21.06.2016 – ‘Siamo partiti da niente e abbiamo costruito una macchina che nel tempo sta registrando performance sempre migliori’. Così il ministro del lavoro Giuliano Poletti durante la conferenza stampa sul programma Garanzia Giovani che si è svolta oggi nella sede del Ministero del lavoro in via Veneto a Roma. A due anni dall’avvio è stato diffuso il primo Rapporto sul programma europeo. E’ la prima volta – ha detto Stefano Sacchi, Commissario straordinario dell’Isfol - che viene realizzato un monitoraggio del programma che descrive tanto la componente di regia nazionale che quella di implementazione regionale. Uno specchio del nuovo modello di governance delle politiche attive per il lavoro’.
I numeri parlano chiaro e mostrano che, dopo una partenza a rilento, oggi un terzo dei ragazzi che hanno ricevuto un intervento del programma trova lavoro a un mese della conclusione del percorso. Dopo tre mesi la percentuale degli occupati sale al 40%, dopo sei mesi al 43%.
Come ha rilevato Stefano Sacchi ‘un miglioramento progressivo interessa tutti gli indicatori del monitoraggio, da quelli che descrivono gli aspetti organizzativi fino a quelli che riguardano gli esiti occupazionali’. Il numero di occupati sul totale degli iscritti è quasi raddoppiato dal 30 settembre 2015 al 31 marzo 2016.
Il tirocinio è la misura più utilizzata in Garanzia Giovani, ma il dato più interessante è che circa il 36,6% di coloro che lo ha completato entro il 31 marzo 2016, risulta avere un rapporto di lavoro alle dipendenze al 30 aprile 2016. In un caso su cinque il datore di lavoro ha usufruito di un bonus occupazionale messo a disposizione dal programma.
Garanzia Giovani segna una svolta anche nel ruolo dei centri per l’impiego. Come ha detto il Ministro ‘per la prima volta ai Cpi si presentano giovani inoperosi per ricevere politiche attive e non per essere registrati come disoccupati’. Il ministro ha posto l’accento sul buon lavoro fatto dai centri anche grazie ad un programma di potenziamento messo in piedi in stretto raccordo con le Regioni.
Il progressivo miglioramento dei risultati riguarda anche il mezzogiorno che, pur presentando problemi strutturali, ha fatto registrare incrementi dei tassi di inserimento occupazionale. ‘Abbiamo avuto buoni riscontri da tutte le regioni - ha detto Cristina Grieco rappresentante del Coordinamento delle regioni. La Grieco ha evidenziato una criticità oggettiva che risiede nella capacità del programma di raggiungere le fasce più deboli.
Dal punto di vista finanziario l’Italia si dimostra virtuosa nell’impegno e nella spesa dei fondi europei e nazionali. Come ha detto Poletti, Ministero e Regioni si stanno accordando per farsi carico della prosecuzione del programma anche nel periodo di interruzione del finanziamento europeo tra questa e l’eventuale prossima programmazione. Adesso che la macchina c’è e funziona, è opportuno continuare a farla camminare con prestazioni sempre migliori.
I numeri parlano chiaro e mostrano che, dopo una partenza a rilento, oggi un terzo dei ragazzi che hanno ricevuto un intervento del programma trova lavoro a un mese della conclusione del percorso. Dopo tre mesi la percentuale degli occupati sale al 40%, dopo sei mesi al 43%.
Come ha rilevato Stefano Sacchi ‘un miglioramento progressivo interessa tutti gli indicatori del monitoraggio, da quelli che descrivono gli aspetti organizzativi fino a quelli che riguardano gli esiti occupazionali’. Il numero di occupati sul totale degli iscritti è quasi raddoppiato dal 30 settembre 2015 al 31 marzo 2016.
Il tirocinio è la misura più utilizzata in Garanzia Giovani, ma il dato più interessante è che circa il 36,6% di coloro che lo ha completato entro il 31 marzo 2016, risulta avere un rapporto di lavoro alle dipendenze al 30 aprile 2016. In un caso su cinque il datore di lavoro ha usufruito di un bonus occupazionale messo a disposizione dal programma.
Garanzia Giovani segna una svolta anche nel ruolo dei centri per l’impiego. Come ha detto il Ministro ‘per la prima volta ai Cpi si presentano giovani inoperosi per ricevere politiche attive e non per essere registrati come disoccupati’. Il ministro ha posto l’accento sul buon lavoro fatto dai centri anche grazie ad un programma di potenziamento messo in piedi in stretto raccordo con le Regioni.
Il progressivo miglioramento dei risultati riguarda anche il mezzogiorno che, pur presentando problemi strutturali, ha fatto registrare incrementi dei tassi di inserimento occupazionale. ‘Abbiamo avuto buoni riscontri da tutte le regioni - ha detto Cristina Grieco rappresentante del Coordinamento delle regioni. La Grieco ha evidenziato una criticità oggettiva che risiede nella capacità del programma di raggiungere le fasce più deboli.
Dal punto di vista finanziario l’Italia si dimostra virtuosa nell’impegno e nella spesa dei fondi europei e nazionali. Come ha detto Poletti, Ministero e Regioni si stanno accordando per farsi carico della prosecuzione del programma anche nel periodo di interruzione del finanziamento europeo tra questa e l’eventuale prossima programmazione. Adesso che la macchina c’è e funziona, è opportuno continuare a farla camminare con prestazioni sempre migliori.
Il rapporto al link: http://sbnlo2.cilea.it/ bw5ne2/opac.aspx?WEB=ISFL&IDS= 20837
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