Un presidio davanti al Centro per l’Impiego di Empoli per protestare contro la precarietà dei dipendenti. A dicembre scadranno infatti i contratti degli assunti a tempo determinato e al momento regna l’incertezza sul futuro del servizio di via delle Fiascaie. Alle 12 di questa mattina, giovedì 3 novembre, erano presenti a consegnare i volantini informativi davanti al Centro dell’Impiego le dipendenti Simona Bargellini e Masticelli Debora, insieme al sindacalista Cgil della funzione pubblica Alessio Branciamore. Gli uffici questa mattina erano regolarmente aperti e i dipendenti, timbrando regolarmente il cartellino, si sono sturnati per consegnare i volantini sia davanti al Cpi che davanti alla Coop di via Susini. Dei 21 dipendenti dei Centri per l’Impiego di Empoli (14 dipendenti totali) e Castelfiorentino (6 dipendenti), più un delegato a Fucecchio allo sportello territoriale, ben 10 rischiano il posto di lavoro già da dicembre quando scadrà il contratto a tempo indeterminato. Questo potrebbe influre sull’apertura dei centri stessi che richiedono il numero legale della metà più uno. Anche se il numero fosse raggiunto la qualità del servizio, considerando il grande afflusso di persone che si servono del CPI, ne risentirebbe. Oltre a questo si è venuto a creare anche un conflitto di funzioni e competenze. I Centri per l’Impiego, prima in mano alle Provincie, sono passati in mano alle Regioni dopo la nascita delle Città Metropolitane. I dipendenti però, quelli non assunti da società esterne, ricevono ancora lo stipendo dalla Metrocittà, che non gestisce quindi il servizio, ma riceve i fondi dalla Regione. Tutto il personale è in stato di agitazione ed è prevista per lunedì 7 settembre, alle ore 14, un altro presidio. Stavolta davanti al Ministero del Lavoro per protestare contro questi e altri problemi come i finanziamenti insufficienti, il degrado delle strutture e l’inadeguatezza delle strumentazioni.
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