Per l’ennesima volta le Segreterie territoriali della FP CGIL e della CISL FP di
Reggio Calabria si trovano costrette a denunciare la situazione incresciosa in cui
versano i Centri per l’Impiego della Provincia di Reggio Calabria.
La realtà in cui i dipendenti tutti, a tempo indeterminato e determinato, operano è
realmente invivibile tra attrezzature informatiche obsolete e condizioni igienico
sanitarie inaccettabili.
A ciò si aggiungono tutte le difficoltà scaturite dalle normative, spesso
contraddittorie, relative alla riforma delle Province e al riordino degli istituti del
mercato del lavoro, motivi per i quali le segreterie nazionali della Funzione Pubblica
di CGIL e CISL e UIL hanno proclamato lo stato di agitazione dei Centri per
l’Impiego di tutta Italia ed hanno indetto una manifestazione nazionale che si terrà a
Roma il prossimo 7 novembre presso il Ministero del Lavoro.
In Calabria, dove lo stato di agitazione era stato già proclamato da qualche
settimana, particolarmente allarmante è la situazione dei sessantaquattro (ex 66)
dipendenti a tempo determinato in servizio presso i Centri per l’Impiego della
Provincia di Reggio Calabria, che attendono i propri stipendi in arretrato di ben
sette mensilità, nonché di conoscere quale sarà il loro futuro dopo il 31 dicembre
2016, data di scadenza dei loro contratti, dopo lunghi anni di precariato.
A seguito della proclamazione dello stato di agitazione le OO.SS., i rappresentanti
della Regione e delle Province sono state convocati, lo scorso 10 ottobre, presso la
Prefettura di Catanzaro per esperire la procedura di raffreddamento e
conciliazione..
Ma gli impegni assunti in quell'occasione sono a tutt'oggi lettera morta.
Per questa ragione, i lavoratori del CPI di Reggio Calabria, con a fianco FPCGIL e
CISL FP, hanno deciso di riunirsi in assemblea il 27 e 28 ottobre per decidere come
proseguire la lotta.
Le promesse mancate
Entro giovedì 20 ottobre la Regione Calabria avrebbe dovuto inviare alle Province il
saldo dei fondi 2015 e l'anticipazione pari al 50% dei fondi 2016 per il pagamento
delle retribuzioni e le spese di funzionamento.
Entro martedì 25 ottobre la Regione avrebbe dovuto inoltrare alla Provincia di
Reggio Calabria l'impegno di spesa per l'annualità 2016 riguardante i dipendenti a
tempo determinato, dopo che da ben sette mesi ne ha autorizzato formalmente la
proroga delle attività, anche attraverso l'approvazione della progettazione di
potenziamento dei servizi per l'impiego.
“Nel più breve tempo possibile” (peccato, però, che siano trascorsi già 16 giorni), la
Regione Calabria si è impegnata a convocare un tavolo anche alla presenza del
vicepresidente della Giunta regionale Prof. Viscomi, per affrontare la tematica
dell'aumento dell'orario di lavoro dei dipendenti part-time e la proroga dei
dipendenti precari di Reggio Calabria e Crotone.
Cosi come, l’Assessore Roccisano, presente al tavolo, si era impegnata a
convocare l’Osservatorio regionale per affrontare i problemi relativi a quel
personale aggiunto alla platea dei dipendenti dei CPI, operante prima nei Settori
provinciali del Lavoro e rispetto al quale non si hanno risposte dal Ministero del
Lavoro a cui è stato posto il quesito rispetto alla loro collocazione.
Purtroppo, la storia degli impegni assunti e non mantenuti per tempo si ripete. E
colpisce in modo particolarmente grave i dipendenti che dallo scorso aprile non
ricevono alcuna retribuzione, schiacciati da un continuo rimpallo di competenze
frazionate fra due diverse amministrazioni.
I 64 dipendenti a tempo determinato, “Precari Indignati”, così come si legge nelle
magliette che oggi indossano, sono allo strenuo delle forze, vessati da difficoltà
economiche e stritolati dalla continua incertezza riguardo il rinnovo dei propri
contratti, dopo oltre un decennio di precariato, protagonisti, loro malgrado, di una
vicenda assurda: lavorando gratuitamente e a tempo, si ritrovano a dovere dare
risposte a cittadini in cerca di occupazione o di ricollocazione.
La FP CGIL e la CISL FP, oggi, insieme ai lavoratori dicono BASTA! e invitano la
Regione Calabria, se ha davvero a cuore le politiche attive del lavoro, a dimostrare
innanzitutto attenzione per chi è in prima linea impegnato nei servizi pubblici per
l'impiego da oltre un decennio, garantendo i diritti basilari dei lavoratori (come la
retribuzione), prodigandosi per un'immediata proroga dei contratti in scadenza ed
attivando un serio percorso di stabilizzazione a favore di chi ha, nel tempo,
acquisito e rafforzato competenze in un settore strategico per lo sviluppo della
Calabria. Inoltre, compito della Regione, insieme al Governo è quello di risolvere i
problemi legati alla lentezza burocratica ed alla confusione normativa, alla carenza
di risorse, permettendo anche al personale a tempo indeterminato di svolgere il
proprio lavoro in condizioni ottimali per dare risposte adeguate all’utenza che, in
tempi di grave crisi occupazionale, ha bisogno di servizi efficienti.
Reggio Calabria, 27.10.2016
Reggio Calabria, 27.10.2016
Il Segretario generale CISL FP Reggio Calabria Luciana Giordano
Il Segretario generale
FP CGIL Reggio C.- Locri Alessandra Baldari