FIRENZE – La Regione garantirà con proprie risorse la continuità dei servizi per l'impiego fino alla fine del 2015. La giunta approverà, su proposta dell'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, la delibera nella seduta di martedì 7 aprile.
Lo ha annunciato l'assessore nel corso di una riunione convocata oggi su richiesta delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della funzione pubblica e alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze aziendali delle Province toscane.
L'assessore Simoncini ha fatto il punto della situazione condividendo le preoccupazioni espresse dai sindacati sul futuro, anche a breve termine, dei centri per l'impiego (legati – dicono i sindacati - a inadeguatezza degli organici e progressivo aumento delle funzioni svolte). Condivisa anche la necessità di avere risposte urgenti da parte del governo sul nuovo assetto istituzionale dei servizi che oggi, "si trovano in una sorta di limbo a causa del combinato disposto della legge Del Rio e del Jobs Act, e a fronte di un ipotesi di riforma costituzionale che potrebbe riassegnare il lavoro alla competenza statale, ma che comunque non potrà vedere la luce prima di qualche anno".
L'assessore ha ricordato la proposta che da tempo le regioni hanno avanzato per un Sistema nazionale del lavoro basato sulle agenzie regionali, sottolineando a questo proposito gli ultimi sviluppi del confronto con il ministro del lavoro Giuliano Poletti, che si è detto in più occasioni favorevole all'idea di una soluzione ponte che permetta, alle Regioni che sono in grado di farlo, di creare proprie strutture per la gestione dei servizi per il lavoro, in attesa che si sciolga definitivamente il nodo delle competenze costituzionali.
"Una proposta sulla quale le Regioni possono concordare e domani la Conferenza si pronuncerà su questo – avverte – ma soprattutto una proposta che piace alla Toscana che ha già approvato la sua legge. Che si basa, come noto, su un'agenzia regionale che gestisca operativamente i servizi, a stretto contatto con il territorio, inquadrata in una struttura nazionale di tipo federale, che detta linee e standard generali. Legge che senza i vincoli nazionali, già da tempo avrebbe permesso la riorganizzazione dei servizi".
Su questa base la Regione Toscana ha fatto tutto per garantire la continuità dei centri per l'impiego. "Siamo pronti, abbiamo gli strumenti per gestire il passaggio del personale dalle Province alla Regione. Però ci siamo dovuti fermare, a causa dei problemi di normativa nazionale e di bilancio. Oggi auspichiamo e sollecitiamo una presa di posizione di tutto il governo che vada nella direzione ipotizzata dal ministro Poletti, che potrebbe essere attuata grazie a convenzioni bilaterali fra il governo e le Regioni che, come la nostra, sono in grado di assumersi il compito e il personale, se verranno garantite le apposite risorse finanziarie".
L'incontro si è chiuso con una serie di impegni da parte della Regione. Oltre alla delibera di giunta che garantirà la copertura fino a fine anno, si cercherà di avere certezze dal governo sulla praticabilità della soluzione ponte in modo da renderla attuabile entro la fine di giugno, data di scadenza della delega alla regione delle competenze sui centri per l'impiego. Il tavolo regionale resterà aperto e vi sarà un periodico scambio di informazioni sugli sviluppi della delicata vicenda.
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Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Centri per l'impiego, martedì prossimo in giunta la delibera per garantire i servizi fino a fine 2015
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