Cari colleghi dei Centri per l'Impiego dell'Emilia-Romagna e d'Italia alcune riflessioni al volo:

Cari colleghi dei Centri per l'Impiego dell'Emilia-Romagna e d'Italia,
alcune riflessioni al volo:
- pur rimanendo dentro alla partita Province, è sempre più evidente che quella dei servizi pubblici per il lavoro si definisce come questione specifica (se non addirittura a sé)
- gli appetiti politici e finanziari (fondi FSE, pubblico / privato, Italia Lavoro & c., ecc.) paiono guidare la discussione su ruolo, funzioni e attività dei futuri CPI targati Agenzia Nazionale, piuttosto che una seria discussione su competenze, professionalità, esperienze maturate dai nostri servizi e dai nostri lavoratori nell'ambito delle politiche attivie
- ad eccezione della Regione Toscana, nessun'altra Regione ha ancora preso posizioni serie e chiare in merito alla questione, dimostrando così di non saper governare non solo il futuro, ma neppure il patrimonio di investimenti, esperienze, scelte, sistemi di governo locali, ecc. costruito sui territori in questi anni
- anche i sindacati (io sono RSU CGIL), nonostante gli accordi (almeno a livello di regione Emilia-Romagna) di avviare con urgenza tavoli tecnici anche specifici sui diversi servizi provinciali, sembrano muoversi con lentezza. Troppa, se consideriamo che l'incontro nazionale con le RSU delle Province è convocato per il 25 febbraio prossimo... Troppa anche in considerazione che si sta parlando di SERVIZI PUBBLICI PER IL LAVORO.
- ritengo urgente, almeno a livello della regione E-R che ci muoviamo unitariamente come LAVORATORI DEI CENTRI PER L'IMPIEGO, facendoci vedere e soprattutto portando avanti le nostre richieste di tutela dei servizi, dei servizi pubblici, delle professionalità e di una discussione seria (e partecipata) sul merito dei servizi.
- qua in provincia di Rimini, io e miei colleghi dei CPI crediamo sia necessario e urgente muoverci unitariamente, innanzitutto a livello regionale: è urgente capire cosa i nostri politici stanno trattando in conferenza stato-regioni, farli scoprire e obbligarli a prendere in considerazione le nostre richieste e proposte. Ad es. "imponendo" un incontro al nostro assessore regionale al lavoro. Ad es. con una manifestazione unitaria in regione. Ad es. con uno sciopero dei CPI di tutta la regione.
Praticamente vengono a Rimini, il 6/2, Taddei del PD, assessori e consiglieri regionali a parlare di Jobs Act. A me sembra un’ottima occasione per farci vedere e sentire come CPI dell’Emilia Romagna (lo striscione è già pronto). Inviterei dunque tutti gli altri CPI dell'E-R a manifestare insieme qui a Rimini. Concretamente: presentarsi con striscione e altre forme di visibilità (magliette, ecc.); scrivere un comunicato; prendere la parola e leggerlo; oltre che consegnarlo a Taddei.

COSA NE DITE?

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