Al
Presidente del
Consiglio
Regionale Toscano
TESTO
SOST MOZ n.997 “In merito al futuro dei Centri per l’Impiego
della Toscana per l’anno 2018 ed in particolare alle prospettive
occupazionali dei dipendenti a tempo determinato”
I
sottoscritti consiglieri
premesso
che
non è stato ancora ultimato il completo passaggio delle competenze
in materia di lavoro dalle Province alle Regioni, loro titolari a
partire dal 1 gennaio 2016, non essendo quindi ancora definito un
nuovo modello regionale di gestione delle relative politiche e di
strutturazione e organizzazione dei servizi per l’impiego;
che
il personale a tempo determinato dei Centri per l’Impiego, stimato
nella nostra Regione intorno alle 100 unità, ha visto di recente una
terza proroga dei contratti fino al 31 dicembre di quest’anno, a
seguito di un emendamento introdotto nella legge di bilancio 2017;
che
nel mese di luglio 2017 è stata rinnovata la Convenzione tra il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Toscana
la quale, facendo seguito all’Accordo Stato-Regioni del dicembre
2016, regola rapporti e obblighi nella gestione dei servizi e delle
politiche attive per il lavoro, nonché le obbligazioni di carattere
finanziario;
che
la Legge di Bilancio dello Stato 2018 prevede lo stanziamento di 220
milioni di euro al fine del trasferimento alle Regioni dei rapporti
di lavoro a tempo indeterminato attualmente in capo alle Città
Metropolitane e alle Province, nonché ulteriori 16 milioni di euro
ai fini della stabilizzazione, in deroga alla normativa vigente, dei
contratti a tempo determinato e delle collaborazioni coordinate e
continuative, con l’obiettivo di superarne il precariato e
valorizzarne l’esperienza lavorativa;
considerato
che
il personale a tempo determinato ha assunto nel tempo professionalità
e competenze indispensabili per il buon funzionamento dei Centri per
l’Impiego, i quali già versano in una condizione di grave
sofferenza proprio dovuta alla carenza di personale rispetto alle
diverse funzioni che sono chiamati ad assolvere, cioè da un lato una
serie di compiti amministrativi e burocratici che sono andati
aggravandosi a seguito dell’entrata in vigore del Decreto n.150 del
2015, dall’altro le funzioni più propriamente attive, cioè
l’incontro, l’orientamento e la presa in carico dell’utenza e
il contatto diretto con le imprese;
che
la fase prolungata di transizione, con una costante incertezza sulla
posizione contrattuale dei lavoratori e sulle modalità organizzative
dei servizi, sta inevitabilmente minando l’efficacia ed efficienza
di servizi così importanti per la cittadinanza;
che
si da il caso di Regioni, come la Sardegna e il Friuli Venezia
Giulia, che hanno proceduto alla stabilizzazione del personale
mediante legge ordinaria e pensato e strutturato un modello preciso
di organizzazione dei servizi per l’impiego, attraverso la
creazione dell’Agenzia regionale per il Lavoro, ipotesi che
sembrava essere presa seriamente in considerazione anche dalla
Giunta regionale toscana;
impegna
la Giunta regionale
a
procedere al più presto alla stabilizzazione del personale a tempo
determinato impiegato presso i Centri per l’Impiego in Regione
Toscana, usufruendo delle risorse appositamente stanziate nella Legge
di Bilancio dello Stato 2018;
ad
ultimare al più presto il passaggio di tutte le responsabilità e
competenze in capo alla Regione in materia di politiche del lavoro,
offrendo un’organizzazione e una prospettiva progettuale definita
per i relativi servizi, così come già annunciato dalle parole sia
del Presidente Rossi che dell’Assessore Grieco.
Tommaso
Fattori
Paolo
Sarti