Mentre sono in elaborazione e discussione, sia a livello Centrale che nel Parlamento Regionale, diverse proposte sul riassetto organizzativo dell'ente intermedio, noi lavoratori precari siamo allarmati e sempre più preoccupati dalla scarsa attenzione rivolta al problema dei dipendenti con contratti precari, che da anni assicurano l'erogazione di servizi strutturali nel settore lavoro.
Consiglio Comunale di Genova: proposta di ordine del giorno votato con 35 voti favorevoli su 35 votanti
Consiglio Comunale |
Ordine del giorno
Genova, 16 settembre 2014
Odg: lavoratori precari della ex provincia di Genova
Con il presente Ordine del Gorno affinché:
- non si indebolisca ulteriormente le competenze maturate in anni di attività della forza lavoro della Provincia tutelando così la nascente città Metropolitana;
- ci si adoperi per tutelare i lavoratori precari, impiegati in tali attività all'interno della Provincia da diversi anni, verificando la fattibilità, nel rispetto delle normative in vigore, della stabilizzazione del loro rapporto di lavoro e procedendo ai necessari passi amministrativi;
Il Consiglio Comunale di Genovaimpegna il Sindaco e la Giunta
- perché solleciti in tal senso la Regione Liguria, soggetto attualmente delegante le funzioni delle Politiche Formative del Lavoro;
- affinché si attivi il prima possibile un tavolo di concertazione con le Organizzazioni Sindacali per discutere del fabbisogno di personale e dell'organizzazione del lavoro della Città Metropolitana ponendo tra le priorità il superamento del precariato..
I Consiglieri del Consiglio Comunale di Genova
Riforma Delrio - Il ministro Lanzetta: bene il via libera della Conferenza Unificata all'Accordo per l'attuazione
"Oggi abbiamo raggiunto un accordo fondamentale. La legge Delrio è una realtà, può partire il processo di attuazione ed insieme ai territori andremo avanti passo dopo passo".
Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta al termine della Conferenza Unificata che ha dato il via libera all'Accordo tra Stato e Regioni e al Dpcm relativi all'attuazione della riforma Delrio.
"È stato un lavoro molto complesso, per questo voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito al risultato. Finalmente, a 30 anni dalla prima legge che ha previsto la nascita delle città metropolitane, oggi queste sono realtà", ha sottolineato il Ministro.
''Non bisogna avere timore dei cambiamenti, le esigenze sono modificate e le trasformazioni vengono dettate dagli stessi territori. La legge inoltre è stata ispirata 'dal basso' e concede ampi margini di libertà ai territori. Di certo i servizi esercitati fino ad oggi dalle Province saranno assicurati", ha concluso il ministro.
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Nota su accordo e DPCM di cui all’articolo 1 della legge 56/2014, commi 91 e 92
Roma,
11 settembre 2014
A
tutte le strutture Regionali e Prov.li
FP
CGIL – CISL FP – UIL FPL
Cari
colleghi,
nel
corso della mattinata si è svolto il previsto incontro tra le
Confederazioni sindacali e le Federazioni del pubblico impiego con il
Ministro ed il Sottosegretario per gli Affari Regionali
sull’argomento in oggetto.
L’incontro
era stato preceduto dalla trasmissione da parte del Ministero, di
copia di una prima bozza di accordo Stato-Regioni e del relativo
DPCM; entrambi i testi (che trovate in allegato e che saranno i testi
a cui, nella presente nota, facciamo riferimento), grazie soprattutto
al protocollo d’intesa siglato il 19 novembre u.s., riconoscono il
ruolo determinante di tutela che le Organizzazioni Sindacali devono
svolgere, a tutti i livelli, ma soprattutto a difesa dell’occupazione
e del salario dei lavoratori delle Autonomie Locali.
In
tal senso nella serata di ieri abbiamo inoltrato al Ministro,
congiuntamente alle Confederazioni, alcune richieste di modifica sui
testi già elaborati:
Per
quanto riguarda l’Accordo:
- Che l’esame congiunto con le OO. SS., di cui al punto 17), sia previsto per tutte le vicende attinenti ai rapporti di lavoro e non solo per l’individuazione dei criteri per la mobilità;
- Che sia superata la normativa vigente che prevede il divieto assunzionale per le province alla luce delle funzioni fondamentali che restano in capo ad esse e di quelle ulteriori che dovessero essere assegnate al termine dei processi di riallocazione;
- Che Siano salvaguardati i livelli occupazionali ed in particolare che siano previste tutele e prospettive per il personale precario degli enti interessati al riordino;
- Che sia inserito nel testo quanto previsto dal punto 3 del protocollo (società in house, partecipate, enti ed agenzie) in attuazione anche dell’art. 1 comma 90 della L. 56/2014;
- Procedure specifiche per gestire il riordino anche nei casi di situazioni di dissesto finanziario, predissesto e di violazione del patto di stabilità;
- Che all’osservatorio nazionale/regionale di cui ai punti 13 a) e 13 b) siano attribuite, per quanto di competenza, le funzioni di sedi di confronto con le OO. SS. o comunque siano previste forme alternative di confronto, secondo quanto già previsto dai punti 1, 2, 3, 5, 6 e 7 del protocollo d’intesa del 11/2013 (tavoli nazionali/regionali), o in ogni caso su tutto quello che impatta sui rapporti di lavoro.
Per
quanto riguarda il DPCM:
- Verificare che la stima utilizzata per definire le risorse finanziarie relative alla spesa del personale da trasferire agli enti che subentreranno alle funzioni, di cui all’art. 3 c. 2, data dal valore medio dell’ultimo triennio della retribuzione complessiva del personale dirigente e non dirigente, sia in grado di garantire la corresponsione ai lavoratori dei trattamenti economici così come prevista dall’art. 1 c. 96 lettera a) della legge;
- Prevedere che all’art. 4 c. 1 alle parole “delle forme di partecipazione sindacale previste” siano sostituite le parole “all’esame congiunto previsto”;
- Prevedere che all’art. 4 c. 2 siano sostituite le parole “le amministrazioni” con “nonché le altre tematiche relative alle risorse umane le parti, in sede di esame congiunto,”;
- Prevedere un impegno riscontrabile sul tema precariato nelle province, prorogando la scadenza dal 31/12/2014 al 31/12/2016.
A
seguito di un ampio dibattito e di una nostra determinata posizione
al tavolo di confronto, il Ministro ha rappresentato la sua
condivisione rispetto le nostre richieste e preoccupazioni, e abbiamo
convenuto che gli aspetti relativi alla situazione finanziaria, al
personale precario, alle società partecipate di cui all’articolo
90 e situazioni di dissesto e/o pre dissesto finanziario degli Enti,
verranno tradotti in necessari interventi anche di tipo legislativo.
In particolare per i lavoratori precari, il Ministro ha preso
l’impegno di ricercare una soluzione legislativa per il rinnovo dei
contratti a tempo determinato oltre il 31 dicembre 2014; e per gli
gli aspetti finanziari si prevedono interventi di modifica del
decreto legge 66.
A
tal fine il Ministro ha proposto di aggiungere al punto 17 della
bozza di accordo la necessità di un aggiornamento del protocollo
d’intesa stipulato in data 19 novembre u.s., fissando già un primo
incontro entro dieci giorni.
Il
Ministro ha accolto fin da subito di inserire, nelle parti in cui si
parla di partecipazione sindacale, la previsione dell’esame
congiunto non solo per i criteri per la mobilità, ma anche per tutte
le altre materie relative al rapporto di lavoro.
Relativamente
alla nostra richiesta di aprire al più presto gli spazi di confronto
soprattutto a livello regionale si è impegnato a ricercare una
soluzione nell’ambito dell’aggiornamento del protocollo d’intesa
di cui sopra.
Per
quanto riguarda il DPCM ci hanno annunciato l’inserimento delle
seguenti modifiche:
- Art. 4 Comma 1: nelle forme di partecipazione è stata inserita la previsione esplicita dell’esame congiunto, in questo modo abbiamo ottenuto la certezza del confronto anche durante la fase di individuazione del personale e dei rapporti di lavoro che eventualmente verrebbero trasferiti;
- Art. 1 Comma 4 lettera c: è stata aggiunta la previsione dell’esame congiunto anche nell’individuazione delle competenze svolte dai lavoratori nel momento del trasferimento;
- Art. 2 Comma 2: anche al comma 2 è stata inserita la previsione dell’esame congiunto anche per la fase di individuazione, a livello locale, di ulteriori criteri per il trasferimento del personale.
Per
quanto riguarda la nostra richiesta relativa all’articolo 3,
comma2, il Ministro ha accolto la necessità di esplicitare che
questa modalità di calcolo riguarda esclusivamente il metodo per
definire le risorse finanziarie da trasferire e non il salario
individuale dei lavoratori, a tal fine sarà esplicitato che viene
fatto salvo il salario fondamentale e accessorio in godimento di ogni
lavoratore.
Il
Ministro ha comunicato che nella Conferenza unificata di oggi è
all’ordine del giorno l’approvazione della bozza di accordi di
DPCM e ha confermato gli impegni sopra citati.
In
attesa di conoscere l’esito della Conferenza unificata, e di
ricevere copia dei testi definitivi, che vi trasmetteremo, vi
sollecitiamo ad avviare fin d’ora tutti i percorsi necessari per
aprire il confronto a livello regionale.
Cordiali
saluti.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Federico
Bozzanca Daniela Volpato Giovanni Torluccio
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