Nota della Cisl sui fondi del Ministero

Roma, 19 marzo 2015
Prot. n. 71/2015/DV
Ai Segretari Generali Regionali e Territoriali
Oggetto: Circolare MLPS del 09.03.2015 – Modalità di accesso ai fondi di cui all’articolo 1, comma 429, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 per l’anticipazione alle Province e Città Metropolitane degli oneri di personale da imputare ai programmi operativi cofinanziati con fondi strutturali – Criticità.
Con la circolare 39/0004979 del 9 marzo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso note le modalità di presentazione delle domanda da parte delle Regioni e Province autonome per ottenere le anticipazioni, nei limiti di 60 milioni di Euro, delle quote europee e di cofinanziamento nazionale dei programmi a titolarità delle Regioni cofinanziati dell’Unione europea con i fondi strutturali al fine di garantire la continuità del funzionamento dei servizi per l'impiego e le politiche attive, compreso il piano per l'attuazione della Garanzia Giovani.
Tali anticipazioni riguardano la possibilità di finanziare i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nonché di consentire la proroga dei contratti a tempo determinato e dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa legati a specifici progetti che operino nell’ambito di programmi operativi regionali cofinanziati da fondi strutturali, i cui oneri siano messi a carico del programma stesso, consentendo a Città Metropolitane e Province, nelle more della costituzione dell’Agenzia Nazionale per l’Occupazione, di continuare ad esercitare le funzioni in materia di servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro, assicurando, sostiene il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il funzionamento dei servizi territoriali rivolti ai cittadini ed evitando rallentamenti delle attività.
L’intento nobile del Governo di voler fornire una soluzione ponte per consentire il funzionamento dei servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro attraverso il finanziamento del costo del personale in detti servizi operante tuttavia presenta una serie di criticità che rischiano di paralizzare ulteriormente questo importante settore e di lasciare a casa i precari ivi impiegati.
La Circolare in questione, infatti, risulta fortemente lacunosa per due aspetti:
a) mancanza di indicazione delle tempistiche;
b) mancanza di criteri certi ed obiettivi sulla ripartizione delle anticipazioni.
Riguardo al primo punto a) la Circolare non detta tempistiche certe entro le quali le Regioni debbano presentare le domande per ottenere le anticipazioni, esse, pertanto, procederanno secondo tempi propri senza alcuna uniformità temporale e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dovrà attendere non si sa fino a quando per poter procedere alle proprie valutazioni che, come indicato nella Circolare, avranno cadenza bimestrale con la conseguenza di non poter assegnare tali fondi fino al completamento delle stime delle richieste pervenute.
Riguardo al secondo punto b) la Circolare prevede che la Direzione generale del Ministero, ogni due mesi, provvederà ad effettuare una valutazione anche comparativa, procedendo alla ammissione alle anticipazioni con decreto direttoriale che sarà comunicato alla Regione o Provincia autonoma richiedente. La mancanza di criteri certi ed oggettivi in merito alla ripartizione delle anticipazioni determina un’eccessiva discrezionalità da parte del Ministero riguardo la scelta dei beneficiari, rischiando, inoltre, di andare a pregiudicare il conseguente rimborso che verrà richiesto alla Commissione Europea da parte dei POR regionali a titolo di reintegro del Fondo di rotazione per la formazione professionale e l’accesso al fondo sociale europeo dal quale vengono attinti i finanziamenti.
Al fine di superare le criticità sopra individuate le Regioni, assumendosi la responsabilità di traghettare e coordinare il delicato passaggio dei servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro alla futura Agenzia Nazionale per l’Occupazione, dovrebbero avviare immediatamente uno screening volto all’individuazione puntuale del numero totale delle persone in forza ai servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro nelle Province e Città Metropolitane regionali, assunte a tempo indeterminato, determinato o impiegato con contratti di collaborazione coordinata e continuativa e il numero di quelle per le quali si chiede l’anticipazione del cofinanziamento, indicando sempre separatamente le diverse tipologie contrattuali ed allegando il progetto da finanziare a valere sul POR. Ciò permetterebbe di scongiurare l’inevitabile stallo di questa operazione e conseguentemente consentirebbe davvero la prosecuzione senza interruzioni dei servizi per l’impiego attraverso il rapido finanziamento dei rapporti di lavoro dei tempi indeterminati e la proroga dei contratti precari in imminente scadenza.
Per queste ragioni abbiamo chiesto un tavolo di lavoro tra Sindacato e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per un confronto serio e costruttivo che permetta di individuare tempistiche e criteri certi e oggettivi in merito alla distribuzione delle risorse, in modo da addivenire ad una rapida risoluzione della problematica che non sia nuova disoccupazione.
Cordiali saluti
Il Segretario Nazionale
Daniela Volpato
CISL Funzione Pubblica

1 commento:

Anonimo ha detto...

Queste anticipazioni possono essere richieste solo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e per consentire la proroga dei contratti a tempo determinato, dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa legati a specifici progetti che operino nell’ambito di programmi operativi regionali cofinanziati da fondi strutturali, i cui titolari abbiano già maturato 36 mesi di servizio?