I tantissimi precari che lavorano attualmente presso i centri per l’impiego e per la formazione delle Province sono una risorsa indispensabile per il funzionamento del sistema occupazionale del Paese e non possiamo rischiare di perdere la loro alta qualificazione per le pur giuste esigenze di razionalizzare la macchina dello Stato, a partire appunto dall’abolizione degli enti provinciali. Insieme al senatore Massimo Caleo, questa mattina ho incontrato una delegazione delle migliaia lavoratori che rischiano di perdere il posto con la formazione dell’Agenzia unica nazionale per l’impiego che verrebbe a sostituire i centri provinciali.
Le mansioni e le attività svolte da questi lavoratori da moltissimo tempo sono estremamente utili per creare lavoro in un momento così difficile come quello attuale, e il Pd intende impegnarsi per garantire il proseguimento della loro opera. Per tutelare questi lavoratori specializzati, la maggioranza dei quali è già stata sottoposta a concorsi e selezioni pubbliche, presenteremo emendamenti alla legge di stabilità. Vogliamo ottenere per loro una proroga fino al 2015. Ma questo non basta. Serve che l’Agenzia unica si strutturi su basi regionali.
In questo senso, intendiamo perciò sensibilizzare la Conferenza Stato-Regioni scrivendo al suo presidente Sergio Chiamparino. Intanto però bisogna evitare che questi lavoratori escano dal circuito occupazionale.
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