Gli scade il contratto di lavoro e ancora non c’è notizia della proroga. E’ quanto sta succedendo a Reggio Calabria ai lavoratori a tempo determinato del Centro per l’Impiego il cui contratto è scaduto lo scorso 28 febbraio. “L’attesa – scrive Luciana Giordano della Cisl Fp – dei 66 lavoratori a tempo determinato dei Centri per l’Impiego della Provincia di Reggio Calabria, che aspettano ormai da giorni l’agognata proroga dei contratti di lavoro è durata anche troppo” Hanno proclamato lo stato di agitazione e sono lì, a Palazzo Foti, auspicando che arrivi una notizia o meglio ancora una firma sui loro contratti. Ed invece, ancora oggi, si è in attesa dell’autorizzazione da parte della Regione, nonostante il vertice politico dell’Amministrazione provinciale abbia espresso chiaramente e ripetutamente un orientamento favorevole alla permanenza di queste valide professionalità nei Centri per l’Impiego. “A questo punto – prosegue la Giordano – è leggittimo chiedersi: chi sta veramente ritardando tutta la procedura? chi non ha ancora definito un iter tracciato da norme chiare e favorevoli alla proroga? Il tutto a discapito dei 66 lavoratori che da giorni sono costretti a stazionare nelle sale di Palazzo Foti per esprimere da un lato il loro disappunto rispetto alla mancanza di notizie certe e dall’altro sperando che la situazione possa concludersi nel migliore dei modi”. Nonostante la recente Intesa raggiunta in Conferenza Unificata tra Governo, Regioni ed Enti Locali, che riconosce la possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato fino al 31/12/2015 anche alle Città Metropolitane e alle Province che nel 2014 non hanno rispettato il patto di stabilità interno, nonostante la norma contenuta nella legge di stabilità 2015, che sancisce anch’essa inequivocabilmente la possibilità di proroga di detti contratti, “ancora oggi – prosegue la sindacalista – si è costretti ad assistere a continui rinvii e “tentennamenti” su una decisione che riguarda il futuro lavorativo dei 66 professionisti”. Si tratta di lavoratori assunti con procedure selettive pubbliche, con una rilevante anzianità di servizio, elevate competenze e specifica professionalità. Il loro supporto negli interventi a favore della comunità locale è dunque fondamentale e qualificante, soprattutto in un Settore così delicato come quello dei Centri per l’Impiego. “Un territorio così compromesso in termini occupazionali – conclude Luciana Giordano – non può certo permettersi di perdere queste competenze specifiche e consolidate. Sarebbe assurdo che ciò accadesse proprio adesso che è in corso l’attuazione del riordino degli assetti dei livelli istituzionali locali, prescritti dalla legge Delrio, che si coniuga con il Jobs Act (Decreto Poletti) che prevede il passaggio delle funzioni dei Centri per l’Impiego all’istituenda Agenzia nazionale per l’occupazione”.
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