Mozione in merito alle criticità contenute nel d.l. 78/2015 in tema di polizia provinciale e centri per l’impiego


Firenze, 7 luglio 2015



Al Presidente del Consiglio
regionale della Toscana



Oggetto: Mozione in merito alle criticità contenute nel d.l. 78/2015 in tema di polizia provinciale e centri per l’impiego.


IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:

- il complessivo progetto di riordino delle province originariamente contenuto nella legge Delrio ha subito sostanziali modificazioni che rischiano di comprometterne il già difficile iteri di attuazione con una serie di provvedimenti normativi ed amministrativi;

- da ultimo, il decreto legge 78/2015 sugli enti locali, attualmente in discussione al Senato, interviene ad appesantire equilibri economico-finanziari ed organizzativi già precari e a complicare le scelte politiche regionali, nonché a creare enormi preoccupazioni nel personale della polizia provinciale e nel personale dei centri per l’impiego;

Considerato che:

- il citato d.l. 78/2015 e le misure introdotte all’art. 5 che prevedono il trasferimento della polizia provinciale presso i comuni a svolgere funzioni di polizia municipale rischia di lasciare nell’incertezza importanti compiti e ruoli della polizia provinciale connessi sia con le funzioni che la Regione Toscana nel percorso di riordino gestirà direttamente su ambiente, caccia, pesca e agricoltura, sia con importanti funzioni che rimangono tra quelle fondamentali delle province come la gestione delle strade provinciali;

- per quanto riguarda i centri per l’impiego, attribuirne il coordinamento alle Regioni, come previsto dall’art. 15 del medesimo d.l. 78/2015, senza stanziare risorse adeguate da parte del Governo e lasciando il personale alle province con in corso una riforma del Titolo V che prevede il ritorno del servizio in capo allo Stato, rischia di creare un contesto normativo di assoluta incertezza;

Ritenuto che:

-in relazione ai centri per l’impiego occorre affrontare la materia in una visione organica nell’ambito delle leggi attuative del “jobs act” e della riforma del Titolo V riportando la gestione dei servizi in ambito regionale attraverso la creazione di agenzie e garantendo, da parte dello Stato, le risorse necessarie a svolgere tali funzioni come avvenuto fino ad oggi, ferma restando la disponibilità delle regioni a continuare a garantire le ingenti risorse impiegate per i servizi collaterali e l’eventuale ulteriore impiego di risorse comunitarie veicolate attraverso le stesse regioni;

- sia necessario procedere rapidamente ad una modifica del d.l. 78/2015 che stralci l’articolo concernente la polizia provinciale al fine di affrontarlo nell’ambito del contesto normativo del riordino dei corpi di polizia della riforma della pubblica amministrazione;

Rilevato che:

- il decreto, inoltre, non recepisce l’accordo della conferenza Stato/Regioni sulla proroga dei precari dei centri per l’impiego che, se non introdotta nel suo iter legislativo conclusivo, avrà conseguenze disastrose per i livelli occupazionali e la tenuta dei servizi a partire dal 1 settembre del 2015.

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso il Governo ed il Parlamento affinché, già in sede di conversione, si possa procedere ad una modifica sostanziale del decreto legge 19 giugno 2015 n. 78 (Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali) tenendo conto delle criticità evidenziate in premessa concernenti le tematiche della polizia provinciale e dei centri per l’impiego, anche in coerenza con le istanze espresse dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori e lavoratrici delle province toscane.



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