Articolo del coordinamento precari Provincia di Firenze
L'attuale
quadro politico-economico italiano dipinge un Paese da un lato alle
prese con l’abbattimento del debito e della spesa pubblica,
strumenti questi presentati come la unica soluzione praticabile per
il rilancio dei consumi e dell’economia nazionale, e dall'altro uno
sforzo politico teso più a cercare futuri consensi elettorali che
piuttosto "la tranquillità" dei cittadini.
All'interno
di queste frenetiche attività stiamo assistendo alla così detta
questione della “soppressione
delle Province” e
il conseguente scontro al suo interno ... e per noi lavorator i
precari della provincia operanti all'interno dei centri per l'impiego
si fa sempre più minacciosa l'ombra della fine del contratto.
“ ..
il decreto ‘salva-Italia’ obbliga le Regioni a riprendere le
deleghe conferite alle Province e nel decreto recentemente convertito
dal Parlamento vengono fissate le funzioni proprie delle nuove
Province”.
Il
periodo è particolarmente complesso e difficile: si paventano
passaggi di competenza (fra Province e Regione) volti al
ridimensionamento del potere e delle responsabilità delle prime,
all’interno di una riorganizzazione ancora poco chiara e mal
definita ma comunque molto importante per dimensioni e complessità.
Mai
è stata affrontata una reale questione dei servizi!
Nel
complesso non abbiamo letto alcuna proposta ragionevole, una analisi
dei servizi, di come essi sono gestiti e di come potranno essere
gestiti in futuro con accorpamenti di alcune province. Che fine farà
il personale che vi opera in presenza di un diverso rapporto di
lavoro? Per fare un solo esempio, come potranno armonizzarsi e
fondersi le strutture dei servizi all’Impiego e della Formazione
gestiti nei territori in maniera diversificata (o direttamente, o con
società in house o in appalto )? Che fine faranno i dipendenti delle
ditte appaltatrici o delle società in house tenuto conto delle
politiche occupazionali, volute dal “governo Monti e da chi lo
sostiene in Parlamento, e che gli Enti pubblici devono applicare? E
le funzioni?
Quali
sono le proposte per il così sbandierato passaggio da un Welfare
assistenziale a un più moderno workfare, previsto disegno di legge
Fornero sulla riforma del mercato del Lavoro?
Attività
questa, oggi centro strategico delle politiche attive del lavoro
delle Province, come si riorganizzerà in un prossimo futuro?.
Come
ha detto la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso a margine
dell'assemblea sindacale all'Artisan Shoes di Montegranaro. "Avevamo
immaginato che sul tema 'Province' si facesse una riflessione più
legata a come è conformato il territorio e alle sue specificità -
ha aggiunto -. Bisognerebbe trovare una strada alternativa poiché
ancora adesso non ci è chiaro quale sarà l'assetto istituzionale di
questo Paese e se alla fine si farà un'operazione che andrà a
diminuire i servizi.
Nessuno
poi parla ancora del personale precario nelle Province, centinaia e
centinaia di lavoratori e lavoratrici che rischiano di essere
licenziati e per i quali non viene prevista alcuna tutela.
Il
messaggio lanciato dalla politica ci preoccupa perché in questi
scenari non possiamo essere rassicurati quando i principali quesiti
legati al personale e ai servizi sono ancora tutti da affrontare e
definire. E' per questo che chiediamo proprio a queste persone di
iniziare a trattarci da uomini e non più da numeri e a cominciare a
fornirci delle risposte.