PERUGIA – Con una lettera aperta indirizzata al neo presidente Nando Mismetti, i precari della Provincia di Perugia chiedono garanzie per il loro futuro.
“Le scriviamo – affermano – per portarla a conoscenza della difficile situazione in cui versano i 50 precari dei Servizi per il Lavoro e la Formazione della Provincia di Perugia, il cui contratto scade il 31 dicembre di questo anno e la cui situazione rimane ancora sospesa anche a causa della incertezza circa le attribuzioni istituzionali delle funzioni collegate ai servizi per il lavoro e la formazione, della mancanza di una completa presa in carico politica della problematica unite al sopravvenuto divieto alle assunzioni a tempo indeterminato per le Province imposto dalla spending review e dalla delicata situazione economica della Provincia”.
“Si tratta – scrivono ancora – di personale qualificato e specializzato e in possesso di idoneità concorsuale e requisiti di legge per la stabilizzazione che, in alcuni casi da quasi 15 anni, si trova in condizione di precarietà occupandosi, paradossalmente e senza stabilità lavorativa, del sostegno e delle politiche attive rivolte a chi un lavoro non lo ha o versa in situazioni di precarietà contrattuale o di ricorso ad ammortizzatori sociali. Auspichiamo, pertanto, un Suo impegno sia sul fronte immediato delle proroghe dei contratti per un margine di tempo considerevole e in grado di permettere il passaggio all’interno del nuovo soggetto istituzionale che assorbirà le deleghe in materia di lavoro e formazione, ad oggi congelate in capo alla provincia fino all’approvazione in Parlamento del DDL in materia di mercato del lavoro e dei relativi decreti attuativi, sia di attivazione sul fronte delle misure in grado di portare alla stabilizzazione dei rapporti lavorativi da attuarsi con la Regione dell’Umbria ed il Governo. A tal fine – proseguono i precari – anche in considerazione delle recenti normative nazionali e del fatto che la grave crisi economica necessita di servizi per il lavoro e le politiche attive potenziati, auspichiamo una Suo impegno unitamente alla Regione dell’Umbria per favorire la nascita di una Agenzia Regionale del Lavoro che riassorba le funzioni e le risorse umane attualmente già impegnate nell’Area Lavoro e Formazione della Provincia, seguendo l’esempio della Regione Toscana. Segnaliamo il fatto che attualmente, in mancanza di una proroga, verrebbero meno non solo servizi essenziali per cittadini disoccupati, per percettori di ammortizzatori sociali e soggetti svantaggiati, ma sia la Provincia che la Regione si troverebbero in una situazione di totale incapacità di corrispondere agli appuntamenti presi ed all’assegnazione delle misure di politica attiva del lavoro nei confronti dei giovani aderenti al Programma Garanzia Giovani, con agende già cariche di incontri fino a fine anno, visto che, in ogni caso, gli operatori assegnati hanno contratti a tempo determinato e dovrebbero esaurire le ferie prima del termine del contratto. Su un fronte più esteso, che ci vede oggi aderire ad un coordinamento nazionale dei lavoratori precari dei nostri servizi, stiamo segnalando tali problematiche, comuni ad altre province italiane, alla rappresentanza istituzionale regionale e nazionale. Per tali motivi – concludono – chiediamo formalmente un incontro di confronto con una nostra delegazione, unitamente alla rappresentanza sindacale”.
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