Giorni di mobilitazione in vista dei pesanti tagli previsti dalla Legge di stabilità. A rischio 177 posti di lavoro
PISTOIA. Sono 177 i dipendenti della Provincia di Pistoia a rischio a causa dei tagli alle risorse: a livello nazionale, un miliardo di euro nel 2015, per arrivare a 3 miliardi nel 2017, con il 50% del personale in meno come conseguenza delle misure contenute nella legge di stabilità.Un dato allarmante, che a Pistoia aveva già fatto scattare lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia proprio un mese fa. E che ieri ha portato all’assemblea permanente al Centro per l’impiego da parte dei lavoratori precari (alcuni vi hanno passato la notte) che negli uffici di via Tripoli ci lavorano e che sono proprio coloro il cui posto è a rischio più immediato.L’idea della riforma poggia sul fatto che enti con meno compiti devono avere meno spese e meno dipendenti, perché le varie mansioni dovrebbero essere ridistribuite a Regioni e Comuni, i quali dovrebbero anche assorbire il personale in eccesso.«La situazione si è aggravata ulteriormente in questo ultimo mese – spiegaSilvia Biagini, Cgil – Un emendamento che era circolato in bozza prevedeva che chi avesse maturato i requisiti per andare in pensione prima della legge Fornero potesse andarci entro il 2018. Ora questo emendamento non c’è più. Ad oggi non sappiamo niente dei lavoratori in esubero, su chi e quando dovrebbe essere riassorbito: è come se avessero fatto una legge senza copertura finanziaria, non ci sono risorse. Se non verranno ricollocati in altri enti pubblici, che fine faranno? Qui rischiamo tutti i lavoratori, sia a tempo indeterminato che determinato; questi ultimi a Pistoia sono 42».Le organizzazioni sindacali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di dare vita a varie iniziative: oltre all’assemblea permanente dei lavoratori dei servizi per l’impiego, domani 18 dicembre, dalle 9 alle 14 ci sarà un sit-in in piazza San Leone, davanti alla sede della Provincia; e domani, dalle 10 alle 12, ci sarà un’occupazione simbolica della sala Nardi della Provincia.«La legge Delrio, che prevede il passaggio del personale della Provincia a Regione e Comuni, noi l’abbiamo sempre combattuta, ma adesso rimane il male minore – commenta Andrea Mucci, coordinatore Rsu – Se il personale potesse essere riassorbito, non ci sarebbero problemi; ma se non c’è modo di ricollocarlo, la situazione è drastica. Noi lavoratori della Provincia abbiamo gli stessi diritti dei lavoratori comunali, siamo tutti dipendenti pubblici. Se la situazione non dovesse migliorare, sarebbero 1.996 gli esuberi nelle province toscane. Questa settimana, a partire da lunedì scorso a Firenze, abbiamo ogni giorno una manifestazione diversa con i lavoratori, sperando che con questo gioco di forza tutto vada a buon fine. Domani occuperemo simbolicamente piazza San Leone, e vedremo se l’occupazione si protrarrà anche nei giorni successivi».
|
Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
I precari della Provincia di Pistoia occupano il Centro impiego
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento