ha visto il Veneto ottenere i migliore risultati a livello nazionale con il programma Garanzia Giovani, che dal 2014 ad oggi ha coinvolto in Veneto 106 mila giovani riuscendo ad offrire al 54 per cento di essi una vera opportunità di impiego. “Il tema del lavoro è stato al centro delle dinamiche politiche e sociali degli ultimi anni – evidenzia la referente delle politiche regionali per il lavoro e la formazione del Veneto – e tra scenari di crisi, processi di trasformazione, riorganizzazione del settore produttivo e riforme normative con il ministro del lavoro e del welfare, ad onor del vero, ho sempre trovato attenzione, pragmatismo e soprattutto condivisione del comune obiettivo, al di là degli schieramenti politici, di pensare prima di tutto a chi il lavoro l’ha perso o ha difficoltà a trovarlo”. “La Regione Veneto ha voluto e saputo in questi anni partecipare ai tavoli – ha aggiunto la Donazzan – e far prevalere l’interesse legittimo di un territorio molto articolato, ad alta intensità manifatturiera. Abbiamo spinto per sostenere le politiche attive anche a fronte delle sirene assistenzialistiche dei fautori degli ‘ammortizzatori per sempre’ o del reddito di cittadinanza, spiegando come solo stimolando la ricerca di lavoro attraverso la formazione si può abbattere la disoccupazione”. “Ora – ha concluso l’assessore veneto - siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, in particolare in relazione alle richieste di maggior autonomia che nel negoziato tra Regione e Governo vede la tutela e sicurezza del lavoro tra le 5 materie condivise. Abbiamo dalla nostra parte l’esperienza e la competenza, nonchè la realtà economica e sociale, per aiutare il Veneto e l’Italia a superare gli ostacoli di una disoccupazione ancora troppo alta, in particolare quella giovanile, che continua a rappresentare un freno alla crescita del Paese”.

Nessun commento: