PERUGIA – Ci sono 45 lavoratori dei centri per l’impiego della Provincia di Perugia che il 31 dicembre vedranno scadere per l’ennesima volta il proprio contratto. Ma mai come stavolta l’incertezza sul futuro per tutti i lavoratori di questi servizi (179 in Umbria, di cui 33 a Terni e 146 a Perugia) è grande, anche in vista del referendum sul progetto di revisione costituzionale, che affiderebbe allo Stato la competenza sul mercato del lavoro e quindi anche la gestione dei servizi attraverso l’istituzione di un’agenzia nazionale (Anpal). Un incertezza che si estende, in generale, anche al destino complessivo dell’ente Provincia, con Terni e Perugia che versano in forte difficoltà, sia dal punto di vista economico che organizzativo, con il rischio di ulteriori perdite di competenze e professionalità a causa del “caos istituzionale” scaturito dalla riforma Del Rio.
L’incontro di oggi Per testimoniare la preoccupazione di lavoratori e sindacato, oggi, lunedì 21 novembre, una delegazione di lavoratori, insieme ai rappresentanti di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl regionali, ha incontrato i parlamentari eletti in Umbria (Valeria Cardinali, Walter Verini e Gianluca Rossi). “Abbiamo chiesto non solo un impegno per il rinnovo dei contratti precari dei centri per l’impiego in scadenza il 31 dicembre – spiegano i sindacati – ma anche un sostegno attivo agli emendamenti alla legge di Bilancio che come organizzazioni sindacali, insieme ai lavoratori, abbiamo predisposto, emendamenti che cercano di costruire una soluzione che porti alla definitiva stabilizzazione di questo personale precario (circa 2000 lavoratrici e lavoratori in Italia, di cui 750 alle dirette dipendenze delle Province), che da molti anni regge sulle sue spalle buona parte del peso del servizio”. Un servizio che in Umbria è di assoluta qualità. Lo testimoniano i dati portati all’incontro, relativi in particolare ai centri per l’impiego della Provincia di Perugia, che nel 2015 hanno erogato circa 150mila servizi, classificandosi tra le prime 5 province d’Italia per la capacità di presa in carico e di erogazione delle politiche attive del lavoro, con particolare riferimento al programma Garanzia Giovani. L’incontro si è concluso con l’impegno dei parlamentari a presentare gli emendamenti sostenuti dai sindacati. È stata anche condivisa la necessità, dopo il 4 dicembre, di dare vita ad un tavolo congiunto tra organizzazioni sindacali, Regione e rappresentanza parlamentare, per valutare tutte le opportunità operative, anche alla luce della legge regionale sul Lavoro preadottata in giunta.
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