“Continua la mobilitazione dei “66” lavoratori della Provincia reggina che, tra poche ore,
potrebbero non essere più legati a doppio filo all’Amministrazione pubblica targata Raffa. Nonostante due giorni di presidio presso palazzo Foti, il Presidente della Provincia non ha incontrato questi lavoratoriprecari dei Centri per l’Impiego della provincia di Reggio Calabria mandando, al suo posto, l’Assessore al Lavoro Campisi” afferma in una nota la segreteria della Cgil Reggio-Locri. “Un rimpallo di responsabilità tra Istituzioni che, certo, non giova in questa fase drammatica ai 66 lavoratori, i quali continuano a chiedersi se non sarebbe compito di un Amministratore pubblico (che agisce nell’interesse dei propri dipendenti e della collettività) sollecitare gli adempimenti necessari affinché questa vertenza giunga a una positiva risoluzione. Dopo aver prestato la propria attività – continua la nota- per più di 10 anni e aver dovuto affrontare, alcuni di loro, ben quattro selezioni…forse non meritano più attenzione da parte della Politica tutta? Oggi che il Governo offre le garanzie per la tutela del futuro lavorativo di tali lavoratori, l’Amministrazione provinciale riesce a produrre solo delibere prive di uno specifico impegno, ingenerando false aspettative ed attese. Nessun risultato concreto è stato raggiunto né tantomeno è stata indicata ai lavoratori alcuna possibile via d’uscita. A rischio, realmente, è l’opportunità di proseguire la loro attività lavorativa. Tra poche ore, alla loro storia all’interno del Palazzo provinciale, potrebbe essere messa la parola fine. Proprio per questo – conclude la nota- domani il Segretario confederale Gregorio Pititto e l’Assessore provinciale al ramo si recheranno a Catanzaro per cercare di risolvere questa instabile situazione”.
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