PER UN PERCORSO DI STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI DELLE PROVINCE

La legge n. 125/2013 all’art. 4, comma 6 quater e comma 9, di fatto esclude i precari delle Province dalle procedure di stabilizzazione in esso previste. Inoltre prevede che i precari delle Province possono avere i loro contratti prorogati solo fino al dicembre 2014 (e non al dicembre 2016 come previsto per gli altri precari della PA e degli altri enti locali).
 Sebbene il quadro normativo relativo al processo di riordino delle Province non sia ancora chiaro e definito, è invece già di tutta evidenza che i precari delle Province saranno, per ora, i primi a subirne le conseguenze, restando privi, dopo anni di servizio e professionalità acquisita, della possibilità di essere stabilizzati.
I precari delle Province, in base alla legge 125/2013, possono essere stabilizzati solo partecipando ad un concorso indetto da un altro Ente, circostanza peraltro più teorica che effettivamente realizzabile. Ciò è a nostro avviso profondamente ingiusto e contraddice palesemente il fine sancito dalla stessa legge 125/2013, ovvero quello di favorire attraverso le procedure di stabilizzazione una maggiore e più ampia valorizzazione della professionalità acquisita, e lo riteniamo discriminatorio e anticostituzionale, in violazione degli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione.
 Inoltre l’art. 4 comma 6 quater della legge 125/2013 prevede la stabilizzazione in base alla L.296/2006 ma solo per i precari di Regioni e Comuni.

 PERTANTO CHIEDIAMO CHE NEL DDL DEL RIO O IN ALTRE NORME SUCCESSIVE SULLE PROVINCE VENGANO APPROVATI ALCUNI EMENDAMENTI DI MODIFICHE CHE CONSENTANO LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI PRECARI DELLE PROVINCE E LA PROROGA DEI LORO RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO FINO AL 2016, COME GIA’ PREVISTO PER TUTTI GLI ALRI PRECARI DELLA P.A.

 Chiediamo inoltre che ai soggetti istituzionali a cui verranno demandate le deleghe dei servizi provinciali venga trasferita la titolarità delle graduatorie concorsuali in corso di validità delle province (nel caso delle province sostituite dalle città metropolitane chiediamo di approvare lo specifico emendamento già presentato al senato all’art. 9 comma 1), e che i lavoratori a tempo determinato utilmente collocati presso le stesse vengano assunti a tempo indeterminato.
 Chiediamo infine che per i lavoratori sprovvisti del requisito di selezione pubblica o pubblico concorso, e per i lavoratori esternalizzati in società o cooperative che lavorano per le Province, in particolare presso i servizi pubblici per l’impiego e la formazione, vengano attivate idonee procedure selettive in base alla normativa vigente con il riconoscimento delle mansioni svolte

SU QUESTI PUNTI CHIEDIAMO L’IMPEGNO DEI PARLAMENTARI, DELLE RSU E DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI.

Coordinamento Nazionale Precari Province
GENNAIO 2014

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