Centri impiego Calabria, lunedì sciopero con sit in alla cittadella

La Regione – afferma la triplice – deve rispondere all’appello accorato dei lavoratori approvando in tempi brevi la legge in materia di Mercato del lavoro e Politiche per l’occupazione in Calabria, già in discussione presso la Commissione consiliare competente
E’ ancora aperta la vertenza dei lavoratori dei Centri per l’Impiego della Calabria, tanto che le organizzazioni sindacali, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno proclamato lo sciopero per lunedì 12 dicembre e organizzato un sit-in dei lavoratori per le ore 10 dello stesso giorno alla Cittadella di Catanzaro, sede della Giunta regionale. Ne danno notizia i segretari generali regionali FP CGIL Calabria CISL FP Calabria UIL FPL Calabria, rispettivamente Alfredo Iorno, Antonio Bevacqua Elio Bartoletti.
“Ormai, archiviato il referendum costituzionale, che ha dissipato ogni possibile dubbio sulla competenza in materia di politiche attive per il lavoro, confermando la sua permanenza in capo alle Regioni, è tempo di risposte. Risposte che – scrivono i sindacalisti – ci si aspetta arrivino puntuali, precise, chiare e risolutive dalla Regione Calabria. Non sono più accettabili rinvii, in particolare per i dipendenti a tempo determinato in servizio a Reggio Calabria e Crotone, i cui rapporti di lavoro scadranno il prossimo 31 dicembre”. I lavoratori che prestano, ormai da un decennio, con dedizione, la propria attività lavorativa, si ritrovano senza nessuna garanzia sul loro futuro lavorativo. “In particolare, dipendenti del CPI di Reggio lavorano senza retribuzione da ormai 9 mesi. Le organizzazioni sindacali si schierano accanto ai dipendenti precari, a tempo indeterminato e part-time, che da anni aspettano il giusto aumento di ore che l’ amministrazione provinciale non ha voluto riconoscere. I lavoratori non vogliono essere spettatori di un declino ingiustificato delle politiche attive offerte dal servizio pubblico, lavoratori diventati nel tempo indispensabili all’interno dei CPI, impiegati in un settore strategico per lo sviluppo del Paese. Un settore in cui, nonostante la disoccupazione sia dilagante, inspiegabilmente operano solo 6500 operatori a tempo indeterminato e 1500 precari a fronte delle 115.000 risorse impiegate in Germania”.
“Lo sciopero del 12 dicembre è in conseguenza dell’esito negativo della procedura di conciliazione relativa alla vertenza del personale dei CPI svoltasi alla Prefettura di Catanzaro, conclusasi con il mancato rispetto di tutti gli impegni assunti dalla Regione Calabria. La Regione Calabria – affermano ancora – deve rispondere all’appello accorato dei lavoratori approvando in tempi brevi la legge regionale in materia di Mercato del lavoro e Politiche per l’occupazione in Calabria, già in discussione presso la Commissione consiliare competente. Questa deve rappresentare finalmente l’occasione per porre fine al precariato decennale di 72 lavoratori che hanno tutti i requisiti previsti dalla legge per esser stabilizzati e per estendere ai lavoratori part-time in servizio il tempo pieno (essendo assolutamente impensabile che soggetti con famiglie a carico possano vivere con una retribuzione misera), così come avanzato dai sindacati nella proposta di emendamento depositata in Commissione lo scorso 18 novembre. Pari impegno deve essere profuso per addivenire entro l’anno al rinnovo delle Convenzioni fra Ministero del Lavoro e Regione Calabria e fra la stessa Regione e gli enti intermedi, in modo da assicurare la copertura delle spese di funzionamento e la continuità dei servizi offerti dai CPI, nonché garantire al personale il pagamento degli stipendi. Infine, l’approvazione della legge regionale – chiudono – serve a rimettere al centro le politiche del lavoro, programmare ed organizzare le attività di supporto in tutti i Centri e dare certezza a servizi fondamentali per le fasce più deboli di popolazione, giovani, disoccupati e inoccupati”.

fonte: http://www.lamezialive.it/centri-impiego-calabria-lunedi-sciopero-con-sit-in-alla-cittadella/

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