I centri per l’impiego licenziano i precari: 27 dipendenti rischiano il posto di lavoro

LA SPEZIA – Le Segreterie provinciali CGIL, CISL e UIL Confederali e di Categoria intendono denunciare con forza la gravissima situazione nella quale si sono venuti a trovare i lavoratori precari dei Servizi per l’Impiego della nostra Provincia.

In questa fase le problematiche di una riforma, quella delle Province, assolutamente inadeguata e priva di una costruzione logica e temporale, stanno emergendo con forza e si stanno ripercuotendo sui lavoratori e sui cittadini. Le Province esistono, continueranno ad esistere (magari con altro nome) ed avranno ancora, come hanno, competenze e deleghe da gestire. In compenso la loro pseudo-riforma ha fatto sì che esse si siano impoverite di professionalità, si siano private di personale in modo assai superiore a quanto le loro competenze necessiterebbero (a causa dei tagli economici) e non abbiano più nemmeno le risorse economiche per gestire settori importanti, come le strade, le scuole e l’ambiente, che pure hanno ancora in capo.

Tra i vari problemi, ora, l’assurdo: i servizi per l’impiego dovrebbero essere gestiti da almeno un anno dalla costruenda agenzia nazionale per il lavoro (Anpal).Poiché l’agenzia non é ancora operativa, le Regioni hanno assunto su di sé, attraverso una convenzione stipulata con lo Stato, l’onere temporaneo della gestione; gestione che con ulteriore convenzione le Regioni hanno trasferito alle Province. Il tutto fa supporre che tale situazione durerà ancora per tutto il 2017.A causa dei tagli scriteriati operati dallo Stato molte (la maggior parte) delle Province italiane si trova oggi in una situazione di dissesto economico o (come quella spezzina) di pre-dissesto, senza un bilancio approvato e senza essere in grado di rispettare i parametri economici previsti dalla legge ,come ad esempio il cosiddetto patto di stabilità. Per questa situazione l’Ente non può, per impedimento di legge, prorogare i contratti di lavoro del personale precario, pur avendo la necessaria copertura economica (fondi sociali europei) e l’effettiva necessità, in quanto i precari costituiscono quasi il 50% dell’organico di questi servizi e risultano essere pertanto essenziali all’erogazione degli stessi. I lavoratori precari da oltre dieci anni, con esperienze e professionalità consolidate, si ritroveranno il 30 Settembre in una situazione di enorme incertezza, che li porterà a perdere il lavoro, o, nella migliore delle ipotesi, a tentare di collocarsi nel settore privato.

Le scriventi Segreterie CGIL CISL UIL rivolgono pertanto un appello ai Parlamentari della nostra provincia per sensibilizzare e impegnare il governo ad emettere, in tempi brevi, entro settembre, una deroga normativa che consenta alla Province in situazione di dissesto o pre-dissesto, la proroga dei contratti di lavoro sino a marzo o almeno sino al 31 dicembre, in modo da utilizzare le risorse dei Fondi sociali europei che la Regione Liguria intende mettere a disposizione. Le OOSS auspicano che i nostri Parlamentari intervengano al fianco dei lavoratori e del Sindacato per trovare una soluzione a questi 27 dipendenti della nostra provincia, in caso contrario, in cui non arrivassero risposte che accolgano le istanze sopra riportate, i lavoratori saranno chiamati dalle Organizzazioni Sindacali ad una fase di mobilitazione continua,che porti all’attenzione di tutta l’opinione pubblica il paradosso:I CENTRI PER L’IMPIEGO LICENZIANO I PRECARI…

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