Firenze, 9 mag. -
"In Toscana da quando le Regioni hanno avuto le competenze in materia di formazione e lavoro i Centri per l'impiego hanno svolto un grosso ruolo. Nel 2016 i nostri circa 800 addetti hanno ricevuto qualcosa come 292 mila lavoratori per sbrigare quasi 1 milione di pratiche. Ma occorrerebbe potenziarli ancora di piu'. Mi pare importante l'impegno preso dal ministro Poletti di stabilizzare nel 2018 il quadro nazionale del collocamento al lavoro, ma soprattutto credo sia importante che metta a disposizione risorse per rafforzare ancora i Cpi". Lo ha detto il presidente Enrico Rossi nel corso del convegno organizzato dalla Regione Toscana presso la presidenza di piazza Duomo a Firenze, e dedicato alle politiche attive e ai servizi per il lavoro, con particolare riferimento al modello toscano. Rossi ha ricordato come la Regione sia impegnata sul tema del lavoro in modo serio e con molte iniziative, seguendo tutte le crisi aziendali, analizzandole e cercando le soluzioni migliori per salvarle, ponendosi come punto di riferimento per i sindacati, per i lavoratori e per le imprese stesse. "In Toscana non c'e' una situazione di crisi abbandonata a se stessa", ha precisato. Poi ha posto l'accento sulla capacita' della Regione di attrarre gli investimenti snellendo le procedure burocratiche, accelerandole, dialogando con gli investitori, firmando accordi, protocolli di localizzazione e intese che favoriscono gli insediamenti produttivi in Toscana. "Per noi - ha precisato Enrico Rossi - e' fondamentale poter gestire il rapporto tra domanda e offerta di lavoro. Il ricorso esclusivo al Cpi servirebbe a togliere la convinzione che per trovare lavoro bisogna avere le amicizie giuste.
Nei Paesi europei civili quando si cerca un lavoro si va al Centro per l'impiego. La Toscana ci prova, ma vorremmo avere molte piu' risorse". Rossi ha poi aggiunto che con il Piano per l'occupazione da 29,5 milioni di euro che presto sara' approvato dalla Giunta, "seppur di per se' non risolutivo", la Regione conta di aiutare alcune migliaia di lavoratori toscani.
Rispondendo alle domande dei giornalisti ha commentato i risultati delle presidenziali francesi, affermando che "il socialismo in Francia esce morto da questa vicenda perche' non ha fatto il suo mestiere. E tutto il socialismo europeo rischia di uscire morto se non riprende a rappresentare i ceti popolari e le classi lavoratrici". Per poi concludere con un "il socialismo e' morto, viva un nuovo socialismo". "Il lavoro dovrebbe essere una priorita' per tutte le forze politiche, e mi auguro che lo sia. Occorre mettere al centro la questione sociale della sofferenza, superando la precarieta' legata alla disoccupazione, alle disuguaglianze, alla concentrazione dei poteri nell'alta finanza e nelle multinazionali", ha poi aggiunto . Concludendo con un "le politiche della formazione sono un unicum con quelle del lavoro e sono in capo alle Regioni. In Toscana i risultati ci sono e sono soddisfacenti anche dal punto di vista dei numeri. Ed i Cpi sono lo snodo necessario tra la domanda e l'offerta di lavoro. L'Italia deve mettere lo stesso impegno degli altri Paesi europei, altrimenti la differenza aumentera' a nostro svantaggio. Credo che la strada da percorrere sia ancora lunga ma che la stiamo affrontando con il passo giusto". "La Regione Toscana sostiene da tempo con convinzione l'esigenza di sviluppare una visione congiunta delle Regioni e delle Province autonome per la governance e per l'organizzazione di un nuovo sistema delle politiche attive e dei servizi per il lavoro che abbia una vocazione nazionale, e sia radicato nei territori con una rete di strutture/agenzie regionali.
Per questo, gia' prima dell'approvazione della legge di riforma del mercato del lavoro, la Regione ha adottato una normativa regionale tesa a fissare gli elementi salienti del modello toscano di erogazione dei servizi per il lavoro, a partire dall'istituzione di un'Agenzia regionale. In attesa che si definisse il panorama istituzionale di riferimento, e' comunque proseguito a livello regionale un percorso graduale di riallocazione dei Centri per l'impiego e del personale ex-provinciale". Cosi' l'assessore regionale a lavoro, istruzione e formazione Cristina Grieco, intervenendo al convegno su "Politiche attive e servizi per il lavoro: il modello toscano" alla presenza del ministro Giuliano Poletti e del presidente Enrico Rossi.
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