Potremmo
fare di più e meglio
ma...
non
basta la buona volontà e l'impegno di molti operatori a rendere
funzionale un servizio al limite del tracollo, di cui non si
è definito ancora oggi (dopo due anni), chi ne abbia la titolarità,
in un caos istituzionale (forse voluto) che vede rimbalzare
le responsabilità fra Stato, Regioni, Città Metropolitane e Aree
Vaste e che fa perdere di vista il fine e l'importanza che il
servizio riveste in un periodo di grande crisi e di assenza di
prospettive per molti lavoratori.
Operiamo...
in
assoluta carenza di risorse umane e finanziarie
con
la metà del personale a tempo determinato da oltre 10 anni e in
scadenza di contratto al 31/12/2016 e assenza assoluta di turn-over
in
strutture inadeguate per l'accoglienza e in stato di notevole
degrado
con
strumentazioni insufficienti e inadeguate ai nuovi servizi
con
un maggiore carico BUROCRATICO/amministrativo sia per i cittadini
che per gli operatori lievitato con la nuova normativa del Jobs Act
a cui non corrispondono maggiori servizi e politiche attive del
lavoro per i cittadini.
Grande
scollamento con la rete di servizi che direttamente e indirettamente
incidono nell'erogazione del servizio dei CPI ai cittadini.
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