Pistoia, i lavoratori dei centri impiego ricevuti dal capo di gabinetto Caiati. Il 23 incontro con Bugli in Regione
PISTOIA. Non si arrendono i lavoratori precari della provincia di Pistoia che continuano a vedere il loro lavoro, ma anche i servizi ai cittadini, appesi a un filo. Per questo martedì 21 luglio intorno alle 10, oltre 40 dipendenti del servizio lavoro, della formazione professionale, della programmazione e i lavoratori dei centri dell'impiego della provincia hanno scioperato e presidiato l'entrata della prefettura di Pistoia in piazza Duomo.
Uno sciopero e un presidio per protestare contro la preoccupante situazione dell'ente, contro i disservizi causati dai continui tagli. Ma anche per la sempre più vicina scadenza dei contratti dei lavoratori dei centri per l'impiego, che rischiano di non essere rinnovati. In piazza Duomo, bandiere alla mano, i dipendenti hanno chiesto un incontro con il prefetto. "Vogliamo difendere i nostri posti di lavoro - spiega Aurora Mazzoli, dipendente del centro per l'impiego di Quarrata e precaria da 7 anni - siamo tutti formati, e tutti di un'età compresa fra i 40 e i 50 che ci rende più difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro". Ma non è solo questo il motivo: "Vogliamo anche far conoscere ai cittadini i servizi di cui ci occupiamo, ora sono a rischio, e dei quali ci è stata data la responsabilità amministrativa - continua Mazzoli - come i servizi di formazione, tirocinio, garanzia giovani, Giovanisì, voucher e rapporti con le aziende".
Tutti canali importanti che, se a questi dipendenti pubblici non venisse rinnovato il contratto "verrebbero a mancare per un bel po' alla cittadinanza, perché chi se ne dovrà occupare dovrà anche essere formato". Intorno alle 12, una ventina di dipendenti sono stati ricevuti dal capo di gabinetto Roberto Caiati. Un incontro durato circa un'ora, durante il quale i lavoratori hanno "richiesto al prefetto di mandare al governo un verbale del nostro incontro di questa mattina - spiega Silvia Biagini, della Funzione pubblica Cgil- e di fare pressioni affinché venga considerato il problema in sede di conversione del decreto degli enti locali".
Intanto, la situazione per i 38 lavoratori precari dei centri dell'impiego della Provincia continua ad essere sul filo del rasoio: già dal 31 agosto i contratti a tempo determinato potrebbero non essere rinnovati, e i servizi dimezzati. "Trentotto precari, anche da 12 anni, che rappresentano e coprono il 50% del servizio - spiega Silvia Biagini - la Provincia di Pistoia, al 31 dicembre 2014 ha sforato il patto di stabilità imposto dal governo ed è andata incontro a forti sanzioni, fra queste l’impossibilità di rinnovare i contratti ai dipendenti precari". Le richieste dei lavoratori rimangono "la rimozione delle sanzioni e la possibilità di rimuovere la clausola che impedisce all’ente di prolungare i contratti dei precari nei centri per l’impiego" spiega Biagini. Intanto il 23 luglio ci sarà un incontro in Regione fra le rappresentanze sindacali e l'assessore regionale Vittorio Bugli per parlare dei problemi dei precari. (e.f.)
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Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Provincia, flash mob dei precari davanti alla prefettura
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