I precari delle Province devono essere tutelati all’interno della legge di stabilità 2015. Per questo i deputati romagnoli del PD Emma Petitti, Enzo Lattuca ed Emanuele Lodolini presenteranno una serie di emendamenti alla manovra finanziaria con l’obiettivo di prorogare fino al 2015 dei contratti a tempo determinato e di strutturare su basi regionali la futura Agenzia unica per l’impiego. Intanto, i parlamentari intendono anche sensibilizzare la Conferenza Stato-Regioni scrivendo al suo presidente Sergio Chiamparino.
“Con i colleghi Lattuca e Lodolini prosegue l’impegno per evitare che questi lavoratori escano dal circuito occupazionale – spiega Petitti -. I precari che lavorano attualmente nelle Province, presso i centri per l’impiego e per la formazione sono una risorsa indispensabile per il funzionamento del Paese e non possiamo rischiare di perdere la loro alta qualificazione per le pur giuste esigenze di razionalizzare la macchina dello Stato, a partire appunto dall’abolizione degli enti provinciali”.
In particolare, avverte Petitti, i precari dei centri per l’impiego rischierebbero di perdere il posto con la formazione dell’Agenzia unica nazionale per l’impiego che verrebbe a sostituire i centri provinciali. “Le mansioni e le attività svolte da questi lavoratori da moltissimo tempo sono estremamente utili per creare lavoro in un momento così difficile come quello attuale, e vogliamo impegnarci per garantire il proseguimento della loro opera e tutelare questi lavoratori specializzati”.
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Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Precari delle Province, inserire tutele nella Legge di stabilità 2015
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