SOLDI PUBBLICI E TENDENZE “DI MERCATO”

Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze

Nell'attuale clima di austerity caratterizzata da un'azione governativa volta alla spending review cattura l'attenzione di come siano spese ingenti somme di denaro da parte delle pubbliche amministrazioni, e più precisamente dalla Provincia di Firenze, per progetti volti si nell'intento ad una finalità di pubblico utilizzo, ma in realtà per un tornaconto sostanzialmente privato. Ci stiamo riferendo al progetto APL (Agenzie Per il Lavoro) che ha come finalità l'incremento occupazionale tramite le agenzie interinali del territorio fiorentino di categorie di disoccupati in situazione di svantaggio (disoccupati di lunga durata, over 50, inoccupati, giovani occupati in maniera saltuaria).
 Ad oggi il progetto, che ha avuto un finanziamento iniziale di 300.000 € proveniente da risorse del Fondo Sociale Europeo, segna più di un anno di attività (da settembre 2011) ed è stato riprorogato anche per questo anno.
 Il suo funzionamento prevede un sorta di “premio” in denaro per le agenzie interinali ad ogni assunzione che riescono a fare. In sostanza si finanziano le agenzie interinali per il lavoro che normalmente svolgono, cioè di assumere persone per far svolgere loro una determinata prestazione lavorativa nelle aziende. Il progetto prevede la collaborazione con i centri per l'impiego, collaborazione unidirezionale, in quanto sono i centri per l'impiego che devono fornire i nominativi e fare un primo screening del lavoratore, per inviarli alle agenzie interinali che si ritrovano così dei curricula e un primo lavoro già svolto. 
 Gli scarsi risultati in termini di assunzioni conseguiti inducono a pensare che anche gli introiti da parte delle Ag. Interinali siano esigui. In realtà una seconda e cospicua fonte di introito per le agenzie, prevista dal progetto, deriva dalla formazione, ovvero corsi di formazione rivolta ai disoccupati iscritti al progetto.
 La divulgazione di tutto ciò nasce dall'esigenza di voler sensibilizzare e porre l'attenzione di tutti sulle modalità di spesa di soldi pubblici, visto che tanto si parla di necessità di controllare/ridurre le spese delle P.A, ma soprattutto di porre all'attenzione sull'indirizzo politico attuale e cioè di RIDUZIONE/SMANTELLAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI A FAVORE DI SERVIZI RESI DA PRIVATI.
 Per quale motivo altrimenti non si investe (non solo in risorse finanziarie ma neanche organizzative gestionali) per cercare di migliorare e rendere più efficaci i servizi al lavoro (centri per l'impiego) e alla formazione ancora pubblici e gratuiti? Perché le aziende che hanno a disposizione un servizio gratuito di preselezione dovrebbero preferire servizi a pagamento? Perché parallelamente l'ente non ha mai voluto investire seriamente su una adeguata azione di marketing territoriale per rendere più accessibile alle aziende il servizio di preselezione dei centri per l'impiego?
 Tutti questi interrogativi dovrebbero far riflettere e sensibilizzare le persone tutte affinché ci sia una maggiore presa di coscienza della realtà che ci circonda e pertanto un'azione proattiva, anche di protesta (intelligente), volta ad incidere sul nostro futuro positivamente, evitando un'accettazione passiva e fatalistica dell'evoluzione degli eventi.
 Facciamo in modo di promuovere la cultura del benessere generale e non quella strettamente corporativistica e individualistica, ne trarremo vantaggio tutti.


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