Incontro in Consiglio regionale

R.S.U.

CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO

AI LAVORATORI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Comunichiamo ai lavoratori che, a seguito del mandato dell’assemblea, CGIL CISL UIL e RSU hanno avuto oggi audizione con i Capigruppo del Consiglio Regionale, su cui riportiamo il comunicato dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale.
Viste le risposte non ancora soddisfacenti dell’Assessore si è richiesto al Consiglio di assumere una posizione in merito in difetto della quale procedere alla dichiarazione dello
stato di agitazione.

CGIL CISL UIL RSU Città Metropolitana di Torino

incontro in Consiglio regionale
Poter constatare l’immediata definizione della fase di transizione, essere informati passo passo, godere nel frattempo degli stessi diritti degli altri dipendenti della Città Metropolitana di Torino, e procedere con l’adeguamento della legge regionale in materia. È quanto hanno chiesto le organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro in Consiglio regionale, svoltosi mercoledì 15 marzo, in merito al personale dei Centri per l’impiego.
Insieme all’assessora regionale al Lavoro Giovanna Pentenero, erano presenti i presidenti della Prima commissione Vittorio Barazzotto, della Terza Raffaele Gallo; Silvana Accossato, Andrea Appiano, Antonio Ferrentino e Daniele Valle (Pd); Francesca Frediani (M5S); e Marco Grimaldi (Sel).
È stata sottolineata la volontà di rimanere dipendenti pubblici e scongiurare l’eventualità che l’assegnazione temporanea all’Agenzia per il lavoro (Apl), possa in realtà tradursi nel definitivo trasferimento a un ente non territoriale e di natura prettamente strumentale.
Se dovrà esserci una transizione - hanno richiesto le organizzazioni - questa dovrà essere solo verso l’ente che ha la titolarità dei servizi e delle funzioni, ossia la Regione Piemonte.
Dopo l’illustrazione delle problematiche venutesi a creare dopo la riforma delle Province, è stata data lettura di un documento unitario in cui si fa cenno al “lento degrado dell’etica del servizio pubblico con una continua cessione al privato: le recenti scelte e le modalità operative dell’Apl sono infatti totalmente proiettate a dirottare le risorse pubbliche verso i soggetti privati accreditati a scapito della qualità del nostro servizio e dei diritti degli utenti”.
Infine, è stato denunciato come si sia ancora in attesa della implementazione dell’organico, a fronte della presenza di precari, sempre in bilico di contratto in contratto, non ancora stabilizzati a distanza di anni di lavoro continuativo per l’ente pubblico.
Da parte sua, l’assessora Pentenero ha garantito che verranno vagliate tutte le possibilità, secondo quanto previsto dalle normative.

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