La protesta di due precari, a casa dal primo gennaio con l'inizio della Città metropolitana, e di un assunto a tempo indeterminato che aderisce per solidarietà: "Fassino abbia più coraggio, faccia come Pisapia e proroghi i contratti dei 22 rimasti senza lavoro"
Sciopero della fame: da questa mattina tre dipendenti dell'ex Provincia di Torino, ora Città metropolitana, hanno dato il via a questa forma di protesta per chiedere al sindaco Piero Fassino la proroga dei contratti dei ventidue precari che sono a casa dal primo gennaio. I tre - due lavoratori senza contratto, Michele Siani e Gianluca Lano, e uno a tempo indeterminato, Michele Perodotto, che aderisce "per solidarietà con i colleghi, perché ora tocca a loro ma presto potrebbe essere il nostro turno" - si sono sistemati davanti alla sala delle Rsu della Provincia in corso Inghilterra, nel palazzo dove hanno lavorato fino a due settimane fa. "Fassino aveva promesso di seguire la strada del suo omologo Pisapia a Milano - spiegano - ma già oggi 53 nostri colleghi precari della Città metropolitana milanese hanno firmato la proroga del contratto per un anno: chiediamo a Fassino lo stesso coraggio. Anche Milano ha sforato il patto di stabilità e potrebbe incorrere in sanzioni, ma loro si sono presi la responsabilità politica di tutelare i lavoratori: perché non lo fanno anche a Torino?" attacca Ugo Delotto delle Rsu.
Il presidio, che nei giorni scorsi era sistemato davanti a Palazzo di Città, si sta allestendo in queste ore e i lavoratori sono pronti a fermarsi anche questa notte. "Abbiamo chiesto di poter usare la saletta delle Rsu anche di notte - spiegano - se ci negano l'autorizzazione staremo qui fuori o nelle macchine qui davanti". fonte:http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/torino/cronaca/2015/01/14/news/licenziati_dalla_provincia_via_allo_sciopero_della_fame-104929218/ |
Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Licenziati dalla Provincia, via allo sciopero della fame
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