Centri per l’impiego, la Regione chiede l’impegno del Governo

Gli assessori Reschigna e Pentenero: “Per rilanciarli servono risposte chiare sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato e sui precari”

Chiarezza, e punti fermi, sui centri per l’impiego. L’appello al governo - affinché definisca al più presto l’assetto definitivo dei servizi pubblici per l’impiego, superando la fase transitoria in cui si trovano da troppo tempo - è stato lanciato dal vicepresidente, Aldo Reschigna e dall’assessora al Lavoro della Regione, Gianna Pentenero, intervenuti stamane al conegno sui servizi per il lavoro organizzato dalla Cgil Piemonte. 
QUADRO INCERTO  
Per effetto della Legge Del Rio e del Jobs Act i dipendenti dei centri per l’impiego piemontesi sono rimasti in capo alle province e, a partire dal primo gennaio 2016, sono stati assegnati temporaneamente alla Regione, tramite l’Agenzia Piemonte Lavoro. Un assetto transitorio di fatto congelato dall’esito del referendum costituzionale, e accompagnato da una situazione di notevole incertezza. «La Regione Piemonte – hanno dichiarato Reschigna e Pentenero – intende rivendicare la propria funzione in materia di politiche attive del lavoro e farsi pienamente carico dei centri per l’impiego, consapevole delle difficoltà in cui si trovano, ma vorrebbe essere messa nelle condizioni di poterlo fare». 
CONFRONTO APERTO  
Come ricorda Reschigna, da mesi è in corso un confronto tra le Regioni e il Governo sulle risorse e il personale: confronto che però non ha ancora non ha portato alla sottoscrizione di un accordo. «Abbiamo posto la questione dei lavoratori precari nei centri per l’impiego - spiega il vicepresidente -. Abbiamo il problema di ripristinare gli organici a livello del 31 dicembre 2015, data del passaggio del personale dalle province alla Regione, livello sceso per la messa in quiescenza di parte del personale, in seguito agli accordi precedenti. Una boccata di ossigeno dovrebbe venire nei prossimi mesi dall’assunzione di oltre un centinaio di persone con risorse europee, ma con contratto a termine di due/tre anni». 
«PIANO DI RILANCIO»  
«Questo piano di rafforzamento – ha aggiunto l’assessora Pentenero – va attuato insieme al passaggio definitivo del personale da Città Metropolitana e dalle province alla Regione. Serve un impegno politico chiaro in questo senso da parte del Governo. E’inoltre necessario che, così come previsto dal Jobs Act, lo Stato definisca, in accordo con le Regioni, i livelli essenziali delle politiche attive, dotando gli enti locali delle risorse per poterle attuare. Nonostante il quadro sia così complicato, grazie alla professionalità, all’impegno e alla passione degli operatori dei centri, i servizi per l’impiego in Piemonte funzionano». Ma per poterli rilanciare «è fondamentale che il governo dia risposte chiare sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato e sui precari».  

Nessun commento: