PROPOSTA DI RIFORMA DEI SERVIZI PER L’IMPIEGO PUBBLICI




SITUAZIONE DEI PRECARI E DELLE FUNZIONI DEI CENTRI PER L'IMPIEGO NELL'AMBITO DELLA RIFORMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO
L’organica proposta di riforma sopra descritta rischia di rimanere lettera morta se non coordinata con un sostanziale investimento professionale sulle figure che operano nei servizi per l’impiego, nonché sulla stabilizzazione del personale attualmente assunto a tempo determinato.

Tali professionalità sono impiegate in moltissimi casi proprio nei servizi tecnici e specialistici (con situazioni di precarietà che durano anche da più di 10 anni). Purtroppo proprio per i precari delle province anche la recente conversione in Legge del DL 101/2013 non risolve tali problematiche, in quanto esclude gli stessi dai processi di assunzione a Tempo Indeterminato presso l’ente dal quale sono stati assunti.

In relazione a quanto riportato si chiede:
  1. la tutela giuridica e contrattuale, il riconoscimento delle mansioni ed il servizio precedentemente svolto dai precari in forza presso le amministrazioni provinciali.
  2. lo sblocco del turnover, nel caso in cui le province mantengano le proprie funzioni o, in caso contrario, che i precari dei servizi provinciali vengano assorbiti nelle istituzioni che subentreranno alle province.
  3. il recepimento della proroga delle graduatorie concorsuali fino al 2016 da parte delle province e la proroga dei contratti a tempo determinato e dei co.co.co. almeno fino al 31/12/2014 (come previsto dalla Legge di Stabilità e dalla L.125/2013) in attesa della definizione dei processi di riforma istituzionale riguardanti il mercato del lavoro e la formazione professionale
  4. che ai soggetti istituzionali a cui verranno demandate le deleghe dei servizi provinciali venga trasferita la titolarità delle graduatorie concorsuali in corso di validità delle province ed i lavoratori a tempo determinato collocati come idonei all’interno delle stesse graduatorie di merito vengano assunti a tempo indeterminato.
  5. che i lavoratori precari in possesso dei requisiti per la stabilizzazione contenuti all’interno della L.125/2013, maturati presso la provincia, possano utilizzare tali requisiti per essere assunti a tempo indeterminato presso l’ente di appartenenza in caso di sblocco del turnover o presso le strutture a cui ne verranno demandate le funzioni, alla stessa stregua di quanto previsto dalla L.125/2013 per i precari di Regioni e Comuni.
  6. che per i lavoratori sprovvisti del requisito di selezione pubblica o pubblico concorso vengano attivate idonee procedure selettive in base alla normativa vigente con il riconoscimento come profilo professionale delle mansioni svolte presso i servizi pubblici per l’impiego e la formazione
  7. che in caso di appalto dei servizi privati integrati con il sistema pubblico occorra inserire nelle stesse gare d’appalto idonee clausole per evitare il ricorso a forme di precariato del personale utilizzato

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