Incontri Politici con :Consigliere Regionale Marini

Appuntamento con
mercoledì 26 giugno alle ore 15 presso il Consiglio Regionale

Sarebbe importante creare una delegazione rappresentativa delle varie Province.

Incontri in agenda

19 Giugno ore 15,00 c/o camera del Lavoro in Borgo dei Greci (Fi)





Al Segretario Funzione Pubblica Cgil Firenze F. Tanini
Alla Segr.Fp Enti Locali Funzione Pubblica C. Tozzi
Al Segretario della Camera del Lavoro di Firenze M. Fuso
Alla Segr. MDL Camera del Lavoro di Firenze C. Bonora

Con la presente gli operatori dei Servizi per il Lavoro della Provincia di Firenze sono a richiedere un incontro alla Cgil territoriale e Fp in merito ai servizi stessi, oggi in grave affanno, alla gestione e alla ricaduta degli stessi sulla cittadinanza.
Tali problematiche già evidenziate e denunciate nell'ultimo anno durante gli incontri avvenuti sia con le OOSS che con l'Amministrazione Provinciale (l'ultimo incontro tra Presidente Barducci e rsu è di aprile scorso) devono essere affrontate in modo URGENTE.
Ciò vuol dire parlare di organizzazione del lavoro, di organici, di sportelli e delle difficoltà di dare risposte concrete all'utenza, in questa fase di inceretezza sia sul futuro istituzionale sia sulle risorse (in particolare anno 2014).
Vorremmo sottolineare che la situazione in cui versano i servizi della Provincia di Firenze incluso il Circondario V.elsa è grave, poiché alla mancanza di investimenti si aggiunge la progressiva e costante diminuzione del personale qualificato ivi impiegato e la precarizzazione dello stesso (oltre il 50% di contratti a tempo determinato di cui molti in scadenza al 31/12/2013).
Partendo dal Lavoro fatto con la Cgil Funzione Pubblica Regionale e MdL, siamo a richiedere una discussione e una presa di posizione forte sul futuro dei servizi e dei lavoratori sul territorio.
Visto che da più parti negli ultimi mesi, si è rinnovato, con maggior cognizione di causa ma quasi sempre in modo strumentale, il dibattito sui i Servizi per l'Impiego, sulle loro funzioni, sui rapporti con le agenzie private, è necessario ribadire che il futuro dei Servizi per l'impiego non può prescindere dalla salvaguardia dei lavoratori che vi lavorano e che hanno consentito, nonostante i forti disagi, lo svolgimento del servizio con il costante impegno quotidiano.
Vogliamo essere Protagonisti e non solo spettatori in un processo che ci coinvolge direttamente.
Cordiali saluti

Operatori dei CpI

Incontri Politici con :Vittorio Bugli



Fissato incontro il 18 Giugno a Firenze con 
-Ass.Presidenza Regione Toscana-

Incontri in agenda

13 giugno in Cgil regionale conferenza stampa sui 

"Cpi e Precari"



Si è svolta giovedì 13 giugno a Firenze, presso la sede regionale della CGIL, la conferenza stampa per illustrare la grave crisi in cui versano i servizi per l'impiego a livello Provinciale e Regionale.
Erano presenti il segretario Cgil toscana MdL, la segretatia Fp regionale che segue le autonomie locali, segretario di Nidil e una rappresentanza  dei lavoratori precari di Firenze, Circondario empolese V.Elsa e Pistoia.
Presenti anche diverse testate giornalistiche e Tv: TV Toscana, Toscana Media, TG 3, La Repubblica, Il Tirreno e l'Unità.
I giornalisti ci hanno rivolto varie domande sia di natura tecnica (riguardanti principalmente i servizi erogati dai CPI e la quantità di utenti che passano attraverso queste strutture) sia qualitativa (difficoltà di gestione degli utenti da parte degli operatori impegnati vista la continua riduzione delle risorse, scadenza dei contratti dei precari). 
Due colleghi precari sono stati inoltre intervistati dalle TV locali esponendo direttamente la difficile situazione lavorativa e operazionale in cui versano gli operatori e i servizi per l'impiego regionali.

Di seguito i documenti della Cgil Regionale con la richieste avanzate:

Incontri politici con: l'Onorevole Dario Parrini

 Lunedi 10 Giugno ore 16.00 presso la sede del Pd di Empoli incontro del coordinamento Precari in Provincia con l'Onorevole Dario Parrini



Le nostre considerazioni per il Presidente Errani


Gentilissimo Presidente Errani,
Nel punto C del comunicato stampa del primo giugno "il lavoro priorità delle Regioni (Il lavoro rappresenta una priorità nell’agenda della Conferenza delle Regioni) Lei ribadisce l'importanza delle politiche attive, come strumento per far fronte all'attuale gravissima crisi. Si individuano nel rilancio e riassetto dei centri impiego "la chiave di volta"per l'attuazione di queste politiche. 
Come coordinamento precari dei servizi al lavoro e formazione delle province toscane, vorremmo sollecitare l'attenzione sull'attuale e futura capacità dei centri impiego di presidiare le politiche attive. Il riassetto e il rilancio di questi centri, a nostro avviso, non può prescindere dall'affrontare il problema non secondario del personale qualificato, che assolve alle funzioni amministrative e di attuazione delle politiche attive.
Nella sola Regione Toscana (non tra le più arretrate rispetto ai servizi per il lavoro) i precari che assolvono queste funzioni sono più di 500, assunti con le più svariate forme contrattuali dai tempi determinati con le provincie ai tempi indeterminati con società in house passando per P.Iva, co.co.pro e la ricombinazione fantasiosa di queste casistiche.
Difficile pensare a un potenziamento dei centri impiego trascurando il problema della precarietà dei lavoratori che ivi operano, visto che si occupano non di servizi accessori ma delle funzioni assegnate secondo la normativa Regionale e Nazionali ai centri per l'impiego.
Perciò il riassetto dei cpi dovrebbe partire da un'analisi del presente e dal superamento dell'attuale picaresca varietà che contraddistingue i cpi di ogni provincia, che nonostante una legislazione nazionale di riferimento, si sono strutturati come organizzazioni e servizi offerti in modo autonomo e variegato. E' mancato, e ciò ha costituito, nel tempo una delle carenze deleterie per l'attuazione e l'efficacia delle politiche attive, il superamento del carattere estemporaneo, sperimentale, di intervento "a progetto" delle azioni sul lavoro intraprese tramite i cpi. Le politiche attive non sono, per così dire, mai entrate a regime, non sono andate oltre l'orizzonte limitato dei numerosissimi progetti che ogni amministrazione ha promosso.
Il rilancio dei cpi passa, a nostro avviso, da una scelta di fondo che vorremmo fosse esplicitata chiaramente. Si intende mantenere e rafforzare (con il riassetto) il carattere pubblico dei centri impiego o si ritiene che i servizi attualmente svolti debbano essere gestiti dai privati?

Secondo noi la gestione delle politiche attive e in generale delle politiche del lavoro necessita di soggetti pubblici, terzi che operativamente attuano queste politiche, anche in considerazione del fatto che una gestione estremamente parcellizzata per numero di soggetti operanti nel settore, e conseguentemente sotto varie forme contrattuali dei lavoratori, non va in direzione di un risparmio economico di gestione né di efficacia/efficienza del servizio, ma segue altre logiche ed interessi.
Ci auguriamo che queste considerazioni possano costituire dei validi punti di partenza su come affrontare il riassetto organizzativo dei centri per l'impiego e dei servizi alla formazione e il problema del personale precario ivi operante. 
Distinti saluti.

Coordinamento precari dei servizi al lavoro e formazione delle province toscane