I fondi stanziati per il 2014 non sono sufficienti. Lo strano paradosso delle strutture che dovrebbero fornire lavoro
Lucca, 23 luglio 2013 - I centri per l’Impiego su tutto il territorio provinciale sono a rischio: i fondi stanziati per il 2014 non sono sufficienti a mantenere gli attuali livelli e si potrebbe verificare un drastico ridimensionamento degli impiegati a contratto a tempo, mettendo in seria difficoltà l’attività. La Provincia di Lucca, attraverso l’assessore Mario Regoli, si è già mossa alla ricerca, non semplice, della soluzione del problema che interessa comunque tutta l’Italia.
«La Regione ci ha comunicato ufficialmente che le Province dovranno provvedere agli affidamenti per la gestione dei Centri per l’impiego – spiega l’assessore alle Politiche attive del Lavoro -, visto che non saranno più sciolte a fine anno, ma i fondi europei saranno disponibili solo nel 2015 e al momento non sono previste somme di anticipo da parte dello Stato». La Regione, come spiega ancora l’assessore, è riuscita a mettere insieme 7 milioni di euro da destinare a tutti i Centri toscani.
«Uno sforzo notevole – spiega l’assessore Regoli – ma non certo sufficiente a coprire le spese dell’attività. Per come è stata suddivisa la somma tra le varie Province, per quanto riguarda Lucca, non si arriverebbe nemmeno a coprirebbe il 50% delle esigenze. Questo vuol dire che sarebbero a rischio gli operatori che fanno parte dei servizi appaltati all’esterno, perché non saremmo in grado di rinnovare i contratti in essere».
Nei Centri per l’impiego di Lucca, Garfagnana e Viareggio, ci sono 55 operatori esterni che operano con contratti di collaborazione o a tempo, e con le risorse che ci sono state assegnate non si riuscirebbe quindi nemmeno a garantire fondi per la metà di questi. Infatti per il mantenimento delle attuali attività servirebbero 2 milioni di euro, la Provincia ha cercato nel proprio bilancio altre disponibilità da spostare a questo scopo e ha raggiunto un massimo, compresi i fondi regionali, di 1 milione e 300 mila euro, appena sufficienti a salvare il 70% della funzionalità delle strutture che aiuta i cittadini nella ricerca del lavoro.
«Non ci siamo arresi – aggiunge l’assessore alle Politiche del lavoro - abbiamo chiesto alla Regione la possibilità di utilizzare altri fondi, previsti per alcuni progetti, per poterli stornare sui Centri per l’Impiego. Ridurre drasticamente il servizio, proprio in un momento in cui i Centri per l’impiego sono in prima linea e vedono crescere ogni giorno le richieste, sarebbe assurdo».
Nei primi tre mesi di quest’anno, i Centri per l’impiego provinciali hanno registrato un’impennata delle richieste, con 4 mila nuovi disoccupati iscritti. «La Provincia si sta muovendo in tutte le direzioni – conclude Mario Regoli - per riuscire a risolvere il problema, abbiamo un paio di mesi prima di dover fare il bando per l’affidamento e il tempo stringe, ma noi stiamo cercando i fondi per riuscire a mantenere al massimo livello un servizio che consideriamo importante in un momento di grande difficoltà del mercato del lavoro».
Barbara Di Cesare