Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Verbale dell'incontro con Simoncini del 12/07/2013
l'Incontro si è svolto c/o la sede dell'assessorato in Via Pico della Mirandola, all'incontro erano presenti oltre a Simoncini alcuni dirigenti della Regione Toscana, tra gli altri Alessandro Compagnino e dei rappresentanti del coordinamento dei precari.
Simoncini ha ribadito l'idea di un'agenzia Nazionale che avesse funzione di coordinamento, con articolazioni Regionali. Su questo hanno chiesto al governo un confronto che non si è aperto. In questo momento la sentenza della Corte Costituzionale, concede qualche mese in più per poter riorganizzare i servizi. In questo senso non c'è più "l'angoscia" del primo di gennaio 2014.
La proposta dell'agenzia andrà avanti se rimane questo governo. Ha anche puntualizzato che quella dell'agenzia Regionale non è un'idea condivisa da tutte le regioni, o meglio alcune regioni non vorrebbero un articolazione rigida visto che hanno, in gran parte, dato in mano ai privati i servizi (soprattutto Lombardia e Veneto) Inoltre, ha confermato l'attenzione della Regione per la tutela delle professionalità operanti nei Centri, consapevole della crucialità del servizio, anche se nel quadro di un riordino delle strutture sicuramente ci saranno degli "aggiustamenti".
Il governo sta lavorando su un disegno di legge per attribuire ad altri le competenze che ora sono delle provincie. Entro il 2013 dovrebbe essere approvato questo disegno di legge, se questo dovesse avvenire le provincie avranno la gestione dei servizi formazione e lavoro per tutto il 2014.
Altro problema è quello delle risorse, infatti quelle Fse arriveranno con mesi di ritardo. Sembra che sul centro-nord le risorse Fse non saranno meno anche se ci sarà una riduzione complessiva.
Per poter erogare ancora i servizi e coprire, così, le spese del personale la Regione darà 7 milioni di euro alle provincie, altri 6 milioni erano ancora in possesso di alcune provincie, ma questi fondi non bastano, infatti per erogare i servizi servono circa 20 milioni l'anno. Ogni provincia avrà una parte di questi soldi in base alla ripartizione Fse e al proprio fabbisogno. La Regione Toscana ha potuto fare questa operazione di anticipo dei soldi solo perché già coofinanzia l'Fse con il 10% altre regioni (es Emilia Romagna)non hanno il coofinanziamento.
A domanda diretta Simoncini ha escluso la possibilità di avere una grande Inps, e ha definito questa un'ipotesi che è stata ventilata con il governo precedente ed ora accantonata.
Si e detto disponibile a rivederci, lo ricontatteremo a settembre.
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Verbale dell'incontro con Simoncini del 12/07/2013
l'Incontro si è svolto c/o la sede dell'assessorato in Via Pico della Mirandola, all'incontro erano presenti oltre a Simoncini alcuni dirigenti della Regione Toscana, tra gli altri Alessandro Compagnino e dei rappresentanti del coordinamento dei precari.
Simoncini ha ribadito l'idea di un'agenzia Nazionale che avesse funzione di coordinamento, con articolazioni Regionali. Su questo hanno chiesto al governo un confronto che non si è aperto. In questo momento la sentenza della Corte Costituzionale, concede qualche mese in più per poter riorganizzare i servizi. In questo senso non c'è più "l'angoscia" del primo di gennaio 2014.
La proposta dell'agenzia andrà avanti se rimane questo governo. Ha anche puntualizzato che quella dell'agenzia Regionale non è un'idea condivisa da tutte le regioni, o meglio alcune regioni non vorrebbero un articolazione rigida visto che hanno, in gran parte, dato in mano ai privati i servizi (soprattutto Lombardia e Veneto)
Inoltre, ha confermato l'attenzione della Regione per la tutela delle professionalità operanti nei Centri, consapevole della crucialità del servizio, anche se nel quadro di un riordino delle strutture sicuramente ci saranno degli "aggiustamenti".
Il governo sta lavorando su un disegno di legge per attribuire ad altri le competenze che ora sono delle provincie. Entro il 2013 dovrebbe essere approvato questo disegno di legge, se questo dovesse avvenire le provincie avranno la gestione dei servizi formazione e lavoro per tutto il 2014.
Altro problema è quello delle risorse, infatti quelle Fse arriveranno con mesi di ritardo.
Sembra che sul centro-nord le risorse Fse non saranno meno anche se ci sarà una riduzione complessiva.
Per poter erogare ancora i servizi e coprire, così, le spese del personale la Regione darà 7 milioni di euro alle provincie, altri 6 milioni erano ancora in possesso di alcune provincie, ma questi fondi non bastano, infatti per erogare i servizi servono circa 20 milioni l'anno. Ogni provincia avrà una parte di questi soldi in base alla ripartizione Fse e al proprio fabbisogno. La Regione Toscana ha potuto fare questa operazione di anticipo dei soldi solo perché già coofinanzia l'Fse con il 10% altre regioni (es Emilia Romagna)non hanno il coofinanziamento.
A domanda diretta Simoncini ha escluso la possibilità di avere una grande Inps, e ha definito questa un'ipotesi che è stata ventilata con il governo precedente ed ora accantonata.
Si e detto disponibile a rivederci, lo ricontatteremo a settembre.
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