Politiche attive del lavoro: il testo dell'Accordo Stato-Regioni

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(Regioni.it 2782 - 07/09/2015) Il 30 luglio è stato sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni l’Accordo in materia di politiche attive del lavoro (vedi anche "Regioni.it" n.2775).
Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Repertorio atti n.141/CSR del 30 luglio 2015
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna seduta del 30 luglio 2015:
VISTO l’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale prevede che il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, in attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, possono concludere in sede di Conferenza Stato-Regioni accordi, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune;
RITENUTO che a seguito di incontri intervenuti tra il Governo e le Regioni si è convenuto sulla necessità di sancire un accordo quadro con il quale sono stabilite delle regole comuni, nell’ambito delle rispettive competenze, per la gestione della riforma del mercato del lavoro;
VISTA la nota n. 0008962 del 29 luglio 2015, con la quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha trasmesso, la proposta di accordo quadro in materia di politiche attive del lavoro, da sottoporre all’esame di questa Conferenza;
CONSIDERATO che proposta di accordo, in data 29 luglio 2015, è stata diramata alle Regioni ed alle Province autonome;
CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni hanno espresso avviso favorevole sul testo dell’accordo in parola con la richiesta, accolta dal Governo, di proseguire con gli approfondimenti e la collaborazione interistituzionale nella fase transitoria che porterà a un diverso assetto delle competenze in materia di politiche attive del lavoro;
ACQUISITO, nell’odierna seduta di questa Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano;
SANCISCE ACCORDO
Tra il Governo e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nei seguenti termini:
Nel quadro dell’ampia riforma delle regole e del mercato del lavoro in fase avanzata di implementazione, il Governo e le Regioni italiane:
- Valutata la fondamentale importanza di un forte rilancio delle politiche attive per il lavoro, attraverso il potenziamento della strumentazione ad esse finalizzata, il rafforzamento del loro collegamento con gli istituti di sostegno al reddito e con le attività di formazione per i lavoratori;
- Considerate le modifiche che la riforma costituzionale in itinere potrà portare all’assetto attuale delle competenze istituzionali, prevedendo comunque un ruolo significativo nella gestione delle politiche attive per le Regioni, in quanto titolari delle competenze in materia di formazione professionale e di politiche per lo sviluppo.
concordano sull’esigenza che la fase di transizione dei prossimi anni venga gestita dal Governo nazionale e dalle Regioni italiane di comune accordo e in forte spirito di leale collaborazione:
A tal fine, il Governo nazionale e le Regioni italiane convengono che:
- Spetterà al Governo, per iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, previa intesa con le Regioni, la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) in materia di politiche attive per il lavoro, validi per tutto il territorio nazionale;
- Spetteranno alla istituenda Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) le funzioni di coordinamento su scala nazionale della rete degli enti attuatori delle politiche attive, di monitoraggio dell’efficacia delle stesse, di surroga in caso di malfunzionamento, e di sviluppo del sistema informativo unitario delle politiche attive.
- Spetterà alle Regioni la gestione operativa delle politiche attive e la responsabilità delle articolazioni territoriali pubbliche (CPI) ad esse preposte.
Governo e Regioni si impegnano a:
- garantire congiuntamente, per tutta la fase di transizione verso un diverso assetto delle competenze, la continuità di funzionamento dei Centri per l’Impiego, considerandoli l’infrastruttura pubblica indispensabile per lo sviluppo delle politiche attive. A tal fine saranno individuate le modalità più opportune perché il personale in essi impiegato possa continuare ad operare senza soluzioni di continuità, assicurandone il miglior rapporto funzionale con le Regioni medesime. In particolare il Governo e le Regioni si impegnano a reperire le risorse per i costi del personale a tempo indeterminato, nella proporzione di 2/3 a carico del governo e di 1/3 a carico delle Regioni.
- definire congiuntamente un Piano Generale di raccordo delle azioni di politiche attive per il lavoro contenute nei Programmi Operativi Nazionale e Regionali della programmazione UE 2014/2020, al fine di potenziarne l’efficacia e le sinergie;
- definire, in una cornice di indirizzo unitario, l’attuazione puntuale dei contenuti del presente accordo-quadro mediante la stipula di specifiche convenzioni tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e ciascuna Regione, con l’obiettivo di individuare linee di collaborazione che consentano di valorizzare le buone pratiche realizzate nei contesti regionali. Tali convenzioni potranno continuare ad essere lo strumento di regolazione della collaborazione interistituzionale anche a seguito del riassetto delle competenze in materia di politiche attive del lavoro.

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