Massimiliano Filippelli: "Centro per l'Impiego, il rischio di una privatizzazione è un segnale inquietante"

Per la prossima settimana è prevista una mobilitazione dei dipendenti pubblici del centro per l'Impiego di Pistoia che riguarda in generale altri uffici sul territorio regionale, per manifestare pubblicamente  il disagio della possibile discontinuità del servizio e  per i contratti di lavoro non garantiti.
Nell'ottica di una privatizzazione generale che riguarda i servizi principali,  anche i centri per l'impiego sono a rischio di essere inglobati dai privati per svolgere le mansioni del pubblico. A maggio scorso infatti si sono svolti i bandi  per gli appalti ai privati come supporto nei servizi.
Ne parlo con alcuni dipendenti, che mi chiarificano alcune questioni che altrimenti rimarrebbero oscure e diventerebbero dati di fatto solo alla luce del loro realizzarsi.
In questo ultimo periodo nel  passaggio dalle Province alle Regioni, molte risorse sono state tolte  non permettendo l'efficacia del servizio che prima era garantito ai cittadini; dalla Carta Ila, ai tirocini, garanzie giovani, Eures, e comunque quelle prestazioni imparziali che rendono il centro per l'impiego un molo ricettivo nel mare magnum di una precarietà crescente in cui la flessibilità rischia di corrodere i legami sociali.
Il pensiero più o meno inconfessato di molti che sono sfiduciati dalle istituzioni, è che il privato sia la panacea per risolvere i problemi, che il pubblico rallenti la macchina dell'efficenza, che certi Enti siano inutili..
Il privato come mi dice un dipendente del servizio non è imparziale, guarda al vantaggio economico, deve fatturare pena la chiusura; chi arriva agli sportelli per certi versi svantaggiato vuoi per l'età o per qualche carenza si troverà scartato, o comunque selezionato in modo probabilmente aprioristico rispetto al pubblico.
La competenza del personale degli uffici preposti al pubblico è comunque di una formazione che contempla lo specifico servizio, con strumenti teorici che garantiscono accompagnamento, consulenze e accoglienza.
In questo ultimo periodo il Centro per l'Impiego di Pistoia con il rinnovo della dirigenza, ha attuato una politica di marketing per creare una connessione con le varie aziende presenti sul territorio cercando di fare rete, in vista di una  collaborazione più stretta con le aziende stesse, ma ciò di cui lamentano  i dipendenti è la mancanza di risorse, l'incertezza sul futuro del servizio e le continue trasformazioni che non permettono di svolgere al pieno i servizi.
Ho sempre considerato il Centro per l'Impiego anche nelle sue carenze, un punto fermo, il segno tangibile di una società democratica, dove per ognuno ci sia la possibilità di un incontro o di stimoli nella ricerca di un lavoro nel pieno della parità e  il rischio di una privatizzazione mi sembra un segnale inquietante verso un modello di società che nel futuro accentua il divario fra i più ricchi e quelli meno abbienti.   

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